sabato 10 gennaio 2009

Non lo lascia più a costo di farsi imbrattare tutta di vernice e di graffiti.




Non lo lascia più a costo di farsi imbrattare tutta di vernice e di graffiti.
di Antonio Bruno

Scrivilo sui muri è il titolo di un film. Il film non l’ho visto ma ho visto il Trailer. Qualche frase: Occhio per occhio fa il mondo cieco... oppure l’altra:
- Pierpaolo: Scusa Sole ti puoi avvicinare? - Sole: Si! - Pierpaolo: Di più!... C'è una complicazione... - Sole: Che complicazione? - Pierpaolo: Alex ha un problema al cuore, che solo tu puoi risolvere: quel coglione è perdutamente innamorato di te, guarda se riesci a fare qualcosa... - Sole: Ti voglio bene!

Ma ho potuto apprezzare sull’argomento il discorso di Umberto Broccoli che sostiene che sono stati scritti sette volumi sulle frasi scritte sui muri di Pompei e che, invece, quelle che oggi campeggiano sui muri delle nostre case vengono considerate cose da evitare, sconvenienti o, addirittura, punibili per legge!
E’ di Broccoli questo “Amo Costanza senza speranza”, è tutta colpa sua se questa frase ha continuato a ribalzarmi nella testa per tutto questo tempo. Amo Costanza senza speranza mi è stata talmente tanto in testa che mi ha fatto ricordare le vecchie foto scattate nell’ottobre del 2007. “Amo Costanza senza speranza” mi ha fatto venire in mente le scritte sui muri della mia cittadina che risponde al nome di San Cesario di Lecce.
Sempre il solito Broccoli, mi ha spinto a notare altre scritte sui muri di Lecce, della Città che mi è troppo vicina per essermi estranea completamente, ma anche abbastanza lontana, da indurmi a percepire la differenza rispetto al posto in cui vivo.
E comincio da uno di questi graffiti

Dopo un anno e 10 mesi insieme dal 18 febbraio 2007 al 18 dicembre 2008 ( o forse semplicemente si tratta di un errore e quindi la data di inizio è il 18/12/2007) lui, L’AMANTE, gli scrive a Lecce in Viale Guglielmo Marconi angolo Vicolo Panevino:
COME UN
TERREMOTO
IN UN DESERTO
_ _ _ _ CHE
AUGURI BUMMA _ _ _

Che bello vero?
Lui voleva dirle che la presenza di lei, la presenza di questa donna nella sua vita è stata devastante. E lui, innamorato, folle d’amore, per farlo, ha utilizzato l’immagine del terremoto, l’evento più devastante che si possa immaginare.
Ma il nostro eroe poiché è consapevole che il terremoto in una città provoca danni e morti non lo fa avvenire in città, la sua adorabile BUMMA che è la donna della sua vita, l’eterea presenza che sconvolge la sua esistenza la fa deflagrare NEL DESERTO. Il deserto è la rappresentazione della sua anima prima dell’incontro con BUMMA, l’incontro con questa donna che ha avuto la capacità di suscitare nella vita di questo poveretto quanto di più forte e di più distruttivo produce la natura!
Il deserto è lui stesso, l’uomo che ha espresso i suoi auguri sul muro del palazzo della Multisala Massimo, l’uomo che dall’apparire della sua amata ha avuto nella sua vita uno scuotimento devastante ma senza danni, l’uomo che ha provato il brivido, l’uomo che ha sentito il pugno nello stomaco che si stringe e fa male, l’uomo che quando incontra BUMMA le gambe gli tremano, il respiro diviene più intenso e breve, le pupille si dilatano e gli occhi si fanno umidi e lucidi come fossero di velluto!
Tutto questo potete ammirare sul muro del Palazzo della Multisala Massimo in Viale Guglielmo Marconi angolo Vicolo Panevino. Tutto questo vi verrà in mente d’ora in poi quando ci passerete accanto. E allora mi chiedo e vi chiedo: chi altri è in grado di rappresentare tali immagini intense che riporta tutti noi ai primi violenti amori adolescenziali che toglievano la fame e il sonno?
Ma ve lo ricordate quanto stavamo male? E che cosa sareste disposti a fare o a dare per provare quello che prova oggi l’uomo di BUMMA? Dovreste pagarlo l’uomo di BUMMA per la scritta in Viale Guglielmo Marconi!
Chissà quante volte abbiamo guardato le scritte sui muri, chissà quante volte abbiamo scrutato quei simboli, ma poi l’affanno del giorno, la mente persa nel passato oppure il cuore ansioso per il futuro ci impediscono di essere consapevoli di questi frammenti di passioni, di queste parole che sono scritte rivolgendosi all’oggetto del proprio desiderio, di questi simboli della passione e della pazzai propria di chi è innamorato.
Adesso vi proporrò le scritte che ho raccolto grazie all’invenzione della macchina fotografica digitale ma non vi dirò più dove le ho rubate.


Potete leggere:
SE TUTTO QUESTO E’ UN SOGNO,
TI PREGO NON SVEGLIARMI MAI!
TI ADORO
GIULIETTA
MIA
Niente a che vedere con il melanconico e disperato AMO COSTANZA SENZA SPERANZA, qui invece c’è tutta la gioia dell’innamoramento, quando tu sei convinto che è proprio lei la persona della tua vita, la vedi perfetta, parla come piace a te, si muove nel modo in cui piace a te è proprio come piace a te tutto, non vuoi niente altro, sei convinto che se riuscirai a stare con lei non avrai bisogno di niente altro, che è lei solo lei che vuoi, che la tua stessa vita dipende unicamente da lei, che ti senti vivo solo quando c’è lei, e vuoi solo lei.
Sei ipnotizzato e in preda a questa febbre.
Il nostro eroe ha immortalato su un muro questa follia per Giulietta (magari lui si chiama Romeo)! Lei passa di li e quando vede la vernice rossa di passione che illustra l’ebbrezza di Romeo gongola e insieme a lei le sue amiche che ammirano Romeo e che desidererebbero pure loro una scritta sui muri come quella dedicata a Giulietta!
Ma perché non dirlo? A chi di voi che mi state leggendo non piacerebbe essere oggetto di un tal simile sentimento? Diciamocelo che purtroppo questi Romeo con bomboletta spray sono rari e chi ha avuto la fortuna di trovarsene uno per caso tra le mani, non lo lascia più a costo di farsi imbrattare tutta di vernice e di graffiti. Vero?
(Fine Prima Puntata – Continua)


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1 commento:

Maricò ha detto...

Ciao mi chiamo Costanza ed all'epoca abitavo proprio nella zona della famosa scritta "AMO COSTANZA SENZA SPERANZA"; non è che per caso hai una foto? Io, ho sempre pensato di scattarla, ma all'epoca non avevo i mezzi per farlo. Grazie.