domenica 7 giugno 2009

Uomini e donne sono uguali


Uomini e donne sono uguali
Appunti dalla lezione del Prof. Massimo Fagioli redatti da Antonio Bruno

Qualche cosa forse si muove, come al solito delle piccole cose, irrilevanti, apparentemente senza significato. Per l’anno prossimo gli è arrivata la nomina per l’insegnamento che è diventato lo stemma, il titolo, la Psicologia Dinamica. Non esiste la psicanalisi, in giro non esiste. Forse esiste la psicoterapia, partendo dalle aule universitarie si è diffuso questo Psicologia Dinamica.
Ha senso? Forse si specialmente se pensiamo a questi accenni che abbiamo fatto di una ricerca impossibile. La ricerca sul linguaggio, dire dinamica potrebbe essere che abbia un suo senso, dinamica riguarda la fisica, qui è stata portata a psicologia. In psicologia non ci sono cose concrete da misurare e di cui vedere la velocità, o il cambiamento come l’acqua che diventa vapore.
In psicologia queste cose fisiche misurabili non ci sono. Qui viene l’idea che questo dire dinamica, mentre invece la psicoterapia va nella questione medica, la terapia e la cura che tende alla eliminazione della malattia. Mentre in psicologia dinamica la parola malattia e cura non c’è più. E se per un versoi è importante la separazione netta tra la scienza medica che cura le malattie del corpo, cose verificabili che entrano nella ricerca della scienza razionale che può essere verificata da tutti, dicendo dinamica ci mettiamo a proporre un movimento di qualche cosa che non è verificabile. Una corrente di aria calda, o di acqua fredda si misura ma qui come si fa?
Questa fatto della psicologia dinamica è importante perché supera la psichiatria che si occupa ancora della lesione della sostanza cerebrale, ovvero del cervello. Poiché moltissimi in psichiatra penano che le malattie mentali siano carenza dei neuro trasmettittori versione moderna dell’idea di 2.500 anni fa di Ippocrate che chiamava umori, adesso il pensiero è identico. Psicologia dinamica abbandona questa impostazione della medicina, però abbandona la parola terapia. La psicologia dinamica è studio, conoscenza, sapienza, se poi si riesce ad arrivare a certe certezze si può dire la parola scienza. A un certo punto c’è una logica del pensiero che porta alla scienza per cui nessuno può più permettersi di dire cose od opinioni diverse. Il Canoro è in Egitto e nessuno può dire che sta in Cina. Se poi dici che è in Cina ti portano allo psichiatra. Dopo la certezza non c’è più ricerca. Se la terra gira intorno al sole o se il sole gira intorno alla terra. Tu che mi leggi sei capace di dire che la terra gira intorno al sole? Di verificarlo? Però è una certezza scientifica. Speriamo che la psicologia arrivi a queste certezze.
Ci sono persone che hanno livelli di intelligenza elevatissimi e poi si ammala e muore. Ghedel era arrivato a superare la certezza scientifica per cui il carbonchio è dovuto al bacillo, mettiamo il carbonchio nella pecora e verifichiamo, così per il colera, e quindi si è dimostrato. Ma ci sono delle cose non dimostrabili, che escono da questa certezza scientifica per cui si può ripetere il fenomeno.
Se io non posso dimostrare che quella cosa è così, tu non puoi dimostrare il contrario, cioè che sono stupido o bugiardo.
Tentando di superare questa impostazione di rapporto con la realtà materiale in cui è tutto dimostrabile e verificabile. Ci sono delle cose oltre. Ci interessa perché il passaggio dalla scienza medica a livelli elevatissimi per cui tutto è dimostrabile, alla psicologia dinamica, a questi fenomeni interessanti per cui certi movimenti della mente come faccio a dimostrarli? Ti darò l’anima, o m i darai l’anima quando potrai dire: ATTIMO FUGGENTE FERMATI. Era Faust che trafficava con Mefisto. Nella psicologia dinamica quando possiamo dire una cos affermativa, il corpo ha un movimento così lento per cui il fegato del mese prima è uguale a quello del mese dopo quando è sano, quando è malato si modifica più velocemente.
Quando c’è l’intervento di un agente che modifica anatomia e fisiologia le cose cambiano più velocemente. Basta guardare le radiografie. Psicologia dinamica non c’è psicoterapia, questa cosa di togliere la parola terapia che è legata alla medicina del corpo e che se si riferisce alla psichiatria è una strana parola perché l’alterazione della sostanza cerebrale non hanno cura, hanno assistenza, non c’è la cura e non c’è la guarigione. Malattie cerebrali e neurologia e lesione al cervello. Funziona per cuore e altri organi ma non per la materia cerebrale. La sclerosi, si calmano i sintomi, fermare i disturbi ma non c’è guarigione.
Portare il termine terapia alla mente quando non c’è lesione organica, però la psichiatria, anche se c’è iatria (opera del medico) è consolazione, fare quello che potrebbe riuscire con il prozac, con una mezza bottiglia di cognac e gli passa la depressione. Ma quella è consolazione.
Lo psichiatra ha sempre affrontato la malattia mentale per la psicologia normale non se ne è mai occupato. Se la casalinga preferisce il pomodoro o il cetriolo, non l’ha mai fatto. Lui è stato con il malato di mente e ha scoperto il principio di rapporto con la realtà e di rapporto interumano. La mente si deve studiare quando c’è la malattia e soltanto allora si può scoprire anche quello che è il funzionamento normale. Il medico ha la facoltà e l’obbligo di intervenire quando c’è la malattia, quando è sana non lo può fare e va incontro anche a sanzioni.
Posso intervenire sull’altro quando c’era la malattia, chi modifica i sani erano i Nazisti perché volevano fare il super uomo. Non si sa come. Il corpo umano non si deve mai modificare.
Se poi per incidente o per malattia bisogna ripristinare la situazione prima. Principio di intervenire sull’altro per la cura e se non c’è la ricerca sulla cura. La ricerca per eliminare la malattia.
Quando c’era un tentativo di terapia nel dopoguerra la terapia psichiatrica era la sedia girevole, inoculare la malaria, la piscina con le alghe, poi Cernetti e Bini scoprirono che i maiali con una pistola elettrica si intontivano e allora fecero l’elettroschoc, oppure la cura di Sachel ovvero fare una iniezione di insulina e poi con il glucosio lo si svegliava da coma. Queste erano le terapie drastiche e violente. Poi i farmaci negli anni 50, per funzionare si davano dosi massicce, extrapiramidali. Intanto nel 1974 Mesmer da Vienna a Parigi invento il magnetismo animale che poi divenne trattamento ipnotico. Dopo l’ipnosi gradualmente mentre nel 1700 volevano separare i malati di mente dai galeotti, con Pinel viene e poi nel 1805 Eschirol fece un trattato distinguendo le psicosi che non erano curabili perché lesione del cervello, nevrosi si cura con la pedagogia.
Poi filosoficamente si disse del rendersi conto e non rendersi conto, ovvero c’era qualche cosa della mente che non si aveva coscienza. Era l’inconscio ma non c’entrava e quindi l’inconoscibile. Poi Janet tento di fare lo studio con le scritture automatiche e le libere associazioni. Poi con Charcot e l’esperienza dell’ipnosi con il Dott. Boiler ci fu la storia di Berta Partenaim che non poteva bere. Aveva disturbi nella visione e vedeva le dite che divennero serpentelli e la trattò con l’ipnosi. Si dice che durò molto tempo, scoprì con la catarsi, le libere associazioni scopre che in fondo era rimasta impressionata da un cane che slinguava un bicchiere d’acqua e di fronte a questo ribrezzo. Come venne questo ricordo guarì, cosa completamente falsa. La verità è un’altra Broiller nel 1881 pensò di mettere incinta la moglie ed ebbe una gravidanza isterica e un parto isterico, si spaventò e la mandò in clinica. Da questo Freud prese questa storia e da qui fondò quella che si chiama psicanalisi, per cui si metteva sul lettino, mettere la mano sulla fronte,m poi togliere la mano dalla fronte e quindi veniva fuori la catarsi.
Bertolucci e Woody Allen lo hanno fatto per 25 anni senza alcun risultato. L’inconscio era inconoscibile. Sotto è latente. Cos’è che è inconoscibile? Il non conosciuto si fa la ricerca e si conosce. L’inconoscibile è nello spirituale ed è oggetto di fede e non di ricerca umana.
Tutto resta così fino al 1960 quando qualcuno scrisse qualcosa sulla malattia grave detta percezione delirante, rapporto con la realtà della coscienza e della veglia per cui vedo una ragazza scollata non ho alterazioni perché so che è il demonio, e lo ammazza. E’ schizofrenia e la base è la percezione. Sta nella percezione sincretica della percezione. C’è immediatamente dopo lo stimo,lo della retina quella idea! Non c’è un pensiero successivo. Ha fatto questo ma invece è immediato. Da li è iniziato lo studio del latente. Perché i deliranti erano convinti di vedere delle cose che non si vedevano.
Nella realtà dell’oggetto umano vedevano qualche cosa che non era direttamente percepibile. Il demonio, la pecorella, ovvero un immagine che in verità non c’era. Li la svolta che poi doveva andare a finire ad un'altra visione della realtà non visibile, non direttamente percepibile che aveva il pericolo di essere percezione delirante, tu vedi quello che è invisibile? E’un delirio. Molti pensano che sia un delirio ed essere certi di una realtà non direttamente percepibile. Se te lo dice l’altro potresti prendere in considerazione che è vero. L’altro non può dimostrare che è vero, ma tu non puoi dimostrare il contrario. E’ una possibile paranoia, io sono un grande inventore e prima o poi scoprirò una nave! Tutti gli scopritori sono passati dal dire una scoperta e poi di averlo dimostrato, Fleming, Marconi e Volta ed altri.
Però l’inconoscibile che si era detto prima diventa possibilità di conoscenza. Lo studioso deve acquisire una possibilità di pensieri che possono rendere certe cose che non sono direttamente verificabili. Come la terra che gira intorno al sole o la circostanza che Il Cairo non è in Cina. Il pensiero di cose anche non direttamente verificabili. Pensare come arrivare a questo pensiero che raggiunge delle visioni che dietro quel volto c’è un pensiero, e interviene un metodo medico, che se c’è un movimento delle ciglia, dei lineamenti c’è una emozione. Ti ho fatto la dichiarazione d’amore e ti sei emozionata? E lei che dice di no, ma dai sintomi si vede. Il metodo deduttivo.
Ippocrate dal colore delle sclere che dovrebbero essere bianche e che sono gialle è sintomo di malattia. E’ stato Ippocrate a mettere in campo il concetto di malattia, prima c’era il malocchio, gli spiriti e le maledizioni. Anche la pazzia Aiace che diceva che le pecore le ammazzava tutte perché credeva che fossero greci.
Per studiare la mente bisogna affrontare la malattia, i segni della malattia. Questa è libertà di opinione ed altro mentre questa è malattia. Da li si vede qual è la sanità.
Ippocrate quando vedeva che le sclere da gialle tornavano bianche diceva che erra guarito. C’era la guarigione perché non c’era più la malattia.
Ippocrate che pensava? Perché si è messo a fare le diagnosi? Perché doveva dire cos’è la malattia? Cosa aveva? Aveva un immagine di uomo sano? Con tutte le variabili alto basso, bruno biondo eccetera? Qual è il limite tra malato e sano?
Quando dice innamorati che non hai peso e in altri dice che è malattia? C’è una diversità che non è malattia. Qual è l’immagine essenziale, tutto deve funzionare a un certo livello, ma c’è un immagine di essere umano sano. Tutti ce l’hanno, hanno un immagine. Oppure il nazismo tutti così. La cosa del nazismo non è accettabile.
Dornìmier 6 va bene, dormire 8 può essere qualcosa ma se non posso dimostrare che è malattia. Ma c’è qualcosa di realtà che corrisponde alla anatomia del corpo c’è una variabilità entro certi limiti che si possono definire. Se passiamo ad occuparci della mente qual è questa zona per cui la libertà del pensiero, dove mettiamo i limiti della malattia? In questa epoca i limiti della malattia mentale sono scomparsi. Sono talmente scomparsi che molta cultura ha fatto scomparire la parola malattia. A questo punto il pensiero è sempre valido è sempre senza malattia. Quindi se dico che il sole gira intorno alla terra è libertà democratica di opinione. Per cui uno può delirare come gli pare e nessuno può dire che è schizofrenico. Prima bisogna fare ricerca sulla malattia e avere un orientamento quando è malattia e quando è libertà di opinione. La differenza sta nella percezione dell’altro. Se immediatamente dall’altro diciamo che è il diavolo è malattia mentale, se invece ricaviamo delle idee di quello che fa è normale. Nella percezione delirante c’è un idea a priori, nella interpretazione c’è un rapporto interumano. Il delirante dice che il diavolo c’è e lo mette dove gli pare, l’interpretazione invece è da alcuni fatti deduco da piccoli segni scopro quello che non è direttamente percepibile e visibile.
Possiamo portare questo metodo medico per lo studio del corpo, come la circolazione del sangue nel 1600 con cisalpino. Adesso dovremmo portare questo metodo al pensiero. Bisogna osservare il latente, tentare di comprendere i disturbi mentale, storia che inizia alla fine del 1700. Li non ci si è mai staccati dalla concezione della malattia come alterazione del corpo. Anche se ci sono persone schizofreniche campano sono a 90 anni. Quindi non essendoci la malattia del corpo non c’è la malattia del pensiero esiste solo il disturbo dell’umore, quello che chiamano disturbo bipolare. E’ stata abolita la ricerca sulla malattia del pensiero. E’ delirante che va a finire al delirio sistematizzato. Le cose palesi come quello è Satana e lo ammazzo e quello è cattivo e lo ammazzo e magari non è cattivo per nulla.
La cosa grossa è la libertà di opinione. Ho finito l’altra volta leggendo qualche riga di un filosofo che si chiama Giliberto. C’è un discorso che non ha fatto nessuno negli ultimi 300 anni. La differenza tra Giordano Bruno e Spinoza.
Sembra uno dei tanti dibattiti, libertà di opinione. Dipende da come lo leggi. Li siamo nella seconda metà del 500 e Giordano Bruno fu bruciato dopo che gli avevano messo una museruola il 17 febbraio del 1600 perché aveva detto certe cose. Aveva detto che i mondi sono infiniti. I mondi infiniti. Fu perseguitato dall’inquisizione, ebbe la malaugurata idea di andare a Venezia, poi la corte dei 10 lo consegnò all’inquisizione e dopo lungo processo dal 1592 al 1600 non rinnegò le sue tesi e lo bruciarono. Qualche anno dopo, arriva dopo Cartesio viene questo che afferma questa cosa dell’esistenza, ovvero l’esistenza e non esistenza e lega l’esistenza all’infinito e all’eterno che è solo di Dio. La non esistenza è legata al finito e in particolare all’essere umano. Pertanto nella misura in cui è finito in verità è non esistente.
Di fronte a questo pensiero che va oltre all’odio, la distruzione e la morte dire che l’essere umano lo vedo ma on verità non è, è una posizione delirante o l’intuizione di una realtà nascosta che non è realmente percepibile. Giordano Bruno diceva che i mondi infiniti ha portato l’infinito nella materia. L’infinito di origine greca di chiama Apeiron messo in atti da Senofane che accennò a qualcosa di assoluto togliendosi da figure antropomorfe. L’infinito sta fuori da loro. C’è questa contrapposizione assoluta tra esistente e non esistente cerca la verità nascosta. Ma cercare la verità nascosta nell’umano e nel mondo scopre soltanto che non esiste.
Sei mesi fa parlando a qualcuno non si può essere certi dell’esistenza, tutto queste persone potrebbero non esistere. Articolando la cosa tra queste due contrapposizioni tra Giordano Bruno e dopo 150 anni Spinoza dovremmo scoprire qual è la verità.
Per diventare psicologo dinamico dovremmo studiare il pensiero umano. Quello della realizzazione dell’umano che si è liberato dalla malattia. Ho un idea che questa tragedia della sinistra su Giordano Bruno e Spinoza, e la concezione della materia di su Giordano Bruno è completamente differente rispetto a Spinoza che viene dopo Cartesio e c’è stata una strana cosa che è divenuta acquisita da tutti che Cartesio aveva fatto l’essere umano in due parti Cogitans. Nel superare paradossalmente Cartesio parla di una verità unica ovvero sola quella dell’infinito e nell’eterno, dello spirito quello che non finisce. Giordano Bruno aveva detto che l’infinito sta nella materia. Giliberto dice che la materia di Bruno è VITA. Questa è un idea, è percezione delirante? Spinoza dice che non è esistente e questo dice non solo che esiste ma che è vita. Questa parola che prende spunto di superare il concetto di distruzione , sadismo ecc. e portare al frammentato per portare al nulla, AL NON ESISTENTE VIENE PRESA ELABORATA E DETTA AL CONTRARIO PER CUI SI PUO’ FARE LA DEDUZIONE: L’ESISTENTE è SOLTANTO LA MATERIA. Allora vedevo le montagne, NON SEMBRA MA IO VEDO IL LATENTE, e qualcuno dice che è di roccia, questa materia che è la roccia che sta li da milioni di anni diventa infinita? Per essere esistente è esistente, ma è vita? Invece la materia di Bruno è vita. Come mai Giliberto dice una cosa del genere? Cosa scatena? A parte tutta il dramma e la tragedia e sul quale si è fatto un grosso dibattito sull’est. Un gruppo di intellettuali facevano di Spinoza un ateo materialista precursore del Marxismo, MAESTRO DI MARX. Ma Spinoza era malato? Percezione delirante o palese? Tutti dicevano che è Spinoza che è l’ateo materialista.
La verità è quella di Tony Negri, la teoria è quella, la sinistra va a vanti con le teorie di Spinoza? Ma e la materia non esiste per Spinoza? Dobbiamo fare una differenza tra esistenza e vita? Esistenza non è vita. Lo dice Giordano Bruno. La realtà umana per il credente è la Bibbia, ma la sinistra ancora ne parla, vengono fuori le leggi, la libertà della donna, il pensiero le pari opportunità. Quindi qual è la realtà umana? Il cardine è lo scontro con il cristianesimo, né con l’ebraismo, né con l’islam. La vita inizia con nello zigote, non accettano la nascita e la trasformazione. Il feto nell’utero non è vivo ma esiste. Queste due parole sono necessari per portare avanti gli studi di psicologia umana e portare gli studi nella realtà umana. Il feto non è vivo, è soltanto esistente. L’obiezione è che dici non è vivo? Allora è morto? Non è morto, allora che è? Oggi si può dimostrare che è esistente ma non vivo, non come le rocce, ma prima viene l’esistente e poi viene la vita. Dalla realtà attuale ci possiamo agganciare alla percezione delirante. Si continua a parlare del cinema, mentre prima sta storia era molto confusa, la Dalzer questo Mussolini, sono cose vecchie. Ma chi è la Dalzer? Ma quella storia è quella di Ulisse che si era sposato con Calipso, bbona e immortale, ne passa di tutti i colori compreso scilla e cariddi, i compagni, Circe. Giasone ha fatto la stessa cosa. Enea ha fatto la stessa cosa abbandonando Didone la vedova insoddisfatta. Pianta tutto e quella si ammazza. Il dott. Boiler fa la stessa cosa. Fa un figlio con la moglie e quella impazzisce. Questo discorso eterno del rapporto uomo donna è interessante. Non sarà che non rendendosene conto ha rappresentando la storia della Dalzer? O dice del rapporto uomo donna che c’è da sempre dai tempi di Ulisse? Come se la realizzazione della realtà maschile dovesse per forza stare insieme alla eliminazione negazione dell’identità femminile.
Non ha parlato! L’ha fatto mediante immagini! Si elabora, si parla di questa strana storia di dividere il ricordo cosciente e memoria senza coscienza, è un discorso grosso perché ovvero delle immagine, figure che sono ricordi piatti, come Giove o Venere, qui andiamo oltre, la Dalzer non c’entra sono immagini che la Giovanna Mezzogiorno non ha nulla ma che vedere con la percezione reale della signora Dalzer, è un immagine completamente inventata. Si può dire di un idea mediante immagini? Non è un idea, l’idea è già una cosa che entra nella categoria del pensiero, e non solo come ricordo cosciente è qualcosa che viene, che sono idee, nuove come quella di distinguere il ricordo cosciente dalle immagini. La storia è vecchia è quella di Ulisse. Leggere nella mente di quello li è impossibile, sono idee di spettatore, non sarà nemmeno quella di Giasone, né quella di Enea. La cosa più attinente è che con l’abbandona questa diventa strana, rompiscatole. Ma matta suicida non sembra. E’ una continua ribelle masochista perché senza speranza, tutta l’Italia è fascista e quindi che ti metti a fare? E’ un suicidio! Stai buono e quando finisce il fascismo ti metti a lavorare.
Lui lasciò a Venezia lasciò l’analisi individuale per l’analisi collettiva esistente ma non viva.
Lui fa questa cosa per l’abbandono, da Vespa gli hanno fatto fare i conto con il fatto storico. Quello non è un documentario. A Cannes nonostante sia un capolavoro l’hanno scansato completamente e danno Cannes a Roma. Non c’è tra i film programmati. Questo fa un linguaggio delle immagini in cui racconta una storia in cui c’è il modo di vedere del rapporto uomo donna. Quando l’identità maschile deve realizzarsi deve abbandonare l’identità femminile, c’è un film all’inverso è la donna che abbandona l’amore ero la carriera.
Non l’ha realizzato a livello cosciente, queste sono immagini inventate che parlano, possono essere tante e tante donne, oppure possono essere la REALTA’ più profonda o l’essenza del rapporto uomo donna?
Per cui da 4000 anni fa c’è questa cosa che l’identità maschile è incompatibile con l’identità femminile. Però questo regista denuncia come una cosa che non deve accadere, come una cosa a cui non bisogna rassegnarsi.
Raccontando questa tragedia del rapporto uomo donna vuole dire qualcosa. C’è il medico di Venezia che dice di saper aspettare e di non fare ribellioni perché qua sono fascisti e bisogna saperci fare per arrivare a qualche cosa. Mentre si aspetta si deve veder qual è la realtà umana. Si dice delle pari opportunità ma di fatto c’è un pensiero anche tra le femministe, che non propriamente la donna è diversa ma è esistente ma non viva. La donna sembra un essere umano ma non è un essere umano.
Non è cambiato nulla perché la realtà attuale è quella razionale, come quella di Ulisse che si opponeva agli Dei perché sono esistenti ma non vita, la vita è la razionalità dopo i 3 anni. Il bambino è un essere umano sin dalla nascita, la ragione no, diventa con il linguaggio articolato e la ragione, quando raggiunge la scrittura e si muove da solo.
La chiave è cercare questo latente per cui alla nascita il bambino è impotente, come se non fosse mai nato. Ma bisogna riscoprire che invece li c’è qualche cosa di diverso. Nel codice napoleonico la vita comincia con la nascita e loro dicono che è il respiro. Non sono andati oltre alla percezione del vagito e del respiro. Ma non hanno capito cosa c’è sotto la nascita. Se non arriviamo a questo livello non scopriremo mai la uguaglianza tra uomo e donna. La visione è solo quella del corpo e le femmine sono essere inferiori perché siete senza genitali, senza cazzo, e senza palle, quindi le femmine sono inferiori. Per fare l’uguaglianza bisogna fare un triduo di preghiera a Giordano Bruno che dice che nella materia non è solo esistente sta l’infinito e dove c’è l’infinito è vita e l’infinito sta in questa realtà mentale che è la storia dell’inconscio, poi sparisce ed è legato alla realtà biologica. La vita comincia con la nascita, prima c’è esistenza e nasce per movimento di cose invisibili che è la pulsione che non è l’odio o la rabbia ma l’anaffettività più che l’indifferenza per cui si lega la pulsione e che mette in moto la realtà indicibile infinita che è la nascita dell’essere umano che è di più che è la formazione di quell’immagine perché la pulsione d’annullamento siccome esiste c’è l’esistenza della biologia e non è soltanto pulsione di annullamento ma è insieme anche realtà e funzionamento del corpo. Si mette sia il funzionamento neurologico che è nel feto ma la mente umana viene fuori soltanto quando la sostanza cerebrale è stimolata dalla luce, c’è la formazione della pulsione che è pensiero che è la nascita della fantasia, leoni scimmie e cani non hanno fantasia.
Chi suona la chitarra? Una tigre? Perché gli animali non hanno le scarpe? Perché gli animali non hanno inventato l’ombrello?
Quel gruppo di sinistra che dicono che Spinoza e gli dicono che la teoria della nascita risolve il problema della disuguaglianza tra uomini e donne.

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