sabato 4 aprile 2009

CREATIVITA’ CONTRO TUTTE LE MALATTIE!


CREATIVITA’ CONTRO TUTTE LE MALATTIE!
di Antonio Bruno

Un caldo soffocante nella sala conferenze dell’ex Conservatorio Sant’Anna a Lecce, forse ero accaldato per aver percorso in tutta fretta Via Trinchese da Piazza Mazzini sino a Piazza Sant’Oronzo e da qui per aver percorso quasi per intero il Corso vecchio sino al Conservatorio. Mi sono seduto in fondo alla sala e siccome ho visto al tavolo il collega Vincenzo Mello e poi non l’ho sentito parlare presumo che abbia detto qualcosa che purtroppo mi sono perso, e ne sono dispiaciuto, e per questo stesso motivo non posso scriverne in questa sede.
La sede è quella della Tavola rotonda sul tema “Oltre il relativismo: alla ricerca di mondi possibili, verso la città della gioia”. A cura di Laura Madonna Indelicati che ho rivisto volentieri e che soprattutto ho riascoltato volentieri. Delicata, raffinata e sempre pronta a porgere spunti di riflessione a proporre frammenti per la meditazione.
Io comincio dalla fine della Tavola rotonda e quindi dalle proposte di Laura Madonna Indelicati. Il tema della SPERANZA.
Per riappropriarci del “sé” ci salviamo nella speranza oppure secondo il modello della Grecia Classica perseguendo la felicità attraverso la coscienza e l’arte di vivere?
La tavola rotonda è stata conclusa da questa bella domanda .
Io ho ascoltato solo il Dott. Vincenzo Ampolo che ha esordito con “il giardino” inteso come simbolo dell’armonia, la stessa che è in un albero per cui ci sono delle energie sotterranee che ne influenzano la crescita. L’importante è che l’albero non cresca in maniera disarmonica. L’albero se lasciato crescere senza che l’uomo intervenga trova da solo la sua armonia, lo dice il collega Prof. Dott. Agr. Vincenzo Mello intervenendo.
Il dott. Vincenzo Ampolo riferisce di essere stato etichettato come relativista culturale per aver affermato che siamo un terreno dove il bene e il male lottano tra di loro.
Riferisce di uno Studio Simulato sulla Psicologia della Vita in Prigione Condotto presso la Stanford University di cui potete leggere tutto ciccando su http://www.prisonexp.org/italian/indexi.htm , lo fa perché questo esperimento dimostra che i ruoli che si attribuiscono alle persone determinano e motivano i comportamenti. Ragazzi amabilissimi divennero feroci aguzzini!
Il dott. Vincenzo Ampolo afferma in sintesi che i fattori situazionali influenzano il comportamento delle persone.
E si chiede se questo possa considerarsi relativismo. Parla delle parole, dell’attenzione che bisogna mettere nell’uso delle parole e dei valori che ammette che non sempre siano condivisi.
Laura Madonna Indelicati aveva lanciato la forte suggestione dell’apparenza. Il dott. Vincenzo Ampolo ritiene che sia ovvio che i giovani vivano di apparenza e ne attribuisce la responsabilità agli adulti. In pratica per il dott. Ampolo sono gli Adulti che hanno portato i Valori che hanno i giovani e tra questi quello di apparire. Per avvalorare la sua tesi cita il Grande Fratello che costituisce una realtà in questo periodo.
Cita Battiato con il suo “Centro di gravità permanente” che sarebbe ciò che cercano i giovani. Riferisce della difficoltà di rispondere alla domanda “Cosa farò da grande” alla fine delle Scuole medie quando cominciano a venire meno le certezze della fanciullezza perché i genitori divengono anziani e loro, gli adolescenti, vanno fuori per cercare il gruppo di pari e qualcuno di cui innamorarsi.
Secondo il dott. Vincenzo Ampolo ci vogliono modelli per i giovani. Cita quello che accade negli Indiani d’America che vedono l’anziano approssimarsi al letto dell’adolescente e raccontargli prima che prenda sonno, quando si è in uno stato alterato di coscienza, i miti e le usanze. Il vecchio indiano gli parla della caccia, gli parla delle piante della loro funzione per la nutrizione degli uomini e per la cura degli uomini.
Il dott. Vincenzo Ampolo ci narra come i giovani vivono il loro corpo, riferisce che il corpo è visto dai giovani come un nemico perché i modelli sono difficili da raggiungere. Barbie è magra e nello stesso tempo ha delle curve nel corpo che sono inconciliabili con la sua magrezza. Come può una ragazza di oggi imitare il modello Barbie?
Le ragazze non ci riescono e secondo il dott. Vincenzo Ampolo, si rifugiano nel virtuale. Ed è come se le sentisse parlare nel loro profondo, il dialogo interiore delle ragazze che si dicono tra sé e sé “così non mi avvicino a lui e quindi lui non mi guarda!” ed ecco esplodere Second Life (Seconda vita) ed ecco imperare TV, Internet e telefonini in maniera tale da avere una relazione senza la fisicità. Relazione tra anime che non accettano di avere un corpo, che lo rifiutano e che preferiscono immaginarsi il proprio corpo diverso da quello che hanno, che è perfetto così com’è ma che non corrisponde al modello impossibile da imitare, senza mimesi e preferiscono immaginarsi il corpo dei propri interlocutori.
Un’adolescenza lunghissima con sessualità precoce, tutto perché non c’è lavoro e rimangono in casa.
L’uso delle sostanze, sono tantissime e i ragazzi si fanno di tutto. I servizi psichiatrici fanno il servizio di doppia diagnosi perché i ragazzi che usano sostanze hanno anche problemi psichici e psichiatrici.
Ma cosa possiamo fare noi?
Parlare!
L’ascolto empatico che poi è la relazione d’aiuto. Possiamo far si che i giovani siano autonomi che non abbiano dipendenze soprattutto con noi adulti. Quindi una relazione empatica che consiste nel parlargli e a questo segue lui che parla e in tal modo di fatto lo aiutiamo.
Si sviluppa così l’aspetto critico che smitizza le sostanze sapendo che tutte le sostanze sono pericolosissime e che non esiste nulla di leggero o pesante ma tutto è MORTALE!
E soprattutto acquisire un set creativo fatto di arte, musica ecc.
Dice il dott. Vincenzo Ampolo che ha fatto un sogno: una bottiglia con una etichetta e li, sull’etichetta, c’era scritto “CREATIVITA’ CONTRO TUTTE LE MALATTIE!”
Serve a dare valore a tutte le istanze che provengono dal profondo e a lasciare sullo sfondo, ma molto sullo sfondo quelle che provengono dalla società.
Vuoi continuare? Giovedì 9 aprile 2009 alle ore 18.00 presso l’ex Conservatorio Sant’Anna c’è il laboratorio di scrittura. Più creativo di così?

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