martedì 20 maggio 2008

sono problemi loro




Caro Gesù,
solo felice perché stasera io e la mia famiglia siamo stati con Te. Don Gino Scardino, l’Arciprete di san Cesario di Lecce ha organizzato la consegna del Padre Nostro. La mia bambina riceve la Tua preghiera e la dona a noi che siamo la sua famiglia.
Io voglio ringraziare pubblicamente Maria Antonietta Perrone, la catechista di mia figlia. La donna che accompagna mia figlia nell’educazione religiosa.
Maria Antonietta Perrone lo fa gratuitamente, lo fa volontariamente e offre il suo tempo per la Tua maggior gloria.
E poi c’è Don Gino Scardino, non è sposato come tutti i preti, e ha donato la sua castità, la sua rinuncia ad avere figli suoi a Te.
Anche se a me tutto questo sembra crudele e contro natura. Un uomo che vive in mezzo alle donne senza la gioia di parlare con una di esse che diviene sua sposa, senza la gioia di tornare a casa e vedere i suoi figli con sua moglie amandoli e donando tutto se stesso a quella famiglia. Tanto l’amore è inesauribile, anzi più ami e più aumenta la tua capacità d’amare, perché questo amore alimenta ogni cellula del tuo corpo e amplifica sino al parossismo la luce della tua anima.
E’crudele l’innaturale rinuncia a cui è obbligata una persona umana che sceglie di fare il sacerdote. Ma una cosa che mi disse Liliana mi ha sempre fermato sino ad oggi dallo scrivere di questo argomento. Una volta nel piccolo gregge a cui appartengo si parlava di questo e Liliana mi guardò e mi disse: “Sono problemi loro” riferendosi ovviamente ai sacerdoti.
Mi zittii allora e mi taccio anche ora al ricordo di quelle sagge parole di una donna.
Don Gino Scardino ha raccontato di Santa Rita moglie fedele di un uomo violento che morto suscitò nei suoi due figli il desiderio della vendetta. Santa Rita implorò Te di sottrargli i suoi figli piuttosto che vederli con le mani sporche di sangue. Fu esaudita. Divenne suora esemplare e Santa tutt’oggi venerata.
Sia fatta la Tua volontà
antonio


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