domenica 3 agosto 2008



Caro Gesù,
sai quando ciondoli, hai fatto quello che ti ha svegliato, l’hai fatto perché è un tuo dovere. Scavi nella memoria per vedere se c’è rimasto ancora qualcosa da fare e nulla, hai fatto davvero tutto.
E allora? Perché mi sento come se avessi ancora da fare qualcosa? Mentre andavo in ufficio a mettere quelle benedette firme ho ripercorso con la memoria l’anno scorso, il febbraio a Milano e l’agosto nella canicola senza ferie, andando su e giù da Ugento. Ho ripercorso stati d’animo che ricordo di aver avuto ma che non mi ricordo davvero a che intensità e inoltre al ricordo di quelle giornate sotto l’ombrellone è come se non fossi io, è come se fossero passati dei decenni e non pochi mesi come invece è stato.
Allora ho cercato una consolazione e mi è venuta in soccorso la lettura che mi ha raccontato la storia di quel Re triste che chiedendo consiglio su come fare a togliere dal suo cuore la tristezza e il cattivo umore ottenne l’indicazione di indossare una maschera che avesse l’espressione della felicità e dell’appagamento, e così fece. Dopo qualche tempo mise via la maschera e si accorse di essere veramente appagato e felice.
Un segno?
Sia fatta la Tua volontà
antonio


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