domenica 26 ottobre 2008

Facciamolo per noi e anche per i nostri figli affinché vedendo noi che optiamo per la gioia e per la salvezza facciano altretta
Facciamolo per noi e anche per i nostri figli affinché vedendo noi che optiamo per la gioia e per la salvezza facciano altrettanto!
di Antonio Bruno
Attenzione! Nelle foto chi ha la maglietta blu fa l'educatore di Azione cattolica e chi ha la maglietta arancione è il giovane adolescente di Azione Cattolica!
Sono andato a messa alle 10.00 e la Chiesa era piena di divise di Scout e di magliette arancione. Il Fariseo che chiede a Gesù qual è il più grande dei comandamenti e Gesù che indica l’unico desiderio desiderabile Dio e lo stesso amore riversarlo verso quelli che ci sono intorno.
La chiesa piena di quasi 400 persone di cui almeno 200 ragazzi dell’età della prima adolescenza. Eccola qui l’Azione Cattolica di San Cesario di Lecce, persone che fanno del loro meglio per proporre un modello di vita alternativo alla VIOLENZA dell’alcol, della droga, della solitudine. Certo ci sono dei volontari che hanno appunto tanta buona volontà e che possono fare del loro meglio ma non possono sostituire noi genitori.
Qual è il modello che stiamo proponendo ai nostri figli? Questa è la domanda che mi sono fatta e che faccio a voi che mi state leggendo.
Gli diciamo con le nostre azioni quello che oggi Gesù ci dice nel Vangelo? Gli diciamo che noi, nella nostra vita mettiamo al primo posto Dio? Oppure al primo posto mettiamo la nostra soddisfazione attraverso il danaro, il prestigio, il potere e la ricchezza? Tutte cose buone se conquistate senza fare del male al nostro vicino di casa o collega d’ufficio prevaricando e usando ogni mezzo per prevalere oppure senza tenere conto delle persone umane che vivono nella miseria più assoluta.
Quanti di noi hanno la consapevolezza che ci sono interi popoli in Africa e in Asia o America Latina in cui mangiare è un problema? Quanti di noi sanno che adesso con i prezzi più alti del cibo molti popoli in Africa e in Asia o America Latina hanno il problema di sfamare i loro figli? Io mi sono messo nei panni di un papà dell’India a cui il figlio gli chiede il pane perché ha fame e a cui non può rispondere con un si perché non ha abbastanza pane per tutti. L’India che ha visto i cristiani di quella terra chiedere al governo più aiuti ai poveri e che per questo motivo hanno dovuto subire la persecuzione dei privilegiati che vogliono la ricchezza tutta per loro. Noi genitori, io genitore che cosa sto facendo per queste persone umane?
Ecco cosa manca, manca addirittura il guardare quella coppia di persone venute da lontano, che hanno la pelle nera che passeggia in Via Dante e che è li invisibile! Invisibile come le altre persone venute da lontano che la sera stazionano nei pressi della Chiesa di San Rocco. Sono persone venute da lontano a cercare un futuro per loro e per i loro figli, che facciamo per loro?
Un microscopico gruppo di uomini e di donne con una spruzzatina ancora più microscopica di giovani si sta dando un gran da fare per cercare di proporre un modello che avrà successo solo se confermerà un modo di vivere di ognuno di noi genitori.
Abbiamo bisogno di convertirci e credere nel Vangelo e abbiamo necessità di applicare quelle parole di oggi, quelle di Gesù al Fariseo di amare Dio e di amare ognuno di quelli che vediamo, tutti e soprattutto quelli che sono nostri nemici perché sono invidiosi di noi, perché sono stati offesi da noi o semplicemente perché le cose vanno come devono andare al di la delle nostre intenzioni e dei nostri progetti.
L’Azione Cattolica di San Cesario di Lecce, di cui io sono un iscritto, ha una sola vocazione che è quella della FORMAZIONE!
Noi iscritti dell’Azione cattolica di San Cesario di Lecce possiamo indicare un cammino che ci faccia convertire, un cammino che avvicini la nostra vita alle parole di San Paolo che oggi sono state lette in Chiesa “Fratelli, ben sapete come ci siamo comportati in mezzo a voi per il vostro bene. E voi avete seguito il nostro esempio e quello del Signore, avendo accolto la Parola in mezzo a grandi prove, con la gioia dello Spirito Santo, così da diventare modello per tutti i credenti della Macedònia e dell’Acàia.” Ecco a voi genitori vi dico: imitate noi genitori iscritti all’Azione Cattolica, imitate il nostro tentativo di convertirci e di vivere il Vangelo. Noi sbagliamo e cadiamo preda del demonio e degli idoli che ci propone, siamo peccatori perché cadiamo nella tentazione dell’idolo del danaro e dell’egoismo e i segnali che ce lo fanno capire sono i sintomi della malattia che si manifesta con la brama di avere tutto quello che ci capita a tiro, con la brama di apparire per avere la vana gloria che ci fa sentire come un Dio, la brama di POTERE che ci fa divenire oppressori degli altri che ci circondano e che sono come noi degni e meritevoli d’amore, solo amore ma che poi solo attraverso l’aiuto dello Spirito Santo aiutati dall’effetto formidabile della preghiera e soprattutto grazie alla Misericordia del Signore che ci perdona abbiamo accesso all’amore e alla Gioia che auguro venga a trovare te che mi stai leggendo donandoti la Pace che ho potuto gustare solo grazie al Signore nostro Dio creatore del cielo e della terra di tutte le cose visibili e invisibili.
Se osservate il faticoso cammino di genitori dell’Azione Cattolica di San Cesario di Lecce potrete imitare noi e sempre con la parola di oggi questa volta dell’Esodo “Non molesterai il forestiero né lo opprimerai, perché voi siete stati forestieri in terra d’Egitto. Non maltratterai la vedova o l’orfano. Se tu lo maltratti, quando invocherà da me l’aiuto, io darò ascolto al suo grido, la mia ira si accenderà e vi farò morire di spada: le vostre mogli saranno vedove e i vostri figli orfani.” E qui la considerazione per le persone venute da lontano è d’obbligo ma anche per gli altri che sono Sancesariani ma che sono stranieri perché tra di noi non c’è amore ma rivalità mimetica violenta che comporta invidia e violenze con vendette di ogni tipo e natura.
Ma c’è una buona notizia! Gesù Cristo il Figlio del Dio Vivo è Risorto! E io e te possiamo risorgere a vita nuova perché Gesù è la vita come ha detto oggi Don Gino (Aloisium) a messa quando ci ha raccontato di quella donna con il tumore alla gola che non gli permetteva di assumere alcun cibo e che si è nutrita per anni della sola Ostia consacrata che gli ha dato la vita!
Io e te che mi leggi abbiamo questa fortuna di avere la possibilità di custodire nel nostro corpo Gesù che ci salva e guarisce e che ci da la vita. Non sprechiamola, facciamolo per noi e anche per i nostri figli affinché vedendo noi che optiamo per la gioia e per la salvezza facciano altrettanto!


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