domenica 21 settembre 2008

ci vuole poco


ci vuole poco
http://www.gadlerner.it/
Dal blog di Gad Lerner

Seguo la discussione che si dirige sempre più spesso nella ricerca di responsabilità del clima di paura e quindi conseguenza di violenza che attraversa il nostro
paese dalle alpi sino alla Sicilia. Si individua in un politico tale responsabilità. Possibile che chi scrive in questo blog sia così ingenuo? Il compito della formazione delle coscienze è dei politici? Ma se i politici sono lo specchio di chi li elegge, come si può pensare che in tema di paura e di violenza possa venir fuori qualche novità da chi dipende “professionalmente” da maggioranze.
Tutti quelli che sono eletti sono dipendenti di una maggioranza. E la maggioranza oggi, è composta da gente impaurita che diviene violenta perché ritiene di avere il sacrosanto diritto di difendersi.
E qui casca l’asino!
Ma l’asino elettore vota un suo simile che lo rappresenti e, l’eletto, o è asino di suo, oppure ha finto di esserlo per carpire il voto necessario alla sopravvivenza “economica” e professionale di chi ha scelto di fare il
“lavoro” ben pagato e pieno di privilegi del politico(vedi Stella&Co).
La responsabilità è tutta da ascrivere a chi ha il compito di formare le coscienze. Ma al posto di iniziare questo inutile (velleitario) esercizio di investigazione “tutti Ubaldo Lai Tenente Sheridan senza brillantina linetti”, ognuno nella sua casa, a tavola quando la famiglia è riunita, cominci a raccontare del parente (io ho una zia e uno zio che andarono a lavorare a Milano) o del conoscente costretto ad abbandonare il paesello per andare a cercare lavoro e futuro in altri POSTI ED ALTRE TERRE COLONIZZATE da uomini e donne arrivati prima di lui.
Che fare altro? Iniziare da noi. Possiamo condividere esperienze e conoscenze con le persone che vengono a vivere vicino casa. La paura deriva dall’ignoranza. C’è chi scrive che ha queste persone vicino casa. Ma vicino casa chi ci dice che non ci sia un serial killer che da sette generazioni abita il nostro condominio o comune?
La paura è figlia dell’ignoranza e si dissolve con la conoscenza.
I preti che, vivaddio hanno strutture pagate da noi in tutta Italia, promuovano la conoscenza tra quelli che abitano le parrocchie. Si interessino degli ultimi e li facciano conoscere a chi abita da prima dell’arrivo dei migranti nelle loro parrocchie.
Si facciano delle cene dell’amicizia in cui si offrano i piatti tipici di ognuno di noi. Ci vuole poco, cose semplici. Solo così i fantasmi della paura se ne andranno.


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