venerdì 11 luglio 2008

Mancuso e il campo unificato



Mancuso e il campo unificato
Carissimo prof. Mancuso,
ho continuato la lettura del suo libro e le pagine, 8,9,10,11,12,13 e 14 mi sono sembrate una bella sintesi di ciò che la fisica, ovvero per il mio e, prendo atto, anche suo convincimento, è la natura che in quanto creato è immagine di Dio, ovvero ci parla di Dio e accedendo alla realtà che non risulta percepibile dai nostri sensi, (lei non vede come me né elettroni né neutroni in movimento ma cose solide quando sa perfettamente che tutto è IL VUOTO QUASI ASSOLUTO e che tutto è energia. Energia = massa moltiplicato velocità della luce elevata al quadrato).
E se ciò che appare visibile è di fatto invisibile è possibile affermare che vi sia un mondo invisibile ai nostri sensi laddove c’è l’energia che è il tutto. Mi spiego meglio è nell’energia che c’è il materiale e lo spirituale, è tutto in questa unità che i FISICI TEORIZZANO COME CAMPO UNIFICATO DELLE FORZE.
Si è mai chiesto caro prof cosa spinga una pianta a riprodursi nonostante non possa sfuggire agli attacchi dei parassiti e dell’uomo?
Arrivano gli insetti e se la mangiano, arriva l’uomo e la sradica per nutrirsi o per costruirci qualcosa, ma la pianta continua a produrre semi, dai quali nasce un’altra pianta che produce ancora semi e li produce prendendo polline da altre piante. Perché? Cosa spinge a questo accanimento alla vita gli esseri viventi? Cosa rende assolutamente NATURALE la vita?
Se lo chieda caro il mio prof. Io me lo chiedo oramai da tempo avendo accesso all’osservazione di ciò che mi circonda e intravedendo in lande sconfinate solitari cipressi che continuano a vivere da decenni senza avere dubbi e senza manifestare alcun tipo di cedimento.
Lei lo chiama destino di vita. Certo che lo è! Ma sono curioso di vedere per quale ragione lei ritiene che un essere vivente abbia un destino di vita e non di morte.
Lei a pagina 9 sostiene che il suo tentativo è di condurre il discorso sulla “possibile continuazione della vita al di là della dimensione naturale”.
Poi come già detto si diffonde nella spiegazione di ciò che è secondo lei natura e inesorabilmente arriva a dire che la natura è ciò che studia la fisica. Ma se ciò è vero, (io come lei penso allo steso modo) allora la vita è tutto, la vita è il campo unificato e il campo unificato è senza spazio e senza tempo come la fisica quantistica ha iniziato a farci intravedere.
Albert Einstein ha esposto la «teoria del campo unificato» che, con una serie di equazioni fra loro collegate, espone le leggi fisiche governanti le due forze fondamentali dell'universo: gravitazione ed elettromagnetismo. I1 significato di questa teoria può essere apprezzato solo quando si pensi che virtualmente tutti i fenomeni della natura sono conseguenza di queste due forze primordiali.
Quindi tutto è conseguenza di gravitazione ed elettromagnetismo.
Quindi è in quel luogo che risiede tutto, e nel tutto c’è anche ciò che lei sostiene essere al di là della dimensione naturale, che non c’è, non c’è questo al di là poiché tutto è qui ora. Il Regno è qui, ora!
L’eterno presente.
Con la più viva cordialità
Antonio Bruno


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