sabato 13 giugno 2009

Perché si uccide senza una ragione?







Perché si uccide senza una ragione?
Appunti dalla lezione del Prof. Massimo Fagioli redatti da Antonio Bruno


E’ tutto in ordine, tutto a posto, tutto ossessivamente perfetto, ma nella mente non è a posto niente, cose messe qua e la, le connessioni inter neuroniche, dendritiche, sono non chiare. Bisogna fare un bel lavoro di trasformazione, abbiamo accennato a questa teoria nuova, totalmente assolutamente nuova o nuovina riassunta come teoria della nascita.
Una certa dinamica del tutto invisibile, non direttamente percepibile, quindi pensabile soltanto con un certo metodo che forse sta, si può utilizzare questa vecchia cosa, Socrate, tutti gli uomini sono mortali anche senza, una cosa che non si vede, come si poteva percepire con i 5 sensi? Si deducev, siccome tutti gli uomini sono mortali, anche Socrate è mortale? E se non lo fosse? Ma nessuno ha fatto questa obiezione. Qual è il tipo di pensiero che ha portato a questa teoria della nascita. E’ venuta prima la definizione della pulsione poi l’immagine degli occhiali che è figura, il metodo della scienza è quello di vedere una cosa e poi hanno pensato e affermato delle cose in funzione di quello che hanno visto. Hanno visto il bacillo della peste e poi hanno detto che è il bacillo della peste.
C’era un assetto interno, inconscio in un certo modo. Il 4 aprile me ne sono tornato bel bello dopo il lavoro usato a casa, era ancora freschetto, mi sono accinto a fare la carne e poi vediamo se c’è da leggere un pezzetto di giornale.
Passeggiando e vagando godendomi la solitudine ecco che arriva una telefonata, ho pensato che fosse la Grecoraci che vuole venire da me, o la Yespica ma invece era la voce bel conosciuta e quindi una tristezza, sono entrato in smarrimento perché questa voce nota da qualche decennio, dice accendi la TV a porta a porta stanno parlando della pulsione di annullamento, stanno parlando dell’anaffettività. Ho visto il direttore di tutti i dipartimenti toscani, Dott. Cassano un po’ nervoso, il caro Bruno che conosco bene, la solita Matone, e Bruno Vespa che stava parlando per l’ennesima volta della Signora Franzoni, fatto si è che stavano discutendo ma la cosa era passata e da li è partito. Ma siccome sono abbastanza sano ho dormito lo stesso, ma la mattina dopo vedevo sul muro che i quadri si erano trasformati in punti interrogativi, la domanda era: “Bruno Vespa alla trasmissione Porta a Porta popolarissima parla di pulsione di annullamento e anaffettività” ma come può essere? Perché e per come, che cosa è successo? E’ stato comprato, che il Dott. Francesco Raggio l’ha corrotto per farlo parlare di lui. Ma dev’essere successo qualcosa che un giornalista mooto noto e conosciuto, sa quello che fa e sa chi è Giovan Battista Cassano, e aveva sbattuto in faccia a questo la pulsione di annullamento. La cosa si è ripetuta sia a RAI 1 sia alla Radio in una intervista in cui il caro collega aveva fatto il suo nome.
C’era stato il problema del Burkina Faso, per cui sul giornale fagiolini, fagiolini che sono i vegetali del Burkina Faso. Ma poi su Repubblica un certo Adriano Sofri che era conosciuto ha fatto un articolo in prima pagina sui fagiolini oppure sa benissimo quello che fa, parlando dei fagiolini del Burkina Faso parla dell’analisi collettiva.
Quindi tutte queste domande del perché e del per come. E che cos’è questa cosa detta parzialissimamente pulsione di annullamento. Vespa è un giornalista senz’altro abile, sa quello che fa, e ha detto che una frase del genere può essere il polline che poi si estende e si diffonde.
L’inquisizione perseguitava di più gli eretici che non le streghe perché c’era il terrore che uin idea che non fosse scritta nel Vangelo e nella Bibbia si potesse diffondere. Poi iol 2 con la dott.ssa Ilaria Bonaccorsi che studiando queste cose venivano considerati infetti perché potevano diffondere con idee personali la cosa si sarebbe diffusa e poi non si sarebbe potuta cancellare. La setssa cosda con galoileo che ha dovuto portare tutto in olanda.
E se una frase del genere si diffondesse? E se le persone cominciassero a dire pulsione di annullamento, interessante! Perché l’ha detto in una trasmissione popolarissima. Pulsione di annullamento scritta a gennaio del 1971, ma poi nella storia si è manifestato tutto un fenomeno da destra a sinistra per cui bisognava distruggere la sua immagine e la sua identità. Per cui nonostante un bravo scolaro e un bravo dottore con formazione ortodossa al 100% era un truffatore un guru, un imbroglione un Cagliostro. Distruggendo la sua identità, la sua immagine la teoria non esisteva.
Ci fu un discorso di distruggere non la teoria ma chi l’aveva tirata fuori.
La cosa si è estesa a stampa e a filosofi per cui non bisognava nemmeno accennare. Se c’era il suo nome veniva cancellato tutto.
Persone vissute all’estero affermando di non aver mai sentito il suo nome e poi non è una persona accettabile perché fa l’analisi collettiva, interpreta i sogni, però non l’aveva mai conosciuto.
Cosa è successo? Se ne esce anche con l’anaffettività. Di anaffettività nella storia del pensiero umano non se ne parla. Ha chiesto a francesi, inglesi e tedeschi ed è venuto fuori che non esiste questa parola esiste solo in italiano. Questo “an” privativo che non è come quando si mette in, anaffettività significa privativo in assoluto assenza di affettività. Mentre la parola più in uso è indifferenza. Bruno Vespa nomina l’anaffettività di fronte al caso COGNE Franzoni. Se questa storia è una malattia di mente oppure no, va condannata perché è sana di mente oppure va ricoverata perché malata. Ha messo in relazione la lucidità, il rapporto con le cose con l’anafettività. Che vuol dire la parziale capacità di intendere e di volere.
Un dibattito interessante si svolse sulla capacità di intendere e di volere a proposito di Erika che aveva dato 44 coltellate alla madre, 95 coltellate sono troppe per uno che voleva uccidere. Però è stata condannata a 20 perché aveva capacità di intendere e di volere. Se riconosce gli oggetti e ha un rapporto con le cose allora non può essere incapace di intendere e di volere. Come mai Vespa chiede questa cosa a Cassano?
E’ noto in ipotesi che questa storia nei termini di denigrazione e di insulti è nota da tanto tempo, Vespa conosce la storia ma forse conosceva la storia come fenomeno di Analisi Collettiva si interessò a quel Convegno, gli domandava di Erika e questo non rispose e non disse. A RAI Sat una fila di domande toste su cos’è la pazzia, cos’è l’identità, cos’è l’amore, c’è l’annichilimento, cos’è la libertà. Gli hanno detto che sullo schermo di fondo è comparsa la fila enorme che c’era il 2 in occasione di quel Convegno presente nella memoria dopo 5 anni. Vespa si occupò anche della teoria? Risposte non ce ne stanno. Tutta la settimana ci sono state delle domande ed è stata sollecitata l’analisi collettiva. Interessava la teoria pulsione di annullamento e non l’analisi collettiva. Perché ha scelto l’agenzia in cui c’era la teoria nuova o assolutamente nuova.
Fa un immagine inconscio di questa insistenza, questa visualizzazione e li cosa si può vedere? Negli ultimi tempi la signora Franzoni, e nei giornali mentre ancora 5 anni fa i delitti efferati inspiegabili si leggono tutti i giorni, per cui questo è un fenomeno che bisogna affrontare in modo diverso, giornalisticamente per deontologia giornalistica qui c’è stato un fenomeno per cui la pazzia è stata affrontata in maniera diversa dal solito e dalla storia.
Vespa sa che Cassano è il leader della psicologia organicista, ovvero ettroscok, farmaci eccetera. C’è un’altra teoria per affrontare cos’è la pazzia. C’è una teoria più complessa che dura da 50 anni, le cui radici sono anche prima e le radici teoriche stanno nell’800 con la corrente filosofica che sta insieme all’esistenzialismo questa matrice anche se non direttamente citata è sfociata specialmente in Italia anche se la matrice è americana, è sfociata in un annullamento di tutta quella grossolana storia della psichiatria che tocca io nomi di Pinel, Eschirol ecc. che hanno tentato di fare una certa nosografia in cui viene cancellato il termine malattia nel DSM americano. Se lo psichiatra parlava di malattia veniva emarginato perché si tratta soltanto di disturbi, di crisi. Il DSM alla 5° edizione il termine malattia mentale è completamente scomparso. Questo è un problema che viene dagli Stati Uniti con fondamenti illuministici ma con u a strana cosa liberale che si lega per un verso ad una religiosità molto maggiore di quella cattolica come quella che poteva essere in Spagna o Italia di origine protestante, in particolare i puritani. Questa impostazione di abolire il termine malattia mentale e togliere dalla psichiatria e dalla medicina. Senza malattia non c’è cura e quindi non c’è guarigione. Negli USA quella che conta è quello che si chiama comportamentismo, non conta la realtà interiore di una persona conta il comportamento. Quindi tutti i comportamenti malati vanno a finire ai giudici e la malattia non c’entra. Se viene fuori un pluriomicida in america che uno ammazza in una scuola 7 – 8 persone. In america uno che ha fatto questo se definito malato di mente sta 4 anni e dopo due esce. Mentre se è normale allora viene condannato al carcere a vita o a morte. Questa impostazione che parte nel 1952 poi ha preso piede in Italia collegandosi con la filosofia dell’Esistenzialismo il cui cardine è quel testo intitolato la malattia mortale che ha le basi per cui essere sostenuta per cui essere per La MORTE è la natura umana.
E’ accaduto nell’8010che certo Nice tentò di ribellarsi alla religione cattolica, a questa identità a partenza grca per cui la realtà umana era la ragione che era quella degli uomini adulti dopo la pubertà. Lo fece prendendo queste immagini di origine greca per cui c’era l’apollineo e il dionisiaco, che appunto riguardava il conflitto su ragione e non ragione. Un filosofo ha fatto una conferenza in una chiesa e ha parlato dell’amore e ha preso il simposio di Platone ha impostato il discorso in questo senso da una parte c’è la ragione e dall’altra parte c’è l’amore che è follia. Usa questa parola follia dicendo che questa manifestazione che è manifestazione non cosciente che non distingue il genio dalla pazzia che è la distruzione altrui e propria.
E questo è quello che è accaduto in Italia per cui con il 1968, in questo ambito viene fuori la liberazioni dei malati di mente eprchè la malattia mentale nonj esiste, il disagio mentale è soltanto per l’oppressione della società adulta contro i deboli e gli emarginati. Per colpa di democristiani e comunisti un certo socialista Maruiotti fa la Legge 180 e la stampa tirò su questo santo, questo nuovo Gesù, per cui l’eroe fu questo Basaglia che era contrario alla legge e la chiamano legge Basaglia. Ma c’è una cosa grave. Ha visto un intervista che Maurizio Costanzo fece a Basaglia che raccontò che aveva fatto la carriera Università aveva studiato tutte le malattie e quando ha diretto il manicomio di Gorizia si è accorto che non esisteva nulla delle malattie che gli avevano insegnato. Dire che la nosografia aveva sintetizzato in questi 4 quadri le malattie mentali aveva trovato l’alterazione del linguaggio articolato, di classificare c’è da ribellarsi perché non si distingue la cerebropatia dalla malattia mentale. Ma dire non esiste niente, che la cerebropatia non è malattia mentale, un gongolino con difetto genetico, uno nato male oligofrenico perché ha un difetto non sono malattia mentale, ma dire che la malattia mentale non esiste. I cerebropatici non possono essere curati, ma dire che c’è solo un disagio per l’oppressione della società costituita è inaccettabile. Ma ha dominato per 50 anni, rischiavano di essere bocciati se parlavano di schizofrenia. Un po’ ciclico, siamo un po’ tutti la parola malattia. L’ideale che la malattia mentale non esiste e si tratta solo di oppressi ed è lo stesso problema delle donne, dei negri e degli indiani d’America. Metter sullo stesso piano dei malati mentali. Il Prof. Diana ha colto una cosa molto intelligente che quello che era l’impostazione marxista del problema capitale lavoro, problema che quello che era è quello di affermare che il capitale diventa sempre più potente per lo sfruttamento della forza lavoro degli operai. Succede in Africa dove condanno nulla alla forza lavoro. Era senza contenuto perché era soltanto una questione di oppressione della libertà.
Una volta fatto l’illuminismo per cui si è ottenuta la libertà rispetto alla struttura medievale e qualche cosa significa e soprattutto lo sviluppo della ragione, si lega lo sviluppo umano a quello della Scienza e della tecnica che serve poi a stare meglio. Quello che non va accettato che in questa impostazione non conta la realtà umana. Mentre conta la liberalità collegata alla democrazia, libertà di espressione, riunione e del privato. Ma è successo che è stato preso nel 1900 dopo la pri a guerra mondiale il principio del piacere che quello che contava con la libertà era quello di ottenere il piacere. D’Annunzio e tutti questi esistenzialismi che prendevano la libertà ed era il principio del piacere.
L’impostazione marxista leninista non era collegata al principio di piacere ma al principio dell’identità, per cui quello che contava era togliere al Capitale di distruggere l’identità anche se questi era collegato all’oppressione fisica la lavoro minorile. Quello che contava era la realizzazione dell’identità e non il principio di piacere. Può fare male alla mente se non c’è l’identità. Scoprire l’identità. E’ un identità diventare medici, commercialisti? L’identità culturale, diventare molto sapienti. I primi della classe sono malati di mente, c’è un’altissima percentuale tra quelli che stanno nel primo banco e i malati di mente.
I primi della classe poi nella vita non hanno fatto più niente.
Quelle identità sono vere o sono false? Qual è la prima identità umana? Capitavano in ospedale non per malattie fisiche, appendicite, ernie, ma per grosse depressioni persone che a 40 – 50 avevano avuto un gran successo, un manager e poi gli arrivava una di quelle depressioni che lo distruggevano, hai fatto una vita per a fare i soldi e adesso li dai ai medici.
Bisogna trovare quella realtà che scoppia quando è finita la carriera, quella realtà razionale ma anche irrazionale perché succedevano ai manager e agli artisti dopo veniva fuori la bestia di depressione, schizofrenia.
Voleva fare psichiatria nonostante quella fosse quella dell’elettroshoc, poi i farmaci dal 1953, prima c’era solo qualche sonnifero e la cura di Sachel che si trattava di portare una persona alla morte e poi salvarla.
Bisogna rispondere a quelle domande che ci siamo fatte all’inizio, quella dell’ipnosi che ha tirato fuori qualche cosa che non era organicista, ma l’immagine storica maggiore era Freud CHE AVEVA COSTITUITO LA TECNICA DEL LETTINO CHE ANCHE SE ADESSO è SVANITA NEL NULLA 50 anni fa era la regina.
Leggendo venivano fuori certi discorsi che nel rapporto elementare con la realtà non stavano né in cielo né in terra. Pulsioni e loro destini, nessuno aveva parlato di pulsioni, nei termini comuni c’è solo la parola istinto anche se c’è la parla però di fatto la parola vagava come una zanzara ma non si era mai posata su un oggetto.
La fame una pulsione? Ma no! La sete? Ma no è tutto istinto. Ma istinto è un comportamento predeterminato secondo un codice genetico. Non ha scelta. L’uomo ha una caratteristica per cui anche i religiosi non possono negare quello che chiamano libero arbitrio per cui di questi comportamenti predeterminati e allora che c’entra la pulsione. E leggendo ha scoperto che Freud non aveva la capacità di pensare, racconta tutta una serie di storie, sapeva l’esistenza dell’odio ma non riusciva a farci sopra una storia, per cui la castrazione per lui era la perdita del pene. Non riusciva a elaborare un minimo di teoria. Le vede le cose ma non capisce. Da una parte c’erano i Cassano, Gozzano per il quale la Psichiatria non esisteva. Non si parlava di psichiatria ma di neurologia e dall’altra parte c’era la storia della psicanalisi. Questo signore era un grave malato di mente era un delirio costante si faceva accompagnare dalla cognata, non faceva l’amore perché, sempre con la cognata ma solo cognata, ma se questo è così malato come faceva a pensare? Metteva la realtà umana con il pensiero, dice che Heidegger può essere schizofrenici ma il pensiero. Ma il pensiero è sempre di uno schizofrenico. L’ospedale era luogo di cura che invece era trasformato in lager. A Padova c’era un ospedale che funzionava e i malati erano curati.
Questi abolivano al psichiatria. Lui si ribellava alla psichiatria organicista e dall’altra parte c’era la psicanalisi. Ma i malati di mente devono essere curati, né è stato ammaliato dalla società massonica degli psicanalisti, bisognava fare uno studio, abolita la malattia mentale era un modo di fare, una cura non c’è. La psicanalisi non cura, era nata come cura dell’isteria come foglia dell’ipnosi e a quei tempi l’isteria non era considerata malattia perché non c’era nessuna lesione organica. Bastava ipnotizzarli e la malattia finisce. Quindi la psicanalisi è nata non per fare una cura medica per curare una malattia è una cosa cos’ che uno fa per conoscersi meglio. Ed è cosi che si sono trovati alleati alla cosa del 68 che la malattia mentale non esiste.
L’interesse è venuto perché c’è la dissuasione della malattia mentale e nonostante gli esistenzialisti tutti sanno che la malattia mentale esiste. Quella di Erba ha ammazzato i vicini perché facevano rumore e ilo bambino perché piangeva e questo è malattia mentale. A occuparsi del disagio psichico sono i filosofi. E’ uscita una ricerca su quell’immediato grande nemico che si chiama Bisvangher che basava e le sue teorie di un certo Heidegger e poi parla, parla con altri è venuto fuori che era palesemente nazista, Non era solo una prassi politica quella di iscriversi al Partito nazista ma era il pensiero che era nazista che affondava su quello che non era coscienza per andare a finire alla filosofia dell’essere e veniva fuori che l’essere era per la morte degli altri, o meglio manco per la morte degli altri perché potrebbe essere per qualsiasi ma potrebbe essere una identità mafiosa, estremamente conservatori, ma utilizziamo una parola di Scalari, di appartenenza, no, non era nemmeno uccidere per un discorso di identità sociale era proprio l’essere per la sopraffazione perché è fascismo ma per l’eliminaZIONE, PER LA SPARIZIONE DEGLI ALTRI, DìREMDERE NON ESTENTE E NON ESISTITO. Questo sta nelle parole anche se illustri filosofi come Volpi che il pensiero di Heidegger è altissimo, e lo dice in questi free press, c’è l’intervita e il giudizio.
Questa ricerca è stata fatta nel lavoro privato come seduta di psicoterapia. Nella seduta di psicoterapia c’è cura ma a lezione si sviluppa la conoscenza e nella psicoterapia c’è la domanda qual è , qual’è stato il vostro rapporto con questa scoperta visto che Vespa ha portato alla luce una ricerca nuova sia rispetto all’organicismo (destra) che all’esistenzialismo (sinistra), l’ha detto a Cassano che ancora usa l’eletroschoc? Che abbia proposto una sfida politica? Chi si oppone alla psichiatria con la scoperta della pulsione di annullamento. E come è arrivato?
Propone quest’altra cosa, perché visto che le malattie mentali palesi che distruggono sono quotidiane e pluri quotidiane, che si sia diffusa l’angoscia e abbia avuto l’intuizione che questa rivoluzione psichiatrica non è più valida? Che il problema del disturbo mentale in Europa è l’11 – 12 % ijn Italia è il 60%, detto dall’organizzazione mondiale della sanità. La malattia più diffusa sarà la malattia mentale, e l’Italia è l’unico paese in cui c’è stata l’abolizione degli ospedali psichiatrici, Patrignani dice che le case farmaceutiche con gli psicofarmaci fanno miliardi di Euro, che si sia sentito un bisogno sociale di qualche altra cosa che possa affrontare il problema della malattia mentale.
Il nazismo della società di psicanalisi era per persone che avevano un reddito superiore per permettersi una spesa di 1.600 Euro al mese solo per la psicanalisi. Impiegati e insegnanti no, la cura era solo per i ricchi.
Con l’analisi collettiva è crollato dall’inizio, e non esiste più.
Che sta succedendo? Questa famigerata pulsione di annullamento. Bisogna rendersi conto da dove siete venuti a fare psicoterapia, bisogna fare la ricerca sui movimenti culturali e scientifici, come mai nel giro di pochi mesi è scoppiata questa teoria a partire dalla pulsione di annullamento, se l’odio si può manifestare, la pulsione che non è stata mai vista perché Freud aveva detto una cosa cretina scambiando una disidratazione con la pulsione. Ma c’è poi la fantasia di sparizione scritta sei anni dopo che le aveva capite. Lo capiva da quello che gli dicevano i pazienti nell’analisi individuale e la ricerca era basata sulla prassi perché non si poteva basare sui testi e su filosofia e psichiatria, ma come hai fatto? Nel contesto storico, cosa si è mosso negli ultimi anni. Una per questo dilagare di episodi di malattia mentale della distruzione senza motivo. Ci si reso conto che questa storia del basaglismo, esistenzialismo per cui siamo tutti bestie assassine non valga più e quindi è nata la malattia mentale. Severino, Galimberti e altri parlano di Platone di Heidegger e quindi non parlano di nulla di nuovo.
Nell’organicismo dicono come Ippocrate serotonina e altri. E se quello che accade è per il crollo del comunismo? Se dovessimo pensare che il comunismo era una speranza di realizzazione di identità e quindi è crollato anche quello per cui per non cadere nella disperazione si dice che questa ricerca sia una speranza. Nel luglio del 2005 il giornalista Ceccarelli lo definì speranza geniale della psicanalisi, però poi ha scosso le fondamenta teoriche della psicanalisi e del marxismo.
Questi giornalisti certe cose le intuiscono. E se Vespa che si chiede se la Signora Franzoni è malata o non malata, questa faccenda dell’intendere e di volere collegata alla distruzione della realtà umana e non della sparizione e pure che è passato il dibattito su Heidegger.
Hitler mandava la rivoltella a Rommel e che questi filosofi abbiano dell’orrendo, quello ha parlato di pulsione di annullamento che è una questione senza coscienza e non né una questione di decisione e intenzionalità per cui non si scopre non si sa. Come è venuta fuori questa teoria che vedremo nella prossima volta.
Le tre streghe delle tre tendenze e bisognerà studiarsi un po’ di filosofia. Bisogna iniziare dal 1784 con Kant quanto con il 1818 pubblicato nel 1819 con Schopenhauer, perché Kant si mantiene sempre a livello cosciente quello che si è mosso è Schopenhauer con la parola VOLONTA’.

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