lunedì 25 agosto 2008

Comunione e Liberazione come Famiglia Cristiana è incomprensibile


Comunione e Liberazione come Famiglia Cristiana è incomprensibile
Comunione e Liberazione come Famiglia Cristiana è incomprensibile

di Antonio Bruno

Comunione e liberazione da Rimini una Comunità che si espone e si mostra al mondo poiché l’esperienza di Dio è ineffabile

E’ la solita storia dell’impossibilità di comunicare a un figlio cosa significa essere genitore. Mio padre me lo diceva sempre, in un modo per la verità un po’ colorito, che avrei capito cosa significa essere padre solo quando, e se mai fossi giunto, ad avere un figlio.
Così un seguace di Gesù che tenta di mettere in pratica nella sua vita il Vangelo è comprensibile solo ad un altro seguace che sta tentando di fare la stessa cosa.
Sembra la saga dell’incomunicabilità eppure anche se, divenire padre è assolutamente subordinato alla nascita di un bambino, mio padre non ha mai smesso di fare il padre indicando a me, volente o nolente, come fare il padre a mio volta quando la vita me l’avesse richiesto.
Non c’è altro modo di comunicare l’esperienza del vino nuovo in otri nuove. Le parole sono inadeguate, non rendono l’esperienza di Gesù. Ma non c’è altro modo per dire, con le parole il significato dei propri gesti, della propria esperienza di vita tutta imperfetta, tutta piena di miserie, ma che rappresenta il modo di porgere un modello da imitare.
Ed ecco che sulla stampa di oggi si leggono le cose più incredibili e scoppiettanti a commento di questa frase del Cardinale Bagnasco il cui discorso è possibile leggere su http://www.meetingrimini.org/default.asp?id=676&id_n=6398&Pagina=1

“Oggi, come in altri periodi della storia, si vuole che la Chiesa rimanga in chiesa. Il culto e la carità sono apprezzati anche dalla mentalità laicista: in fondo – si pensa - la preghiera non fa male a nessuno e la carità fa bene a tutti. In altri termini, si vorrebbe negare la dimensione pubblica della fede concedendone la possibilità nel privato. A tutti si riconosce come sacra la libertà di coscienza, ma dai cattolici a volte si pretende che essi prescindano dalla fede che forma la loro coscienza.”

Ora io che mi sforzo, con scarsi successi per la verità, di metter in pratica nella mia vita il Vangelo leggo un’annotazione di un Pastore a una Comunità (Comunione e Liberazione è una delle centinaia di migliaia di Comunità di credenti in Gesù) mentre i commentatori leggono questo discorso e gli attribuiscono i significati più fantastici e per me incomprensibili.

I Paolini di Famiglia Cristiana qualche giorno fa sono stati oggetto di interpretazioni da parte di alcuni, i fratelli di Comunione e Liberazione sono oggetto in questi giorni di interpretazioni da parte di altri. Ma i Paolini sanno cosa stanno facendo i Ciellini allo stanno modo di come i Ciellini sanno perfettamente cosa stanno facendo i Paolini. Sia gli uni che gli altri stanno tentando di mettere in pratica il Vangelo nella loro Comunità. Lo fanno alla luce di quel Vademecum della Felicità che sono le Beatitudini e in modo tale da essere alternativi al modello violento che oggi, come dalla fondazione del Mondo, sembra vincente ma che noi sappiamo destinato a non prevalere.
E’ solo questo. I fratelli stanno esprimendo la loro imitazione di Gesù a tutti noi e ci stanno indicando il Vangelo che è la chiave che apre la porta, è il nutrimento che, per non fare danni devastanti, deve essere come il vino nuovo, messo negli otri nuovi.
Tutto ciò che ci hanno detto gli amici commentatori è superfluo! E noi imitatori di Gesù tentiamo di liberarci del superfluo e quindi questi amici commentatori non me ne vogliano se non li cito ma
comunque ringrazio perché mi hanno consentito di accedere alle parole del Cardinale Bagnasco che con ogni probabilità, senza i loro articoli che mi hanno incuriosito, io non avrei letto. E a questo Gesù ha chiamato i giornalisti e chi scrive, ci ha chiamati tutti alla nostra inadeguatezza e incompletezza per solleticare l’appetito della curiosità che aiuta ad accedere a Dio poiché, come noto, le vie del Signore sono infinite.


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