lunedì 22 settembre 2008

Quanto ci costa volare italiano?
Lun, Set 22, 2008
l'Infedele

Com’era inevitabile, stasera alle 21,10, su La7, L’Infedele torna a occuparsi dell’Alitalia finita sull’orlo del baratro. Con il rappresentante del governo, il sottosegretario Adolfo Urso, e il segretario Cgil che ha seguito la trattativa, Fabrizio Solari, abbiamo deciso di proporvi un panel di interlocutori competenti e direttamente coinvolti, a cominciare dai lavoratori di terra, dai rappresentanti dei piloti Alitalia e dal presidente degli aeroporti milanesi Giuseppe Bonomi. Sarà con noi il presidente della Provincia di Milano, Filippo Penati, cioè l’esponente del Partito Democratico che di fronte al ritiro della cordata Cai ha dichiarato: “Non mi strappo i capelli”. La penserà così anche Michele Perini, imprenditore di Assalombarda? Più probabile che una posizione favorevole alla procedura fallimentare per Alitalia venga sostenuta dagli economisti Carlo Scarpa e Marco Ponti. Sembra invece che ai politici, di qualunque schieramento essi siano, risulti proibitivo assumere una posizione favorevole al fallimento, chissà perché. Lo chiederò anche ai giornalisti Marco Alfieri del “Sole 24 Ore” e Gianluigi Paragone di “Libero” (prossimo conduttore su Raidue di una trasmissione intitolata, ohibò, “Malpensa, Italia”).Non cadremo nella trappola di additare piloti e Cgil come responsabili unici dello sfacelo, perché L’Infedele disdegna la superficialità e la propaganda. Anticipatemi le vostre domande e, durante la trasmissione, non fatemi mancare rilievi e suggerimenti.


116antonio bruno scrive: Settembre 22nd, 2008 at 3:22 pm
Caro Gad Lerner,
prendo atto che si vola su Alitalia stasera nella tua trasmissione. Io penso che nessuno meglio dei lavoratori possa dire che cosa è importante per la loro tranquillità lavorativa. E nessuno meglio dei capitalisti interessati all’investimento possa esprimere quanto è disposto a spendere per acquistare un azienda per farci dei profitti.Alitalia - Linee Aeree Italiane S.p.A. fa volare passeggeri e merci nel mondo dal 1947.Ho ascoltato le dichiarazioni di chi sa che Alitalia è stata a disposizione per mezzo secolo di una cogestione di politici e sindacati, che non si erano mai preoccupati di budget e conti economici accumulando perdite spaventose. Ho sentito che per gestirla normalmente gli azionisti devono investire, i manager devono dispiegare le strategie e i sindacati negoziarne le compatibilità.Pare che il problema sia di contratto di lavoro che appunto non vede l’accordo tra i contraenti. I lavoratori pare che desiderino contratti di lavoro diversi a seconda delle categorie e i capitalisti probabili acquirenti preferiscano invece un contratto unico.E’ un problema sindacale e come tale va trattato.Io non conosco il mondo dell’aviazione civile e rischio di dire una serie di enormità se entro nel merito delle richieste dei lavoratori e delle condizioni poste dagli acquirenti. Ma se il problema è di contratto c’è necessità di una trattativa sindacale in cui c’è chi propone e chi fa una controproposta.Io chiedo a te Gad il senso di una trasmissione televisiva che per forza di cose è una trattativa sindacale. Ti chiedo se farai la stessa cosa quando si dovranno rinnovare i contratti collettivi di lavoro delle altre categorie professionali presenti nel nostro paese.Prima c’erano i sindacati e i politici che facevano la trattativa sindacale con loro stessi. Più o meno quello che accadeva con gli statali prima dell’avvento del Ministro Brunetta che sarà una controparte che non prevede di fare trattative finte ma che farà valere l’interesse dello Stato in trattativa con quello dei lavoratori statali o della pubblica amministrazione che dir si voglia.Ma per fare una trattativa c’è necessità di trovare un’altra parte e qui pare che siano rimasti solo i lavoratori rappresentati dai sindacati e orfani dei politici.Mi diceva mio nonno quando mi lamentai della ragazzina brunetta che non mi voleva per fidanzato e a cui chiedevo un bacio che prima ci si fidanza e poi si fanno le richieste di bacio.Prima qualcuno compri la compagnia, a quel punto si apriranno le danze.Ma questo matrimonio mi sembra assolutamente improbabile perché gli sposi pare proprio che non si amino.Chi vuole Alitalia?Cosa è disposto a fare o a dare questo pretendente per prendersela?Cosa non farebbe mai anche se facendolo saprebbe che riuscirebbe a prendersi Alitalia?Faccia le stesse domande ai rappresentanti dei lavoratori e se costoro risponderanno lei saprà come stanno effettivamente le cose e chiarirà anche questo agli “sposi” e ai ficcanaso che sempre, sin dalla creazione, guardano nelle camere da letto altrui
Cordialità
Antonio Bruno

Nessun commento: