martedì 13 maggio 2008

Cronaca di poveri amanti




Caro Gesù,
ieri insieme a Te, pregarTi perché mi ami come una madre ama il suo figlio, in maniera viscerale, e anche se ci possono essere madri che non amano i loro bambini, Tu invece mi ami comunque. Ieri pregando riflettevo sulla circostanza che Tu mi ami e io Ti amo ma che nello stesso tempo non provo gelosia. So che ami tutte le persone umane, tutte indistintamente, ma nonostante questo se io penso a Te mio Signore non provo la gelosia. Se amo Te che sei immenso amore senza essere possessivo una ragione ci deve pur essere. E se io riesco a trasmutare questa ragione nell’amore che provo per le persone umane ecco che la gelosia e il possesso non albergano più nel mio cuore.
Ieri sono stato inoltre messo al corrente che a guidare il piccolo gregge al quale appartengo ci sarà don Giorgio Pastore. Un saluto e una preghiera va a don Giuseppe Tondo che ci ha guidato in questi anni e che da questo momento si dedicherà ad altro.
C’è chi va e c’è chi viene, in un infinito succedersi di persone che sono la stessa persona, che sei Tu mio Signore Dio!
Ieri sera nel piccolo gregge si è pregato ma ho anche ascoltato le confidenze dell’amore. Un uomo e una donna si incontrano, si desiderano, si amano. Poi uno dei due decide di sciogliere questo legame. Lei ha la mia età 50 anni e lui ne ha 30. Lei ne rimane devastata al punto di minacciare di togliersi la vita, ma lui non la ama, mentre sta con lei pensa all’altra donna e questo gli da contezza dell’assenza di sentimento e del solo desiderio sessuale che si spegne una volta appagato.
Lei la prende male, dopo aver minacciato ritorsioni su se stessa, ne compie altre su di lui, lo infanga, mette in piazza cose che dovrebbero rimanere intime, che dovrebbero appartenere alla storia di un uomo e una donna che si incontrano e si fanno calduccio la notte di sosta nel pezzo di strada che hanno deciso di fare insieme.
Perché è sempre solo un pezzo di strada anche quando diciamo tutta la vita, a meno che non decidiamo di giungere alla destinazione finale insieme, all’unisono in una morte che ci vede uniti come nella vita.
Ma la vita in genere continua per uno dei due, anche se si sono giurato di rimanere sempre insieme, in quel per sempre che non lascia possibilità di fuga.
Ma non è così, la vita continua e il viaggio finisce in maniera differente e in tempi differenti, così come è iniziato differentemente e in diversi tempi.
Ho sognato che una mia amica era morta. Ho pianto a dirotto, e mentre stavo viaggiando in auto mi dicevo appunto (lo facevo nel sogno) che l’esistenza, la mia vita è appesa a un filo fragilissimo, che è nelle mani di Dio, nelle Tue mani!
Sia fatta la Tua volontà
antonio


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