martedì 2 settembre 2008

SCUOLA: Il Ministro Mariastella Gelmini ha letto Pinocchio quando ha scelto Lucignolo?


SCUOLA: Il Ministro Mariastella Gelmini ha letto Pinocchio quando ha scelto Lucignolo?
di Antonio Bruno

Ho ricevuto sollecitazioni a scrivere sulla scuola. Dicono che Mariastella Gelmini, questa donna di 35 anni Ministro dell’Istruzione, si sta distinguendo per le iniziative che fanno clamore.
Ha ripristinato il voto in condotta affermando che una eventuale insufficienza porta alla bocciatura e ha detto della libertà di scelta tra scuola pubblica e privata che favorisca anche nell’ambito dell’istruzione la concorrenza e, conseguentemente, la qualità dell’offerta formativa.
Le due cose sono secondo me collegate. Inutile nasconderselo la scuola pubblica è fortemente influenzata da un pensiero che ha generato questo modo di fare formazione che, bisogna prendere atto, ha fallito. Un Ministro che ripristina un voto in condotta per riportare ordine e disciplina nella scuola è sicuramente un atto d’accusa verso chi nella scuola ci vive e ci lavora e, nonostante questo, non è stato in grado di mantenere né l’ordine, né la disciplina. E’un atto d’accusa verso un pensiero che si è rivelato perdente e che ha posto le basi per l’arretratezza culturale degli studenti e che ha determinato nei nostri figli la mancanza di attrattiva verso la prospettiva formativa.
Se dall’alto vengono delle disposizioni disciplinari significa che il ventre molle e il lassismo dilaga in periferia ovvero nelle scuole pubbliche.
E chi ha potuto si è allontanato da questo “Paese dei balocchi” frequentando istituti privati dove di tutto questo non c’è ombra e non mi riferisco a quegli istituti che promettono recuperi scolastici ai limiti del miracoloso.
C’è un offerta formativa in Italia fortemente condizionata dallo statalismo, dallo stato mamma che deve pensare ai sudditi bonaccioni e ai limiti dell’imbecillità e che appunto decide se si debba mettere oppure no, il voto in condotta.
Io non la penso così. Io penso che un cittadino debba avere la possibilità di scegliere dove andare a scuola. Si! Perché la scelta deve essere di quei cittadini studenti che ancora non votano ma che si stanno formando.
Le notizie volano! Si sa dove la scuola è impegnativa e dove la scuola è una specie di salotto dove andare a passare le ore della mattinata prima del pomeriggio e della sera dedicata alla vita dello sballo e delle emozioni!
Io penso che i giovani debbano poter scegliere la fine che intendono fare. I giovani devono operare una prima scelta, finita la scuola dell’obbligo, che consiste nel decidere se continuare ad andare a scuola oppure lavorare. Ma i giovani devono poter scegliere se andare nelle scuole dove si gioca con il cellulare e si intonano cori da stadio riempiendo di graffiti e murales i muri degli edifici oppure recarsi nelle scuola dove gli insegneranno cos’è questo mondo per ricavare dallo stesso di che vivere per se e per la famiglia che eventualmente formerà.
Libertà! Libertà di scelta!
Ma per operare una scelta le opzioni devono essere chiare! Inoltre devono essere tutte egualmente accessibili! Mi spiego meglio: se la scuola pubblica costa allo stato 3000 euro l’anno a studente tutti gli studenti ogni anno devono avere un budget di 3.000 euro da spendere nelle scuole sia pubbliche che private! Oppure sapere che potrò avere un rimborso dalle tasse ogni anno se non opero la scelta della scuola pubblica. Dopo di che genitore e studente operano la loro LIBERA scelta!
Io devo sapere che andando in quel tal istituto passerò la maggior parte del mio tempo a giocare con il cellulare, a intonare cori da stadio e a SCRIVERE SUI MURI e se riesco a convincere i miei genitori a iscrivermi li e a mettere fuori i loro soldi per finanziare questa mia impresa devo poterlo fare, DEVO AVERE LA LIBERTA’ DI POTERLO FARE! Anche perchè io non credo alle forzature. Credo che le cose vadano sempre nel modo in cui devono andare e che una volta che un giovane o un adulto ha preso una decisione è impossibile che cambi idea a meno che non prenda atto che tale decisione gli ha creato dei problemi.
Ognuno deve avere la libertà che ha avuto Pinocchio quando è andato con Lucignolo nel Pese dei Balocchi!
Tutto è possibile A CONDIZIONE CHE GENITORE E RAGAZZO SIANO INFORMATI che ci sono delle conseguenze. Per i genitori e per i ragazzi che scelgono la scuola parcheggio come Pinocchio quando scelse il Paese dei Balocchi ci saranno delle conseguenze, così come ci saranno delle conseguenze per i genitori e per i ragazzi che sceglieranno la scuola in cui insegneranno al ragazzo cos’è questo mondo per ricavare dallo stesso di che vivere per se e per la famiglia che eventualmente formerà.
.Tali conseguenze devono essere chiaramente esposte a genitori e ragazzi , dopo di che la liberà deve trionfare!
Al Ministro spetta di creare le condizioni affinché tale libertà possa essere esercitata e quindi o attraverso la erogazione di “assegni ad personam “ per tutti da impiegare poi alla scuola che si sceglierà, oppure, più semplicemente, rimborso delle tasse per i ragazzi che non optano per le scuole pubbliche.
Ognuno faccia il suo lavoro! Il Ministro faccia il Ministro, i formatori facciano i formatori e genitori e ragazzi facciano i genitori e ragazzi! Ognuno faccio ciò che è!
Basta con questo disordine! Altrimenti davvero dovremo mettere un voto in condotta a ognuno, anche al Ministro Mariastella Gelmini!

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