sabato 9 agosto 2008

La notte di San Lorenzo, la notte dei desideri


La notte di San Lorenzo, la notte dei desideri

Caro Gesù,
questa croce mi da il tormento. E’ splendente perché, grazia a lei, sono giunto da Te, ma mi da il tormento e sento le stilettate ogni notte. Quando sono cosciente prego, la preghiera mi mette in contatto con Te, e in Te trovo rifugio, consolazione e ristoro. Ma la notte, quando sono in balia della mente, quando tutte le suggestioni del Principe delle Tenebre possono essere messe in atto, cado preda della disperazione che deriva dalla brama di avere, di potere e di apparire figlia delle malattie di cui sono affetto e da cui Ti chiedo di farmi guarire ovvero la cupidigia, l’egoismo e l’erotismo.

Ho sentito la Tua presenza nei luoghi in cui sono vissute le persone Sante che sai, ho sentito l’anelito di amore che le pervade, ho letto e ascoltato di uomini e donne che hanno vissuto la loro esistenza solo perché fare le cose per amor Tuo è leggero, ho ascoltato che la Tua voce si esprime attraverso quella dei superiori a cui devo obbedienza, ho vissuto le contraddizioni dell’apparire nemico del servire, perché a questo mi hai chiamato mio Signore, mi hai chiamato a servire.
Il tormento pian piano con il chiarore del mattino si dissolve, come quando la neve incontra i raggi del sole. Rientro in me stesso e nella realtà ovvero nel Tuo amore.
Mi ricordi che il Tuo amore è nelle persone che incontro ogni giorno.
Oggi è il giorno dell'anniversario di un incontro che nella notte si trasfrmò in sentimento trepidante, una notte di mare e di stelle in cui persone umane alzano lo sguardo verso il cielo.

Oggi molte persone che in genere non lo fanno guarderanno il cielo, esprimeranno i loro desideri, chiederanno alle stelle che cadono, proprio a quella che hanno visto loro, di vedere esaudito il desiderio che li tormenta, ciò che, secondo lo schema, viene ritenuto ciò che finalmente permetterà di accedere alla felicità. Io alzai gli occhi al cielo, oramai tantissimi anni fa, e chiesi quello che allora mi appariva ciò che mi avrebbe dato la felicità. Ottenni questo idolo, ma insieme a quest'idolo poi arrivarono la distruzione con le macerie ad essa conseguenti. Oggi mio Signore, quando tutti insieme alzeremo gli occhi al cielo per chiedere onori, gloria, fama, danaro, prestigio, beni materiali e possesso su persone, fai scendere su tutti noi la Tua Pace. Dove c'è Pace non c'è rumore e dove c'è rumore non c'è pace. Nel silezio di questa notte agostana fai risplendere il Tuo volto su di noi, Tuoi figli indegni. Un particolare sguardo a tutta la mia famiglia e Ti raccomando in particolare la persona di quella notte di tantissimi anni fa affinchè la pace e la prosperità regnino nella sua vita. Amen!
Sia fatta la Tua volontà
antonio





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