martedì 2 giugno 2009

Donna come faccio ad amarti?


Donna come faccio ad amarti?
Appunti dalla lezione del Prof. Massimo Fagioli del 30 maggio 2009 redatti da Antonio Bruno

Vedere la dinamica di coscienza inconscia. La bella faccia di Diliberto con l’articolo dell’Elisabetta Amalfitana. Un anno e mezzo fa c’è stato un incontro che era l’epilogo di un dibattito piuttosto feroce, violento, acceso con la sinistra radicale. Diliberto dice che è d’accordo con fagioli. Coscienza e inconscio che c’entrano? L’inconscio disse il Prof. Pettini è più intelligente della coscienza. Se ci fosse un nesso tra 4 cose, cioè tra l’articolo, la lezione precedente, questa storia del 6 e del 7 e dell’8 e Galileo. Da mezzogiorno in poi c’erra mezz’ora e si è lasciato andare a parlare del film Vincere di un certo qual regista. Storia di un amore di una donna borghese emancipata, colta e ricca con un istituto di Bellezza con il mezzo pazzo anarchico ateo Mussolini. Metti uno studio di psichiatria e fai ricette e la lampada ad ultravioletti fare il mestiere dello psichiatra che rende, invece fare cinema che c’entra? Che c’entra con la psichiatria e la psicoterapia? La malattia mentale veniva curata dagli psichiatri che non facevano psicoterapia che invece la facevano gli psicanalisti. I colleghi psichiatri erano più malati dei ricoverati. C’era uno che cercava di muoversi in maniera diversa e lo chiamavano il colpo dell’orologio ovvero l’elettrochoc. Si davano i farmaci e veniva fuori una specie di tremore e per eliminarlo un altro farmaco. Alcatil e disipal e poi qualcuno disse che non gli dava i neurolettici ma gli dava quello che elimina le rigidità e tremori determinati dal Serenase. I farmaci agiscono sul pensiero? Dal 1925 si faceva neuropsichiatria, addirittura c’era la specializzazione in neurologia e non in psichiatria. Non c’era l’idea della psicoterapia che era un mondo a parte della psicanalisi che curava le persone sane. Con un araba – tunisina ha detto che nella psicanalisi non c’è l’idea di cura perché non c’è la malattia. Freud dice di prendersi cura e non di curare. Freud era profondamente convinto che la malattia mentale era neurologia, lesione organica. La cura il prendersi cura degli isterici che non venivano considerati veri e propri malati.
Ipnosi per curare dimostrando come funzionasse per far perdere la coscienza il metodo ipnotico. Ma di cura non se ne parla, di guarigione non se ne parla.
Opporsi alla struttura manicomiale per affrontare il malato direttamente. Questa realtà mentale sfasciata era convinto fosse malattia per cui dovette affrontare la malattia della mente e pensava che bisognasse andare nell’inconscio perché da li partiva la malattia mentale.
L’inconscio è normale e non esiste la malattia. L’inconscio è natura umana. La realizzazione dell’identità umana alla nascita comprende questo primo anno di vita in cui non è bestia non è uomo perché l’uomo di fa a 17 – 19 anni oppure al massimo a 3 anni quando si acquisisce il linguaggio. Il pensiero umano è soltanto nel linguaggio articolato. Un sordo muto oppure uno che aveva subito il taglio della lingua non era un essere umano? Ma che dite?
Quindi psicoterapia come autodidatta e in realtà sia nella teoria che nella prassi questi che sdi definivano psicanalisti erano di giorno in giorno un orrore perché non si capiva cosa si potesse essere per la definizione dell’inconscio. Quello che Freud disse l’aveva detto Schilling 100 anni prima e anche gli antichi Greci avevano scoperto l’inconscio non c’era l’inconscio inconoscibile ma c’era la sfinge che sfidava sempre tutti a scoprire chi è l’uomo. Solo Edipo disse che era l’uomo ma aveva ammazzato il padre perché lui era stato abbandonato con i piedi legati sul monte ida e siccome gli dissero che non era figlio di Polibo e cerca il padre vero lo uccide e poi c’era la peste e la risolve sposandosi la regina detta Giocasta e poi chiamano l’indovino ciueco che si chiama Tiresia che alla domanda di come si possa risolvere il male e gli rivela che ha ucciso il padre e ha sposato la madre. Edipo si acceca e poi se ne va in giro per poi accettare la cattiva sorte della vita umana che è la ricerca della propria identità che non riesce. Identità è essere figli di, se uno non trova quello non ha identità. Questa identità legata ad essere figlio di sta insieme alla definizione della realtà umana come razionalità ovvero il logos occidentale “Padre della famiglia”.
Poi arriva Freud che avrebbe scoperto la psicanalisi che dice le stesse cose che ha detto Sofocle nella tragedia umana Edipo. L’identità umana è l’identificazione con il padre e la donna non esiste.
Lui aveva un padre bravissimo medico quindi ha voluto diventare un bravissimo medico ma diventato bravo medico curando bene anche in chirurgia, poi passa alla pscichiatria. Ma come ha fatto a eliminare l’identificazione con il padre. Ma secondo tutti quando si toglie l’identificazione con il padre si arriva alla pazzia perché si va nell’inconscio e nella non ragione e nella non identificazione con il padre.
Ottima laurea in medicina e ottima specializzazione in neuropsichiatria non ha fatto più nulla di quello che prescriveva la cura del corpo con i farmaci e con la chirurgia. Quando ha incontrato queste cose in psichiatria ha abolito i farmaci e la chirurgia perché nella mente non funziona. La malattia mentale non è del pensiero, non è mancanza di serotonina eccetera. Chi ha trombosi o ictus o emorragia cerebrale la mente funziona bene lo stesso. Ma ci possono essere persone che hanno il corpo sano ma non si può parlare perché c’è dissociazione, schizopazzia e quindi la mete umana non funzionava con schizofasia e schizofrenia. La scissione che può essere isterica per la scissione di emotività, pensiero e comportamento.
Per fare psicopatologia si deve vedere la storia del pensiero umano. Il pensiero del mondo greco e conseguentemente di quello romano prendendo le linee di fondo essenziali. Prima di Esiodo c’era la storia degli Dei del 1.500 avanti Cristo. Prima c’era il linguaggio parlato e Iliade e Odissea erano canti, racconti. Ulisse perseguitato da Nettuno per 10 anni punito per aver bruciato i Templi.
Il grande passaggio del pensiero umano o della cultura per cui si raccontavano le cose mettendo delle figure, Vento (Eolo) e così via. I rapporti con la natura erano basati con il disegnare delle figure che non spiegavano nulla del mare ecc. Nel 685 con Talete si da un nome a queste figure, la terra non è più Gea ma è la terra. La comparsa della scrittura. Il linguaggio articolato non porta alla eliminazione delle figure. Minerva con la civetta non è la sapienza. Le lettere greche non sono di origine fenicia ma hanno origine come il cirillico. La trasformazione del Greco in latino non è trasformazione ma è passaggio netto. Perché la scrittura greca ha un fondamento uguale al latino ovvero a quelle fenice. Cosa sia successo è difficile saperlo ma è interessante perché il passaggio dal greco al latino è facile. Il latino ha preso dal greco gli stesi nomi, le stesse figure. Si fanno i disegni. Il latino ha aggiunto al pensiero greco nulla. Quando nel 500 a.c. c’erano i grandi nomi dei tragici e dei filosofi greci a Roma non c’era nulla. La fine del regno dei 7 re di Roma finisce nel 500 a.c. e non c’era letteratura né poesia. E allora questo passaggio dal greco al latino è la storia per cui c’è una svolta della filosofia greca dal pensare per figure inventate e con Talete danno un nome alle cose (Aria , Terra, Fuoco) rimane il soldo di fantasia (Turandot o ti tagliano la testa o vinci) la separazione non è per immagini. Il linguaggio romano non riesce a inventarsi una figura. Nella lingua romana non c’è un soldo di figura. Cioè diventa razionale. Nella lingua latina c’è un soldo di fantasia. Alcuni dicono che non c’è alcuna fantasia. Talete e con Anassimete e Anassimandro con il pensiero occidentale che stabilisce la sostanza della percezione. In latino c’è l’annullamento delle immagini e diventa particolarmente razionale. Poi questa volontà razionale si accompagna a una potenza militare che distrugge tutte le culture circostanti. Questa cultura latina e la lingua latina rispetto a Franchi, Longobardi, Ostrogoti rimane sovrana e viene portata avanti dalla religione cristiana e tuttora è stata ripristinata come identità sovrana della religione. Nel 1200 alleanza con Tommaso d’Aquino per cui la religione da Paolo che è definita una pazzia totale con l’identità di ciascuno eliminata si passa alla definizione per cui il cristianesimo dia una religione razionale, come se la chiesa volesse prendere quel movimento del pensiero come figura che c’era prima del logos occidentale (Pater Familias) con quella dell’identità cristiana rimasta come quella romana. La romanità rimane nella religione cristiana.
Grande letteratura dagli Unni, vandali e barbari ecc. non ce n’è! Come se non avessero il tempo di scrivere.
Rimane solo la cultura cristiana prima con la Patristica e poi diviene scolastica quando c’è l’orientamento mistico di Francesco d’Assisi e da Tommaso d’Aquino quello della ragione. Poi San Domenico. I francescano sarebbero il ramo mistico anche se copiato dai catari.
Nel 1200 appare la corrente dei catari che avevano invaso la Francia meridionale. Erano dedizione totale alla causa, al cristianesimo e al Dio. Come San Francesco. I Catari furono tutti ammazzati, mentre Francesco nel 1220 venne benedetto da Innocenzo III e l’ordine fu riconosciuto tanto che Giotto fu a rappresentare ad immagini ciò che reggeva la chiesa era Francesco d’Assisi. Era come un riprendere Paolo.
Giuliani l’apostata nel 300 tentò di ripristinare le figure.
Il pensiero del 1200 con Giacomo da Lentini sotto Federico II figlio di Costanza di Altavilla (Normanna) e Corrado VI (Tedesco) poi il figlio Manfredi lo ammazza. Questi movimenti storici si legano alle forme del linguaggio e in queste forme del linguaggio la ricerca è di vedere come prima ci sono le figure e poi cosa può essere successo? Un nuotare in mare chiacchierando, come se le figure, ci sìfisse stato l’inizio del linguaggio mediante disegno di figure (antromorfismo dei greci) figure come ricordo cosciente come se queste figure fossero mascherate o truccate, un po’ cambiate con gli artisti. Questo potrebbe essere l’inizio di linguaggio, come le pitture rupestri, di cui non sappiamo nulla anche se Ugo Tognetti tenta di raccontare quello che ha visto le caverne. C’è il disegno magnifico con le due varianti con la riproduzione della percezione ovvero il ritratto di quello che era percepito fuori dalla caverna. Quando si tratta di figure umane dalla Puglia all,a Turchia alla Spagna sono tutte deformate come se ci fossero 10.000 – 20.000 anni fa fossero tutti dei Picasso che rappresentano in maniera completamente deformata.
Nel 500 c’è il passaggio al pensiero concettuale con l’espressione della linea che nelle pitture rupestri non c’è mai. Se riescono a fare una deformazione per cui in Turchia si fanno figurette umane deformate, le donne come fossero bambine. E’ interpretazione? C’è una deformazione di che? Della gravidanza, il ventre viene cambiato e messo dietro, quindi è una deformazione di fantasia. Possiamo ipotizzare che in questo modo di scolpire e dipingere ci sia la fantasia e poi 1000 anni dopo è diventata favola è diventato figure.
Che cosa è successo da 10.000 anni fa a 6.000 anni fa quando appare la scrittura non si sa. C’è un movimento del pensiero. Come se ci fosse il passaggio dalla figura all’immagine propriamente detto, distinzione del ricordo cosciente (dove hai messo la macchina) ossessivamente preciso e esatto, figura esatta percepita e riprodotta. Per le immagini c’è da pensare qualche altra cosa. E’ nostalgia del passato? C’è stato uno scontro e adesso Diliberto da ragione perché Riotta, Toni Negri falsifica la realtà annullando il pensiero ma che abbiano voluto annullare, l’hanno scansato come se fosse la peste, hanno voluto annullare essendo francesi quelli dell’illuminismo e della creazione della realtà umana come ragione perché ciò che non è ragione è magia, superstizione. Che hanno voluto annullare a Cannes uno straccio di fantasia? Un modo di fare immagini che non era ricordo cosciente? Un linguaggio per cui c’è dal concetto all’immagine che non è il disegno ma è un immagine che parla, immagini che parlano.
La storia non può essere ricordata ma bisogna trasformare il linguaggio articolato in immagine. Mussolini e quella donna. Queste erano immagini di fantasia. La giuria di Cannes ha voluto cancellare. L’anatema onnipotente del matto. Ovvero io ti annullo. Che ha fatto la giuria di Cannes? Perché non c’è ricordo cosciente non sono riproduzione di figure percepite ma sono immagini che parlano. Ulisse aveva fatto la stessa cosa. Ogigia l’isola con Calipso eterna che non invecchiava mai se ne va e dice che vuole Penelope.
La ratifica che lk’identità m,aschile era quella razionale quella del Pater familias. Giasone aveva fatto la stessa cosa con Medea da cui ha due figli ma dopo il vello la abbandona. Anche Enea dopo la storia con Didone (fenicia) vedova di Sicheo la abbandona e quella impazzisce. E poi anche Mussolini. Il tema è vecchio e risale ad Ulisse. Per realizzare l’identità maschile bisogna abbandonare le passioni amorose, bisogna abbandonare il rapporto con la donna.
Guai pensare! La donna è per cucinare. L’identità maschile è vero che si realizza con la distruzione dell’identità femminile? E’ vero?
Bellocchio ci ha riproposto “o la donna è madre e cuoca, oppure se avete amore entusiasmo e desiderio per una donna la vostra sorte è il manicomio”.
Se fosse una favola avrebbe riproposto il logos occidentale donne e bambini non esistono non devono esistere. Oppure la critica cinematografica le immagini parlano di altro.
Fallimento dell’identità che sta nel fallimento del rapporto uomo donna. E se queste immagini non fossero favole? Questo linguaggio delle immagini in movimento ci racconta la tragedia attuale, Non deve essere così ovvero la denuncia. Serve a denunciare la cosa. Anna Karenina, Madame Bovari che hanno raccontato che non bisogna tradire il marito. L’uomo che vuole realizzare la sua identità può fare un avventuretta ma poi non c’è altra soluzione.
Gianluigi Rondi ha tentato di fare un discorso sulle immagini che parlano, le immagini sono lingua. Parlando anche volentieri di Nanni Moretti che fotografa le cose che non crea nulla, fotografa le cose.
Questa realtà di Ulisse che abbandona Calipso è una storia vecchia, c’è in continuazione e si racconta che la realtà è questa. La realtà uomo donna è questa. L’uomo per realizzare la sua identità deve chiudere la donna in casa e qualche avventura con le ancelle. Che qui ci sia qualcosa di diverso?
La signorina F. un film in cui la storia è raccontata in maniera rovesciata Ulisse è la signorina F. che fa l’amore con un barbuto ma poi sposa il dirigente d’azienda e fare carriera per andare in taxi a casa.
Sono immagini o sono favole? Anche una donna si può permettere un’evasione una volta tanto ma poi la identità è la carriera, la famiglia.
L’immagine del Taxi è quello che si paga a ore e quello va a finire a fare analisi. Descrivendo la tragedia di questo mostruoso rapporto uomo – donna per cui anche se lui è un tipaccio che all’inizio era un simpaticissimo anarchico.
Diliberto dice che nella seconda metà dell’800 fu la destra a prendere in mano la laicità per opporsi.
Lei si prende un travolgimento passionale per il rivoluzionario in maniera del tutto irrazionale , ma poi lui diventa fascista e tutto si rompe. Ipotesi non è lui che rompe tutto e lei lo abbandona. Lui è diventato fascista non tanto perché lui non reggeva il desiderio della donna. E se ci fosse di più? E’ impazzito, si è deteriorato, è diventato un pallone gonfiato violento perché non ha retto l’identità o meglio la possibilità di un identità di donna diversa da quella precedente.
Un’identità di donna diversa non solo da quella dell’800, ma diversa da quella Greca, diversa da quella dell’uomo razionale, quella di 5000 anni, l’unica che si conosce. Perché per un identità femminile diversa si dovrebbe andare in Oriente per vedere se c’è qualcosa di diverso. Ma non mi risulta che ci sia uno sviluppo di un identità femminile diversa da quello della famosa scissione Matrona moglie e madre da una parte, ancella e puttana dall’altra. Questo è il destino della donna o completamente frigide senza identità e allora fanno le moglie e le madri oppure fanno le puttane e le ancelle.
Nel film di Bellocchio c’è una scena in cui tra i comizi di Mussolini si intravede un comizio di Lenin. Il 2 luglio 2008 si parlo dei primi anni della rivoluzione russa che doveva comprendere la libertà delle donne e l’abolizione della donna casalinga ma nel 1923 Lenin chiude e rimanda le donne a casa a fare figli con la scusa della crisi economica. Lenin non reggeva una identità diversa di donna rispetto all’identità di donna greca.
Il discorsetto dello psichiatra di Venezia se ti opponi a quello che è l’Italia Fascista farà si che dicano che sarai matta e il medico dice che lo sa che non è matta. Quindi quel medico dice che deve mettersi una maschera e andare in chiesa.
Lei doveva stare calma e non dire del matrimonio e non l’ha saputo fare, è inutile fare il Kamikaze fai la rivolta finisci male e non combini niente.
Quel medico ha la barbetta. 50 anni fa non c’era il fascismo politico ma c’era un regime democristiano e un partito comunista anche se all’opposizione potente perché si vantava di avere teoria, nonostante Kruschof che aveva detto che Stalin era violento anche se sembra che lui fosse più dittatore di Stalin stesso.
Poi negli anni 60 è arrivata la rivolta apparentemente alla borghesia ma che era una rivolta al Comunismo che sfociò ne 68.
Questa storia dura tutt’ora. Da una parte Diliberto e dall’altra Ferrero che sono comunisti per fare un socialismo nuovo e hanno come matrice culturale il 68.
La fantasia che non c’è di un identità di donna diversa da quella che da 5000 o 7000 anni esiste. In questa scena che ha sconvolto tanto l’Anselma in quell’immagine che negli anni 50 si è aperta la possibilità di una nuova psichiatria che non è basata sulla malattia organica. Basata su una considerazione scientifica che va fatta la distinzione tra curabili e incurabili. La base deve essere medica.
Non si può proporre la psicanalisi all’anziano o ai cerebropatico ma devono essere fatte cure amorevoli. La malattia mentale invece deve essere fatta la diagnosi e fatta la cura. Curabilità dopo la diagnosi precisa. In questi ultimi 50 anni è successo che una certa tendenza ha abolito qualsiasi idea di psichiatria.
La malattia mentale non esiste sono dei disagi, delle incazzature. Viene ricoverata in manicomio per ragioni politiche. Questa psichiatria era quella della Russia Comunista. Quindi insieme Comunismo e Fascismo. Ma iol fascismo in Spagna, in Grecia, diffuso in Francia e in caso è divenuto Nazismo e Hitler si vantava di essere allievo di Mussolini. Che mi sta dicendo? Che c’è qualche nucleo sotto di malattia mentale? C’è un pensiero alterato magari nascosto non detto ufficialmente?
Il comunismo prende Spinoza. Giordano Bruno il socialismo era legato è toni Negri che mette Spinoza nel materialismo.
Com’è che nel Comunismo c’è il germe del fascismo. E’ perché Riotta e Negri sostengono che Spinoza è il padre del Comunismo.

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