lunedì 1 settembre 2008

La moglie di Umberto Bossi tira la vita!


La moglie di Umberto Bossi tira la vita!
La moglie di Umberto Bossi tira la vita!
di Antonio Bruno

Si va avanti, nessuno può mettere in dubbio che il detto di Totò, chi si ferma è perduto, è valido oggi più che mai.
Pur dovendo fare i conti con le sfide di ogni giorno si va vanti. Il mio amico Antonio, ex compagno di classe, alle elementari che ho visto ieri sera, ogni volta che gli chiedo come stiano andando le sue cose, afferma: “tiro la vita”. Capite? Lui tira la vita che dovrebbe essere quanto di più pervicace e insistente sino allo sfinimento c’è al mondo. Pensate alle erbacce che continuate a togliere da decenni dal vostro giardinetto o dal vostro vaso che è li sul balcone: loro nonostante noi, nonostante la nostra azione di eliminazione constante, direi che perpetuiamo da anni il genocidio delle erbacce, continuano a emergere da semi che giungono nel nostro vaso sul balcone dai posti più disparati e nelle maniere più impensabili.
Invece al mio amico questa forza non basta, ci si mette pure lui, a tirare questo scoppiettante dispositivo polifunzionale e creativo denominato “la vita”.
La nostra illusione sta nel volerla sottomettere alla nostra volontà, da qui la sconfitta inevitabile e cocente e la successiva fase depressiva.
La vita non si sottomette a nulla, tanto meno alla volontà di uno come me. La vita tutt’al più può essere assecondata come fa il mio amico Antonio che rema nella direzione della corrente. Immaginate la disperazione di un uomo che decide che basta! Che non ce la fa più! Manuela la moglie di Umberto Bossi ha avuto una richiesta di lasciarlo andare, lui aveva chiesto alla donna che aveva voluto quando era poco più di una bambina di essere lasciato andare. Manuela non l’ha lasciato andare, Manuela sapeva che lui, il suo Umberto, il Bossi, quello del “celodurismo” non riusciva a sopportare il dolore, ne era oppresso. Manuela con ogni probabilità immaginava anche l’angoscia del suo Umberto che, non potendo essere certo di ciò che sarebbe conseguito all’ictus, era oppresso anche dalla incertezza di poter continuare a fare quello che gli piace, la politica, l’illusione di poter cambiare le cose, l’illusione di essere Dio!
Manuela ha sempre saputo che il suo Umberto non è Dio, ma l’ha amato lo stesso, l’ha amato per quello che è, e questo amore, solo questo amore lo ha salvato dalla morte.
Umberto Bossi è tornato alla vita per l’unica ragione per cui vale la pena vivere: l’amore! Manuela ha tirato la vita di Umberto in volata, come in una corsa ciclistica, ed eccoli lì, Manuela e Umberto, raggianti al traguardo!
Perché sono felici? Perché il loro rapporto è pieno d’amore!


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