sabato 17 maggio 2008

LA BATTAGLIA FINALE



LA BATTAGLIA FINALE
di Antonio Bruno
Torno adesso da campagna, dalla casa del mio amico Vincenzo. Le nostre figlie giocano insieme all’aria aperta, le nostre mogli chiacchierano delle figlie e delle madri e io raccontavo a Vincenzo dell’Energia così come me l’avevano spiegata stamani e ieri a Lecce. La elle di Lecce è dolce per i Lumbard, noi la chiamiamo LLECCE, con due elle iniziali. Sentirla nominare dai Lumbard è come se avessero operato un’evirazione della città barocca, quella stessa che stamani ha fatto scrivere FIORDI BAROCCO, un’esposizione che ha giocato con le parole, che ha suggestionato con l’immagine del fiordo che presuppone un percorso tra due muraglioni che penetra all’interno come nel fiordo salentino del Ciolo lungo la litoranea Ss 173 (a 6 km da Santa Maria di Leuca). Lecce è un grosso percorso che penetra che se la chiamiamo con una ele e non con la elle se la chiamano lecce, e non LLECCE la eviriamo della sua forza penetrativa.
Ho visitato la mostra botanica alla Accademia delle Belle Arti organizzata dall’Orto Botanico dell’Università del Salento e ho deciso di portarci mia figlia. Ho incontrato il Prof. Roberto Melchiori e il Prof Ruggero erano preoccupati perché in televisione un cuoco ha inventato delle ricette per cuocere le orchidee selvatiche, quelle che il Prof. Roberto Melchiori studia e che lui stesso fa di tutto per tutelare. E’ bella Lecce, tu passeggiando in bicicletta (io parto da San Cesario di Lecce con la mia bicicletta e raggiungo in dieci minuti la città e la percorro in lungo in largo gustando ogni angolo) dicevo quando passeggio con la mia bici incontro lo scienziato, il politico, l’amministratore, semplicemente girandoci, c’è tutto, è democratica e tollerante questa Lecce che amo.
Ma tornando all’Energia che a Lecce mi è stata spiegata io ho capito sette cose. In sintesi:
Il prezzo del petrolio aumenterà ancora perché Cina e India ne chiedono di più;
Il nucleare sarà disponibile solo tra 10 anni;
Il gas aumenterà perché Russi e Algerini lo faranno aumentare;
I soldi ce li hanno gli Emiri e i potenti Arabi;
Noi paghiamo l’energia elettrica il doppio rispetta a Francia e Germania;
Le cosiddette rinnovabili non riescono a soddisfare che un minima percentuale dei fabbisogni;
Nessuno vede nuove soluzioni.
Vincenzo dice che queste cose già le sapeva, mi assicura che nessuno ha idee e soprattutto nessuno pensa a quello che potrebbe essere il nostro paese, l’Italia, tutti vivacchiano e il più giovane, quello che è innovativo, il portatore delle soluzioni che salveranno dal disastro ha oltre 70 anni e ha vinto le elezioni.
Lippi, l’allenatore degli ultimi mondiali vinti dalla squadra di calcio dell’Italia, disse che i mondiali li avrebbero vinti la squadra che aveva più fame. E secondo voi chi vince la partita dell’energia del mondo? Ma chi ha più fame! E chi se no!
I cinesi hanno fame, gli indiani hanno fame, gli africani e gli arabi di più. Nessuno ha pensato che forse questa storia dell’energia va affrontata e risolta a livello globale? Dicono che presto milioni di persone saranno costrette a migrare perchè in alcune zone dell’africa e dell’oriente si esaurirà l’acqua. C’è chi sta pensando a fare una muraglia che impedisca agli intrusi di venire a cercare l’acqua. Ma le muraglie sono artificiali e l’uomo da sempre migra e si sposta da una terra all’altra, glaciazione dopo glaciazione, scavalcando muraglie e spazzando via quelli che tentavano di fermarli.
C’è chi sta predisponendo, puntuale come un ragioniere d’altri tempi, le misure per gli extracomunitari e per i neocomunitari e per i meridionali e per gli abitanti della Grecia salentina di lingua Grika. Balle! Stupidaggini demagogiche per tacitare la paura dello straniero che ha preso tutti!
Noi pensiamo che il clima che abbiamo è eterno, che la terra che i nostri avi colonizzarono è nostra e che l’energia degli altri la dobbiamo avere noi perché siamo noi e basta! E che nessuno rompa il ca**o è un nostro diritto e basta, perché noi siamo noi e gli altri non contano un ca**o! Illusi e presuntuosi che non siamo altro.
Se risolviamo il problema dell’energia e la daremo a tutti nella misura in cui necessita ci sarà il paradiso terrestre. E’ un dovere pensare alla soluzione per il futuro, per i nostri figli, perché tutti hanno diritto a una vita dignitosa, senza distinzione di razza, sesso, religione e fede politica.
E’una sfida da raccogliere perché è l’ultima delle grandi battaglie: LA BATTAGLIA FINALE!

Link
http://www.festivaldellenergia.it/index.php?page=diconodinoi/index

http://siba2.unile.it/sedi/Orto/home.htm

http://siba2.unile.it/sedi/Orto/Orchidee.htm

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