giovedì 11 giugno 2009

Verso Finibus terrae passando da Surbo











Verso Finibus terrae passando da Surbo


Oggi 11 giugno 2009 Scritture di Pace si è tenuta a Surbo. Lascio alle parole del carissimo amico Valerio Terragno la descrizione pubblicata a Lecce il 12 gennaio 2008 in cui è possibile repirare il clima che di questo bel luogo.
Il prossimo appuntamento di Scritture di Pace sarà il 25 giugno 2009 alle ore 19 e 30 al Castello di Acaya.

Verso Finibus terrae passando da Surbo
di Valerio Terragno
Aspettando nel Salento l’arrivo del Sommo Pontefice Benedetto XVI, il quale si recherà in visita prima a Brindisi e poi a Santa Maria di Leuca, è utile ripercorrere insieme i pellegrinaggi della gente salentina legati nel corso dei secoli alla profonda devozione mariana, da sempre presente sul territorio. La strada della fede partiva dal santuario di san Michele al Gargano per arrivare a Leuca, un percorso costellato di chiesette erette dalla popolazione locale nel corso dei secoli, per poter sostare e raccogliersi nella preghiera. Una delle più belle e più antiche costruzioni dedicate alla Santa Madre, è la chiesa di santa Maria d’Aurio, recentemente riportata all’antico splendore dopo lunghi restauri, e riaperta al culto nel 1990.
Il tempio è stato eretto nel XII secolo nell’antico casale d’Aurio presso Surbo e costituisce uno stupendo esempio di romanico pugliese; riguardo la fondazione si tramanda un’antica leggenda. Si narra che un contadino abbia rinvenuto in quel luogo la statua di una Madonna nera col Bambino
in braccio e priva degli arti superiori. L’uomo così prese la statua con sé e la portò nella chiesa parrocchiale di Surbo dove fu accolto da una folla di gente festante; l’indomani però la statua scomparve dalla chiesa e dopo tante ricerche fu ritrovata nel luogo stesso della scoperta.
In questa contrada, fu costruita così questa chiesa, presso la quale i leccesi fino a qualche anno fa usavano fare una scampagnata il martedì dopo Pasqua, festeggiando la Madonna d’Aurio ed è proprio da questa vecchia usanza che deriva il nome di Riu dei leccesi.
Santa Maria d’Aurio si presenta a tre navate, scandite da quattro colonne monolitiche, munite di bei capitelli medievali che sorreggono una fuga di archi ogivali, mentre in fondo alle navate si aprono tre piccole absidi.
Nel corso dei secoli il culto della Madonna d’Aurio è stato identificato con quello della Madonna di Loreto, che è attualmente la protettrice di Surbo, la devozione verso di essa è molto sentita, tanto che in diverse occasioni una grande moltitudine di fedeli si ritrova a festeggiarla sia a Surbo che ad Aurio. Le cappelle votive costruite lungo la strada che portava al santuario di Santa Maria di Leuca, custodivano a volte anche interessanti affreschi, statue e tele raffiguranti Maria. In Santa Maria d’Aurio è esistito fino alla prima metà del novecento uno stupendo polittico, ora conservato a Bari, attribuito a Bartolomeo Vivarini ed eseguito intorno al 1458.

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