domenica 18 maggio 2008

non è farina del mio sacco




Non possono essere frutto della mia modestissima persona!

Caro Gesù,
mentre vivo, mentre seguo il corso della vita, mentre osservo e mi immergo completamente nell’eterno presente mi accade di assaporare la bellezza della Sapienza. Immeritato strumento della Tua volontà parlo e dico cose che meravigliano me stesso e che mi pongono al centro, nonostante la pochezza della mia modesta e immeritevole persona, nonostante il mio essere peccatore.
Potrei montarmi la testa. Siccome i fratelli e le sorelle che mi circondano mi sembra che ancora non abbiano detto un si deciso a Te e al tuo Vangelo, siccome io in quel momento Ti sto dicendo si e mi dimentico del momento precedente in cui ho detto si al mio Ego, ma non posso perdere tempo a pensare che prima ho sbagliato, devo andare avanti, potrei pensare, come a volte penso, che queste persone, queste mie sorelle e questi miei fratelli, sono fuori strada. Si! Vedi mio Signore mi può capitare, come mi capita, di confrontarmi con loro, di giudicarle in maniera feroce e di gloriarmi di ciò che è Tuo, spacciandolo per mio mistificando me stesso e gli altri e quindi cadendo come sempre casca l’asino!
Un asino sì, sono un asino che scorda perché gli fa comodo appropriarsi della Tua Gloria, che si fa prendere dalla peggiore delle idolatrie che è quella del mio Ego. Avere, potere e apparire, una brama insinuante, una brama che si fa strada nella mente e che rimbalza nel corpo rendendolo lo strumento di Satana, lo strumento del principe delle tenebre e non il Tuo strumento o mio Signore.
Intervengo nella vita pubblica, vado dove mi porta il cuore, dico la mia e scrivo ciò che il cuore mi detta. Ma tutto questo è Tuo mio Signore, solo Tuo.
Le ultime cose che ho scritto sono così oggettive, così disinteressate dal punto di vista del mio Ego ma splendide per quanto riguarda il bene comune che mi lasciano senza fiato. Non possono essere frutto della mia modestissima persona! Non sono in grado di elaborare ciò che ho proposto, non sono all’altezza di vedere, come vedo, con chiarezza come sarebbe opportuno e utile per tutti che si organizzasse la società civile.
Come posso aver scritto io queste cose che riguardano ciò che deve essere, ciò che deve divenire la costruzione antropologica artificiale che prende il nome di società civile?
Come posso io, da solo, nella mia assoluta limitatezza aver elaborato lo scritto che asserisce che è perfettamente naturale selezionare le persone a cui dare responsabilità in base alle attitudini che noi vediamo in loro e in noi stessi? I capi delle nazioni come i servitori di tutti! Come ci hai insegnato Tu mio Signore attraverso la Tua vita che è stato un servizio per portare me alla salvezza! E dopo avere scelto le persone che hanno maggiore attitudini a rendere più bello e confortevole il posto in cui viviamo, noi in prima persona ci mettiamo a disposizione e aiutiamo chiunque stia servendo, senza invidie, senza gelosie, con umiltà. Perché sei Tu mio Signore il nostro Pastore e nemmeno una foglia cade senza che Tu lo consenta, e nessuno di noi viene posto a fare qualcosa senza che Tu lo abbia concesso.
Sia fatta la Tua volontà
antonio



[SANT'AGOSTINO]Vieni in me, Spirito Santo,Spirito di sapienza:donami lo sguardo e l'udito interiore, perchè non mi attacchi alle cose materiali, ma ricerchi sempre le realtà spirituali.Vieni in me, Spirito Santo, Spirito dell'amore:riversa sempre più la carità nel mio cuore.Vieni in me, Spirito Santo,Spirito di verità:Concedimi di pervenirealla conoscenza della veritàin tutta la sua pienezza.Vieni in me, Spirito Santo,acqua viva che zampillaper la vita eterna:fammi la grazia di giungere a contemplare il volto del Padrenella vita e nella gioia senza fine. AMEN.


Dalla Parola del giorno"La sapienza che viene dall'alto è anzitutto pura; poi pacifica, mite, arrendevole, piena di misericordia e di buoni frutti, senza parzialità, senza ipocrisia".Come vivere questa Parola?Che cos'è la sapienza? È il sale della vita, quell'ingrediente segreto che, se viene a mancare, nulla è più gustoso, non c'è più nulla che riesca ad aver sapore; è quel non-so-che che rende buono il sentire, vero il parlare, bello l'operare.La sapienza che viene dal mondo, sappiamo tutti cosa ci suggerisce: di cercare la ricchezza, la potenza e la fama; di sempre più avere, potere e apparire. Ma è una falsa sapienza, che promette la felicità e dà soltanto tristezza. La vera sapienza, "la sapienza che viene dall'alto", si riconosce dai frutti! E i frutti sono quelli che oggi san Giacomo elenca: purezza, pace, mitezza, misericordia,... Ma appunto, questi sono i frutti: qual è dunque la sapienza, quale l'albero che produce quei frutti?In verità, è questa stessa domanda, posta così, a portare fuori strada: perché non si tratta di chiedersi "quale" sia la sapienza, bensì "chi" sia! La sapienza infatti (è questo l'inganno!) non è anzitutto un codice di comportamento, un modo d'essere: è piuttosto una persona! "Sapienza", per i Padri, è il primo e più importante nome Cristologico contenuto nella Scrittura: Sapienza è Cristo stesso!Cercare la sapienza allora è anzitutto cercare il volto di Cristo; essere sapienti significa essere inabitati da Cristo: le buone opere, il vivere con sapienza, sono un frutto di quella presenza! E la presenza di Cristo nel cuore di un uomo si manifesta attraverso quella limpidezza di sguardo, quella luce negli occhi, di cui parla il Salmo responsoriale (cfr. Sal 18,9).Oggi invocherò la sapienza del cuore che è il Signore stesso; verbalizzerò dicendo: "Sei tu, Signore, la mia pace!" (cfr. versetto responsoriale del giorno).
“Questa specie di demoni non si può scacciare in alcun modo, se non con la preghiera”.
E’sapiente colui che "con la sua buona condotta mostra le sue opere ispirate a mitezza".E mi chiedo: come sto nella mia interiorità? Curo la purezza delle mie intenzioni o mi lascio vivere su spinte egoiche?
La saggezza non è altro che la misura dello spirito con cui esso raggiunge l'equilibrio in maniera da non disperdersi nel troppo né restringersi al di sotto del limite della pienezza. Si disperde nella lussuria, nella volontà di dominio, nell'orgoglio e simili, con cui lo spirito di individui incapaci di moderazione e infelici crede d'accaparrarsi gioie e potenza. Si restringe nell'avarizia, nella pusillanimità, nella tristezza, nella cupidigia e altri mali di varia specie, a causa dei quali anche gli infelici ammettono che gli uomini sono infelici.S. Agostino

O Dio, chi si fa conoscere da Te così com'è, non rimane ignorato, chi cerca rifugio in Te non è abbandonato, chi si rallegra in Te è nella gioia e chi Ti chiede protezione è certo della vittoria.

che il cuore diventi mite, arrendevole, pieno di misericordia e di pace; con me stessa, con le persone, con gli animali, le piante e tutto il creato. Se mai fossi tentato di pensare che tutto ciò è difficile, più intensamente dirò: Vieni Spirito Santo, mia forza!

Signore e maestro della mia vita, allontana da me lo spirito di pigrizia, di abbattimento, di dominio e delle parole vane; concedi a me, tuo servo, uno spirito di castità, di umiltà, di pazienza e di amore; sì, Signore Re, dammi di vedere i miei peccati e di non giudicare il mio prossimo, perché tu sei benedetto nei secoli dei secoli. Amen.Efrem Siro


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