venerdì 29 agosto 2008





Barac Obama e Alex Zanotelli uniti in un'unica prospettiva: un mondo di concordia e d’amore!
di Antonio Bruno


Barac Obama un uomo di 47 anni che dopo aver vinto le elezioni primarie, sarà il candidato del Partito Democratico alla Presidenza degli Stati Uniti nelle elezioni del 2008, dopo aver ottenuto l'investitura ufficiale della Convenzione nazionale del partito che si è tenuta e finita ieri a Denver (è una città degli Stati Uniti d'America, capitale e principale città dello stato del Colorado) mi ha fatto giungere il nome di Gioacchino da Fiore ((Celico, ca. 1130 – Pietrafitta, 30 marzo 1202 è stato un abate, teologo e scrittore).
L’importanza di Gioacchino da Fiore risiede soprattutto nella sua vasta produzione letteraria, dove sono riassunte le sue intuizioni e le sue profezie. Secondo un modello trinitario, egli divideva la storia in tre epoche fondamentali: l'Età del Padre, corrispondente all'Antico Testamento, caratterizzata dalla servitù dell'umanità alla legge divina; l'Età del Figlio, compresa tra la venuta di Cristo ed il 1260, rappresentata dal Nuovo Testamento, che aveva conferito agli uomini il ruolo di figli di Dio; l'Età dello Spirito Santo, ormai imminente, nella quale gli uomini sarebbero entrati in contatto diretto con Dio raggiungendo la completa libertà predicata dal messaggio cristiano. Essa era destinata a soppiantare l'organizzazione ecclesiale, ricca di condizionamenti temporali, lontana dai precetti evangelici e sarebbe stata governata dai monaci, avendo in Francesco d'Assisi il massimo profeta.
Secondo Gioacchino solo in questa Terza Età sarebbe stata possibile la vera comprensione della parola di Dio nel significato più profondo e non soltanto in quello letterale.
Insomma secondo Gioacchino e anche secondo Barac Obama sarebbe incominciata l’età dello spirito, della concordia, della pace, in definitiva del rinnovamento del mondo.
Barac Obama dagli Stati Uniti d’America lancia questo messaggio di speranza citando un calabrese, uno delle mie parti. Un uomo che vive dall’altra parte del Mondo mi ricorda che un uomo nato dalle mie parti mi dice ancora oggi che devo cambiare affinché il mondo cambi. I segni dei tempi mi indicano un futuro disegnato da Dio: io troverò, cambiando, una storia pronta ad accogliermi. Un’armonia prestabilita tra me e la storia. Insomma la mia vita, grazie a un uomo magro e sorridente che ha deciso di fare il presidente degli Stati Uniti d’America, è colorata di escatologia: un futuro assoluto dentro il tempo mai stato pensato prima.
Gioacchino da Fiore è il teologo segreto dello spirito che pervade la storia anche dall’altra parte dell’oceano. È lui che ha pensato un’età dello Spirito Santo dopo quella del Figlio, in cui un mondo organizzato antropologicamente in maniera rivalitaria (René Girard ha scritto diversi libri, sviluppando l'idea che ogni cultura umana è basata sul sacrificio come via d'uscita dalla violenza mimetica, cioè imitativa, tra rivali.) veniva sostituita da una mondo monastico ovvero fondato appunto sulla concordia, sulla pace, insomma un mondo d’amore.
Sono questi i segni dei tempi?
E pensare che basterebbe che ci si comportasse come se già ci fosse tutto questo. Ma a dirlo non è Alex Zanotelli « La mia vita è stata un lungo ‘toccarsi', abitarsi… Sembra tutto un caso! E poi scopri che… Ho sessantacinque anni e spesso mi domando chi sono io. L'unica risposta che mi do è: ‘Io sono le persone che ho incontrato'. Sembra tutto un caso, ma poi scopri che nulla è a caso »
(dal libro “Korogocho” (2003)) che tornato da Korogocho adesso vive nei bassi napoletani con gli ultimi di quella città meravigliosa, ma Barac Obama dagli Stati Uniti d’America il paese più ricco e potente del mondo!
Capite? Barac Obama e Alex Zanotelli, uno dalla Casa Bianca a Washington e l’altro dai Bassi Napoletani, uniti in un'unica prospettiva: un mondo di concordia e d’amore!


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