domenica 18 maggio 2008

Discorso sugli assassini (minorenni) della piccola lorena,



Discorso sugli assassini (minorenni) della piccola lorena,
Caro don Ignazio,
io non mi meraviglio. Nulla di nuovo sotto il sole, l’organizzazione antropologica artificiale da noi chiamata società civile presuppone l’ipocrisia come regola. Si fa ma non si dice. Puoi andare a letto con la compagna di scuola ma lei deve stare zitta.
In questo modo si può continuare a essere parte della società civile.
Nulla che abbia a che vedere con il Vangelo, con la proposta di Gesù.
Ma io e te, prima di incontrare Gesù cosa eravamo? Ricordi? Che fai Ignazio? Rabbrividisci? Come? Dici che eravamo inconsapevoli? Che siccome non sapevamo quello che facevamo Gesù misericordioso ci ha perdonati?
Gesù è la soluzione, solo lui, la violenza che deriva dalla rivalità mimetica non ha fine se non attraverso il primato di Dio!
Ma che tu abbia ricevuto questa Grazia, come l’ho ricevuta io, non è che ti consenta di dire che l’abbiano ricevuta tutti? Secondo te questi ragazzi la Grazia l’hanno ricevuta?
Buona notte Ignazio, che dolore per queste giovani vite che sono stanche, che vedo con le bottiglire di birra in mano alle 9 di mattina davanti al portone dell’Università, che sniffano cocaina e si stordiscono, con i sesso, con tutto quello che li faccia stare bene.
Criminali? Debosciati? No! Loro sono Gesù Cristo il Figlio del Dio vivo!
Abbi pietà di noi peccatori
antonio


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