giovedì 17 luglio 2008

il più bravo, il più intelligente, il più....



il più bravo, il più intelligente, il più....
Caro Gesù,
ho aperto a caso ed è venuto fuori Matteo 12, 22 – 32. Adesso medito e rifletto su questo sulle parole della cacciata dell’indemoniato, su quello che tu definisci il Regno diviso in se stesso, io mi sento unito, finalmente di nuovo unito e prendo decisioni che mi sembrano sagge. Come quella di non essere più omissivo di fronte alle ingiustizie a cui assito, io faccio ciò che ritengo giusto e raccolgo le conseguenze qualunque esse siano. Non posso più fare altrimenti, nessuna lusinga che proviene dal mondo ha il diritto di fermarmi e ì, se ci penso, mi ferma la lusinga dell’egoismo, del farmi i fatti miei per non avere grattacapi. Ma al posto di non averne ecco che le rogne aumentano a dismisura.
C’è qualcuno che ti propone un affare irresistibile e poi c’è sempre qualche cosa che tu non avresti mai fatto senza quella lusinga. Un po’ come quel Satana che pretende di essere adorato per poi darti tute le ricchezze del mondo.
Stamattina l’occhio puro che emana luce, che illumina ogni dove e la luce che non si nasconde ma che si mette in bella vista, stasera questo regno diviso in se stesso che lotta se stesso, questo servire due padroni che porta alla rinuncia alla fine, alla morte.
La lusinga della superbia, questa mia croce splendente che oggi vedo ancora più splendente. Con Anna, la superbia di dimostrami più intelligente di lei, anche con Franca anche con mio padre. Superbia e ancora superbia sempre più superbia.
Sia fatta la Tua volontà
antonio


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