giovedì 15 gennaio 2009

Per una umanità umanizzata

Per una umanità umanizzata
di Antonio Bruno

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Un ragionamento che parte dalle prime Comunità Cristiane che decretarono la fine della Teocrazia sino all’insegnamento di Tocqueville per giungere a me imitatore di Gesù per la conquista della libertà
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Il rapporto tra sfera religiosa e sfera politica ha dato luogo a una articolazione tale per cui l’influenza delle Comunità Cristiane hanno una incredibile importanza sia per la nostra civiltà che per tutto l’occidente.
Le Comunità Cristiane sono portatrici di una cultura che ha gettato le fondamenta delle nostre istituzioni. Nel 1981 l’allora Cardinale Joseph Alois Ratzinger ed oggi Papa Benedetto XVI in un’omelia ricordò che furono le prime comunità cristiane le responsabili della rottura della visione teocratica che metteva su tutti e su tutto l’Imperatore Romano che era appunto una divinità. Sfatando la divinità dell’Imperatore le comunità cristiane introdussero il tema della laicità del potere politico e in conseguenza divenne per tutti un principio condiviso la separazione tra la sfera politica e quella religiosa.
La deidolatrizzazione dell’Imperatore Romano, che fu ciò che portarono i primi seguaci di Gesù al mondo dell’occidente, misero in crisi l’autoritarismo e conseguentemente favorirono l’affermazione della democrazia.
E’ proprio questo che rappresenta la sicura dimensione comune tra me che sono seguace di Gesù e te che sei assolutamente Non Credente o laico che dir si voglia! Amica e amico mio non credente oppure non interessato a imitare Gesù sul fatto che ci deve essere separazione tra cose dello Spirito o del cielo (appunto celesti) e Potere Politico Terreno devi avere la certezza che la pensiamo allo stesso modo!
Se tu hai come punto di riferimento il diritto naturale hai la possibilità di avere in me, che sono seguace di Gesù una persona che la pensa su questo tema esattamente come la pensi tu perchè agisco in continuità alla tradizione delle prime Comunità Cristiane,.
Io faccio appello al Primato della Ragione!
Nel rapporto tra Comunità di imitatori di Gesù e Stato io vedo la soluzione del rapporto tra me (che sono credente) con i non credenti e la politica. Tale rapporto si basa esclusivamente sul primato della Ragione e sul Diritto Naturale.
Io per questo motivo ho chiaro il mio rapporto con il Totalitarismo che è la ragione che impedisce l’espressione di qualunque fede in Dio, come accadde nei regimi totalitari comunisti e mi è altrettanto chiaro il rapporto con l’Integralismo che consiste nella fede che impedisce l’espressione della ragione.
Il mio rapporto di osservatore attento di tali modi, a mia opinione sbagliati e dannosi, di intendere la convivenza umana mi ha portato a divenire indifferente al fascino di entrambi per cui mi sono assolutamente indifferenti poiché assolutamente non adeguati a regolare i rapporti tra le persone umane.
Allo stesso tempo sono pronto a impedirne l’attecchimento all’interno delle mie relazioni perché conscio dei danni insiti nella loro applicazione .
Il cuore dell’insegnamento di Tocqueville (Il visconte Alexis Henri Charles de Clérel de Tocqueville Verneuil-sur-Seine, 29 luglio 1805 – Cannes, 16 aprile 1859 è stato un filosofo, politico e storico francese) è il seguente:
La Libertà sarebbe un bene per la Religione;
La Religione sarebbe un bene per la Libertà.
Agli illuministi diceva: Tutti quelli che amano la libertà dovrebbero affrettarsi a chiamare la Religione in loro aiuto, perché dovrebbero sapere che non si può stabilire il Regno della libertà senza quello dei buoni costumi né si possono creare buoni costumi senza la fede.
Oggi queste affermazioni sono centrali nella vita di tutti gli imitatori di Gesù e sperimentatori nella propria vita del Vangelo,
Il modello di laicità sicuramente valido perché è quello che consente la convivenza pacifica tra più religioni ed è evidente che in tal modo tutte le religioni non potranno che prosperare poiché favorite da questo modello di laicità.
Dovremmo tutti volere uno stato laico non perché contrari alle religioni ma PER AMORE DELLA RELIGIONE che può essere vissuta solo liberamente!
La dimensione religiosa nella diversità delle sue espressioni non deve essere solo tollerata ma apprezzata come l’anima della nazione e come una garanzia fondamentale dei diritti e doveri umani.
Ma c’è sempre chi tenta di far soccombere chi sostiene il laicismo positivo di cui ho scritto precedentemente perché sperano di sostituirlo.
C’è quindi una erosione della forma positiva della laicità che ha delle implicazioni anche per il sistema politico.
Noi imitatori di Gesù che tentiamo di applicare nella nostra vita il Vangelo in tale tentativo abbiamo consapevolezza che il mantenimento della libertà richiede di avere una attenta cura delle virtù come l’autodisciplina, i sacrifici per il bene comune che in pratica agiscono nella direzione della redistribuzione a tutta l’Umanità della ricchezza prodotta da tutta l’Umanità che è conseguenza di senso di responsabilità nei confronti delle persone umane meno fortunate.
E in conseguenza di quanto ho scritto prima che io in quanto imitatore di Gesù prendo la responsabilità di partecipare alla vita pubblica e di rendere pubbliche le mie convinzioni.
La libertà è sempre nuova, è una sfida e deve essere conquistata. La libertà implica la cittadinanza nel Pianeta Terra di tutte le persone umane e le cose dello Spirito, le cose celesti hanno una parte fondamentale per l’ottenimento di una UMANITA’ UMANIZZATA!

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