venerdì 15 agosto 2008

La paura caccia i diversi, e fa chiamare sicurezza il terrore di perdere ciò che si possiede.




La paura caccia i diversi, e fa chiamare sicurezza il terrore di perdere ciò che si possiede.
di Antonio Bruno



Famiglia Cristiana scrive che il governo favorisca la paura dello straniero e si dimentica che i militanti delle parrocchie del nostro paese tutto fanno meno che formare alla pacifica convivenza favorendo in questo modo l’ accoglienza degli stranieri.
Attenti a quei due! Beppe del Colle e Antonio Sciortino i due di Famiglia Cristiana. Il governo è stato attaccato dalla rivista cattolica in vendita all’uscita di tutte le Chiese della penisola e che contiene questa settimana anche un articolo dal titolo Il compendio del nostro Arcivescovo Mons. Cosmo F. Ruppi. Beppe del Colle è reo di aver citato un rapporto dell'organizzazione Esprit augurandosi che ''non sia vero il sospetto '' che in Italia stia rinascendo il fascismo ''sotto altre forme ''. In altri termini il giornale delle Parrocchie d’Italia si è messo a criticare aspramente le misure varate dal governo italiano in tema di sicurezza, soprattutto ''la sciocca e inutile trovata di rilevare le impronte digitali ai bambini rom ''. Subito il Vaticano si è affrettato a dichiarare che le posizioni dei due non sono né del Vaticano e tanto meno della Conferenza Italiana dei Vescovi.
L’Italia ha paura! Noi italiani abbiamo paura! Di chi? Di tutti! Degli extracomunitari, ma che dei nuovi cittadini della CEE, abbiamo paura degli asiatici, abbiamo paura degli africani e degli Arabi. Noi italiani siamo un popolo terrorizzato!
Il governo di questo paese è lo specchio di questa emozione largamente diffusa a cui bisogna porre rimedio, perché è la paura che genera i conflitti, e quando chiediamo a persone in conflitto perché abbiano cominciato quella che è una azione violenta ci risponderanno tutte, indistintamente, che si stanno difendendo!
Gli italiani e le italiane si stanno difendendo da qualcosa che non conoscono, dalle comunità che hanno occupato stabilmente i centri storici delle grandi città, dove vivono ghettizzati, hanno paura delle comunità che sono presenti in tutti gli 8.000 Comuni d’Italia e che non sono state accolte, ma che invece sono state solo subite.
Qualcuno ha affittato loro una casa, altri gli hanno offerto un lavoro e loro lavorano e vivono come esseri INVISIBILI all’interno del nostro paese.
Beppe del Colle e Antonio Sciortino, i due di Famiglia Cristiana, hanno semplificato tutto questo affermando che il governo del paese non sta facendo altro che assecondare l’emozione della paura diffusa rafforzando la certezza del pericolo attraverso le misure che sono finalizzate alla sicurezza prima fra tutte quella che prevede di rilevare le impronte digitali ai rom.
I due di Famiglia Cristiana, Beppe del Colle e Antonio Sciortino, hanno fatto il loro lavoro di giornalisti. Ma il ruolo pedagogico non spetta ai governi che sono stati eletti dal popolo che devono assecondare nelle paure e rassicurare dagli incubi notturni.
Chi non è più funzionale non è il governo che è lo specchio di italiane ed italiani preoccupati e terrorizzati dagli arrivi degli stranieri, ma sono le migliaia di Parrocchie che avrebbero dovuto svolgere il ruolo di favorire la conoscenza tra noi italiani e lo straniero!
Io prendo l’esempio del mio microscopico Comune, San Cesario di Lecce. In Via Verdi, Via Leone e Via Dante vi sono case in cui vivono senegalesi e famiglie Arabe. Mai le Parrocchie hanno invitato queste persone a una festa in cui mangiare insieme i piatti tipici delle rispettive nazioni. Si fanno catechismi, rosari e sociologia spicciola mista a carità pelosa, matrimoni (a dire il vero pochi), battesimi e funerali.
Il Governo sì è risentito di un grido che invece Beppe del Colle e Antonio Sciortino, i due di Famiglia Cristiana, hanno rivolto a noi cattolici delle Parrocchie. Beppe del Colle e Antonio Sciortino rendono noto, senza rendersene conto, che la fitta rete dell’organizzazione delle Parrocchie NON FUNZIONA PIU’! Beppe del Colle e Antonio Sciortino rendono noto, senza rendersene conto, che nelle Parrocchie d’Italia al Sud, al centro e al nord di stranieri e di rom non se ne vuol sentir parlare e che, probabilmente, i primi a desiderare che vengano prese le impronte sono proprio i bigotti frequentatori simil preti e forse anche i preti stessi che, nella maggior parte dei casi, divenuti ceto impiegatizio, non si occupano degli ultimi, ovvero degli immigrati, poiché occupati in faccende impiegatizie dell’Agenzia di Servizi Religiosi di cui sono a capo organizzando cresime, battesimi e funerali e nel sud FESTE PATRONALI. E queste attività “politiche” lasciano ben poco spazio a Gesù. Altro che governo fascista sotto altre forme, c’è una abitudine di iniziative velleitarie di noi cattolici che ha tolto spazio all’azione dello Spirito Santo. Ma questo è rivolto a noi frequentatori delle parrocchie che siamo una sparutissima minoranza e non riguarda invece chi le parrocchie le vede, quando va bene, a Natale e Pasqua che sono la stragrande maggioranza di voi che mi leggete.
Beppe del Colle e Antonio Sciortino, i due di Famiglia Cristiana, si rivolgono al governo che non si occupa di formazione, io nel mio piccolo mi rivolgo ai militanti delle Agenzie di Servizi Religiosi che sono divenute le Parrocchie che di formazione invece dovrebbero occuparsi sia per se stessi che per gli altri. Sveglia!

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