sabato 25 ottobre 2008

Per poter gustare la bellezza della luce del cerino c’è necessità che non ci sia il sole!


Per poter gustare la bellezza della luce del cerino c’è necessità che non ci sia il sole!
di Antonio Bruno

Ieri sera presso l’Auditorium della Biblioteca Provinciale ho avuto la meraviglia che ha attraversato lo spazio della mia vita e ne ha fermato il tempo. Ho ascoltato il Prof. Raffaele De Giorni, preside della Facoltà di Giurisprudenza del nostro Ateneo e che nello stesso tempo dirige il "Centro di studi sul rischio", costruito su un progetto elaborato con Niklas Luhmann. e squisito ospite e traduttore di Michael Kempe che ha parlato in tedesco della Germania e dell’Italia nella prospettiva dell’Europa.
Il Prof. Raffaele De Giorni ha scritto con Niklas Luhmann Teoria della società e parla di Niklas Luhmann del suo maestro. E’ bello ascoltare quest’uomo che ricorda il rito mattutino del metter a posto il letto con una madre che a un certo punto imponeva per un determinato tempo il “parlare in italiano” al posto del dialetto, il Prof. Raffaele De Giorni rimpiange la scomparsa di quell’uomo che oggi riuscirebbe a penetrare e sconvolgere i paradossi della nostra società, gli infiniti paradossi come quella sera in un consesso internazionale quando il Prof. Raffaele De Giorni traduceva il Prof. Niklas Luhmann e siccome aveva il mal di testa aveva la preoccupazione di non essere adeguato e la confessò al suo maestro che con un sorriso gli replicò: “ Non ti preoccupare Raffale tanto qui nessuno dei presenti ha compreso nulla di quello che ho detto” . Il Prof. Raffaele De Giorni applica la sua teoria della Società alla politica che corre dietro alle conseguenze delle decisioni che ha preso, in conseguenza prende delle decisioni che la costringeranno in seguito a prendere altre decisioni per correrle successivamente dietro. Insomma l’osservatore che osserva chi a sua volta è osservatore di chi osserva in una struttura circolare delle decisioni da cui derivano conseguenze che determinano ulteriori decisioni.
Il Prof. Raffaele De Giorni mi rivela che proporre un tema per poi dire che non è il tema è riformulare sempre lo stesso tema. Sempre questa splendida raffinata mente che mi suggestiona con l’affermazione che POPOLO è una costruzione semantica vuota. E poi lo splendore assoluto della frase: “Ciò che ha realtà è il sistema giuridico!”.
Che accade per la formazione delle dirigenze politiche? Me lo svela ancora lui affermando che il popolo è preso utilizzato mandato a votare e poi lasciato in disparte. Ma non vota il popolo! Vota il singolo! E anche qui c’è da dire che il singolo c’è modo di manipolarlo e determinare i risultati delle elezioni che sempre sono prevedibili.
E poi prende in prestito da Bertolt Brecht la soluzione finale che recita: L’associazione scrittori si è riunita e ha fatto un manifesto in cui comunica: Il popolo che ha perduto la fiducia dei governanti! Si avverte il popolo che se desidera avere ancora la fiducia da parte dei governanti allora deve essere laborioso, non commettere reati e indirizzare tutti gli sforzi per far crescere la nazione. Ma qualcuno si è chiesto: NON CI PUO’ ESSERE UN’ALTRA SOLUZIONE? Si! I Governanti si possono scegliere un altro popolo.
E poi gli stereotipi che accecano e impediscono di vedere l’altro e la realtà come quello degli italiani e dei tedesci, ma non esistono questi stereotipi. E poi l’altra FOLLIA della CASUALITA? Per cui tutti siamo li a fare progetti e a iniziare realizzazioni da cui ci aspettiamo che venga fuori ciò che la nostra azione progettuale e realizzazione esecutiva prevede. FOLLIA! Non è reale! Noi facciamo progetti e qui il Prof. Raffaele De Giorni raggiunge le vette del pensiero che arriva alla poesia “ACCADE QUEL CHE ACCADE!” tautologia spiegata con le parole di un poeta!
Con l’Europa c’è lo stesso identico percorso causale, poi spiega l’idea di storia universale che non vede differenze tra realtà geografica e circolazione delle persone umane e delle merci ovvero la storia delle persone umane! Spiega società. Si! La sola e unica società è composta da tutte le persone umane! Tutte a qualunque latitudine o longitudine si trovino!
Cita NICE! L’idea del mondo è un’imprecazione cristiana è il confine del nostro non sapere.
Il mondo e il diritto dell’ospitalità universale! L’unica società possibile è il mondo! Ma la cosa a cui bisogna prestare attenzione è quella che ci vede tutti interessati a quello che accade in Cina o adesso in USA per le presidenziali, oppure in Tibet! Tutto influenza tutti, quello che accade a migliaia di chilometri di distanza influenza la mia vita e la tua vita e tutti dipendiamo da tutti!
C’è in prodursi di universalità continua e di comunicazione e tutto AVVIENE NEL PRESENTE, QUI ORA, MENTRE MI STAI LEGGENDO! Questa presenza Universale ingloba le differenze e nello stesso tempo crea le differenze.
Poi dice dei sistemi che sopravvivono grazie alla memoria, si badi la memoria non è ricordo è invece “un dimenticare selettivo” !
Nega l’esistenza della trasformazione! E’ una forma di consolazione quelle idee di trasformazione che circolano. I sistemi possono trasformare se stessi attraverso la memoria di se intesa come “un dimenticare selettivo”. Ma c’è una zavorra della memoria che non si riesce a selezionare per dimenticare che fa DA IMPEDIMENTO! Ma anche l’impedimento ha una funzione!
Ma basta guardarsi intorno nella nostra Europa per osservare che FUNZIONI che dovrebbero essere europeizzate sono invece statalizzate per ridurre l’EUROPA a una funzione di assistenza!
Eppure dovrebbe funzionare anche in questo la memoria che dovrebbe avere la funzione di RIDURRE LA RESITENZA DEGLI IMPEDIMENTI.
Come l’identità! Ma cos’è questo concetto che poi è pericoloso? Non c’è nessun sistema uguale a se stesso e quindi in grado di esprimere identità che appunto significa uguale a se stesso! Come banalmente nessuna persona umana è identica a un altra persona umana. Quindi la PERICOLOSITA’ DELL’IDENTITA’ STA NEL RIPRODURRE LA DIFFERENZA RISPETTO ALL’ALTRO.
Sono rimasto senza fiato! Poi mi sono avvicinato a quest’uomo buono e l’ho ringraziato per le suggestioni che mi ha donato! Mi scuso se non riferisco della magnifica relazione del Prof. Kempe ma per spiegare ciò che mi è accaduto devo parlare del sole e del cerino: entrambi fanno luce ma per poter gustare la bellezza della luce del cerino c’è necessità che non ci sia il sole!


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