lunedì 19 maggio 2008

Ultimo!

Ultimo!

Caro Gesù,
la Tua parola oggi mi tocca, mi fa riflettere, mi dice tante cose sul mondo in cui vivo e sul modo in cui vivo in questo mondo.
Ieri prima Franco che mi dice che io sono un bravo ragazzo, poi Aldo che mi significa rispetto e considerazione e infine Michele che svela l’arcano rivelandomi che si dice un gran bene di me.
Mi vengono in mente le parole scritte da Alberoni che probabilmente non ha letto Renè Girard ma che sono in sintonia sulla impostazione antropologica di Girard.
http://digilander.libero.it/IntelligenzaEmotiva/invidia.htm
Ecco perché diffido da quello che alberga nel mio cuore quando gli altri mi riferiscono di complimenti che mi riguardano, ecco perché sono guardingo quando vedo lo sguardo ammirato e nello stesso tempo invidioso di uomini e donne che spostano la loro attenzione sulla mia modesta persona.
Io so di essere una modesta persona, che nulla vuole, nulla possiede e nulla sa, chi non è a conoscenza di questo è il mio EGO. Il mio EGO è convinto di essere l’imperatore, che gli sia tutto dovuto, che gli altri devono essere servi a disposizione dell’ego, che l’intelligenza e la cultura che possiede gli danno il diritto di prevalere su tutti.
Ma ecco che giungi Tu,mio Signore a dire come stanno effettivamente le cose. Tu che mi comunichi la tranquillità con cui arrivammo migliaia di anni fa a dividerci i compiti per vivere meglio. Tu che mi metti a nudo facendomi capire che scambio per realtà questa divisione di compiti che considero naturale. Ma naturale non è se i compiti divengono l’essenza. Io sono e basta. Io faccio l’agronomo, il padre, il marito. Ma io sono, e basta.
E’ difficile comunicarlo. Tu! Mi stai capendo? Sono riuscito a esprimere questo mistero che serve all’illusionista per illuderci, per fare il gioco di prestigio che si chiama status simbol? Quel gioco che mi fa guardare la persona umana che ha un macchina Jaguar come se fosse un Dio!
http://www.jaguar.it/it/it/home.htm
Desiderio, desiderio, quanto desiderio di essere ai primi posti nelle riunioni pubbliche, di essere guardato e invidiato, di apparire, di avere potere, di possedere.
Desiderio, desiderio di infelicità, di schiavitù e di una vita miserabile!
Invece desiderio di essere l’ultimo, il servitore di tutti!
Sia fatta la tua volontà
antonio
Nan-in, un maestro Zen, ricevette un professore universitario che era andato da lui per interrogarlo sullo Zen. Nan-in servì il thè. Colmò la tazza del suo ospite, e poi continuò a versare. Il professore guardò traboccare il thè, poi non riuscì a contenersi. "E' ricolma. Non c'entra più!". "Come questa tazza", disse Nan-in, "tu sei ricolmo delle tue opinioni e congetture. Come posso spiegarti lo Zen, se prima non vuoti la tua tazza?"

Oggi, nella mia pausa contemplativa, faccio in preghiera una sorta di esame audiometrico per verificare il mia sensibilità uditiva in ordine alle provocazioni del Vangelo: Qual è il posto che ambisco nel consesso degli uomini: l'ultimo o il primo? Mi faccio servo di tutti?Rendimi libero, Signore, da ogni forma di avidità e pretesa: primeggiare sugli altri, voler dire sempre l'ultima parola, essere servito. Purifica il mio cuore perché sappia essere semplice e puro nel girotondo dei bambini del regno.

Qual è il messaggio per noi? Non ci accada, come ai discepoli, di essere sorpresi nei lacci dell'arrivismo, del voler essere i primi e i migliori, a tutti costi. Soprattutto non ci capiti di spezzare il filo del dialogo con il Signore, diventando sordi alla Sua Parola, per non essere scomodati, messi in discussione, scrollati dal nostro egoismo.

Prendi Dio per sposo e amico con cui stare sempre; non peccherai, saprai amare e le cose necessarie ti andranno prosperamente.S. Giovanni della Croce
Dalla lettera di san Giacomo apostolo Carissimi, da che cosa derivano le guerre e le liti che sono in mezzo a voi? Non vengono forse dalle vostre passioni che combattono nelle vostre membra? Bramate e non riuscite a possedere e uccidete; invidiate e non riuscite ad ottenere, combattete e fate guerra! Non avete perché non chiedete; chiedete e non ottenete perché chiedete male, per spendere per i vostri piaceri. Gente infedele! Non sapete che amare il mondo è odiare Dio? Chi dunque vuole essere amico del mondo si rende nemico di Dio. O forse pensate che la Scrittura dichiari invano: fino alla gelosia ci ama lo Spirito che egli ha fatto abitare in noi? Ci dà anzi una grazia più grande; per questo dice: “Dio resiste ai superbi; agli umili invece dà la sua grazia”. Sottomettetevi dunque a Dio; resistete al diavolo, ed egli fuggirà da voi. Avvicinatevi a Dio ed egli si avvicinerà a voi. Purificate le vostre mani, o peccatori, e santificate i vostri cuori, o irresoluti. Gemete sulla vostra miseria, fate lutto e piangete; il vostro riso si muti in lutto e la vostra allegria in tristezza. Umiliatevi davanti al Signore ed egli vi esalterà.


-->

Nessun commento: