venerdì 3 ottobre 2008

L’Infedele e la schiavitù in Egitto


L’Infedele e la schiavitù in Egitto
Ho deciso di partecipare anch’io alla non stop di lettura collettiva “La Bibbia notte e giorno” che verrà inaugurata domenica da Benedetto XVI.Accomunarsi e incontrarsi nelle parole del Libro mi pare infatti un evento sempre e comunque prezioso, tale da prevalere anche sulle legittime perplessità manifestate dal mio amico Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma. Riaffiorano storiche difficoltà che speravamo superate nel dialogo tra la Chiesa di Roma e l’ebraismo così felicemente avviato dal Concilio Vaticano II e proseguito da Giovanni Paolo II. Sottacerle sarebbe ipocrita, ma derivarne un impedimento a momenti d’incontro spirituale significherebbe cedere alla paura del nuovo.Naturalmente non leggerò dall’altare della Basilica di Santa Croce in Gerusalemme, ma da una sala attigua.E sono onorato che a me tocchi inaugurare la lettura di “Scemoth”, “L’Esodo”, cioè il secondoLibro del Pentateuco ebraico. Là dove siamo chiamati a rivivere l’esperienza della schiavitù in Egitto, una sofferenza che si rinnova e come tale abbiamo il dovere di custodire nella memoria e nellacondivisione con chi la patisce oggi. Consapevoli che di lì ha inizio anche il percorso della liberazione e il dono del codice fondativo della nostra civiltà, il Decalogo. Ricordati che sei stato schiavo interra d’Egitto, ricordalo ai tuoi figli come un evento contemporaneo, sempre attuale.
antonio bruno Scrive: 3 Ottobre 2008 alle 5:16 pm
Sei stato schiavo?Sono schiavo! Lo sono ogni volta che non ricordo il decalogo, l’unico che prescrive di non desiderare che Te mio Signore. Questa schiavitù di oggi prima della libertà di guardare Te a cui chiedo di mostrarmi il Tuo volto, di non nascondermelo.L’esperienza della schiavitù è qui ora, allo stesso modo dell’esperienza della libertà. Un intero popolo l’ha sperimentato e ne ha fatto memoria nel libro dell’esodo affinché la schiavitù dagli idoli ricchezza, successo e quant’altro non prevalga montando in desiderio di questi simulacri che si spacciano per dispensatori di felicità e che invece provocano la rivalità mimetica violenta tra di noi persone umane. Sul Monte Sinai a Mosè consegnasti il Decalogo, unico modo per impedire di desiderare qualcosa di diverso da Te mio Signore unico desiderio desiderato e desiderabile.Tutte queste confusioni a cui siamo legati Ti prego non ci impediscano di vedere il Tuo UNICO VOLTO mio Signore Dio dell’Universo, Signore di tutti.Ti prego Signore dacci la pace quando ci troveremo tutti insieme a leggere o ad ascoltare questo dito che Ti indica questo insieme di Parole che Tu hai ispirato e che risuonano ancora in tutte le lingue del Mondo per renderci finalmente tesi verso la libertà! Amen

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