sabato 26 luglio 2008

La osservo questa mia dolce nostalgia, questo essere trasportato dal vento inquieto dei ricordi verso la dolce passione



La osservo questa mia dolce nostalgia, questo essere trasportato dal vento inquieto dei ricordi verso la dolce passione, la deli
Caro Gesù,
inquieto, immotivatamente. Apro a caso e viene fuori Giovanni 1, 1. Sono cieco? Non capisco? Non vedo la luce? Sono inquieto e certi pensieri quelli del possesso, del voler essere al centro, ego al centro, egocentrico, egoista.
Improbabile che ne comprenda la ragione, è incomprensibile perché non c’è una ragione. Ma sento questa inquietudine che mi dilata e mi espande sino a giungere verso il mare, quel mare che mi piace tanto e che mi fa sognare.
Una favola dolce non è proponibile perché o la favola è tutto, oppure se si realizza solo a determinate condizioni e alla presenza di determinate persone è una mistificazione, un trucco, un imbroglio un’illusione.
La osservo questa mia dolce nostalgia, questo essere trasportato dal vento inquieto dei ricordi verso la dolce passione, la delicata flagranza il profumo inebriante che mi fece vibrare d’amore.
Sia fatta la Tua volontà
antonio


-->

Nessun commento: