venerdì 27 febbraio 2009

Roberto Maroni il Ministro che spiega il bene comune: tutti vogliamo e dobbiamo VIVERE.


Roberto Maroni il Ministro che spiega il bene comune: tutti vogliamo e dobbiamo VIVERE.
di Antonio Bruno
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Il Ministro Roberto Maroni a Lecce spiega le ragioni dell’identità geografica e dei Movimenti che affermano di operare per rendere più bella e accogliente la terra natia.
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Per il ciclo Sfide culturali e politiche del Sottosegretario agli Interni On.le Alfredo Mantovano ieri alle 19 e 30 a Lecce nel salone delle feste dell’Hotel President un folto pubblico ha ascoltato le risposte del Ministro dell’Interno Roberto Maroni alle domande del Direttore della Gazzetta del Mezzogiorno Carlo Bollino sul tema : Lega Nord, la sfida della geo-identità.
La mia famiglia è vissuta a San Cesario di Lecce. L’identità della mia famiglia è legata a questo posto sperduto nell’Universo al punto che io, essendomene allontanato per qualche anno emigrando nella vicina Cavallino, sono stato immensamente felice quando, circa dieci anni fa, ho fatto ritorno in questo posto geografico. Ecco cos’è la geo – identità! L’hanno detto in tempi non sospetti che “Non c’è dolore più grande della perdita della terra natia..” (EURIPIDE) e se tu che mi leggi provi a immaginarti lontano dal posto in cui sei nato puoi capire il punto di vista dell’identità geografica e a maggior ragione lo puoi capire tu che sei lontano dalla terra in cui sei nato per motivi di lavoro e cerchi legami anche attraverso i motori di ricerca di internet dove digiti il nome della tua città natale.
Il successo della Lega Nord è appunto quello di aver federato movimenti di territori diversi per affermare l’autonomia e l’identità della gente che abita nel territorio. Siccome la federazione ha limitato il suo ambito al NORD Italia per completare il quadro potrebbe aderire a una federazione nazionale composta anche dai Movimenti del Sud così come è avvenuto con quello della Sicilia e con il Partito Sardo d’Azionee a una federazione Mondiale che potrebbe includere tutti i Movimenti del Mondo: più globalizzata di così!
Tutti noi siamo legati alla nostra terra ecco perché il Ministro Maroni afferma che il FEDERALISMO conviene a tutti. Conviene al Mondo Intero!
Tutto molto chiaro al punto che il Ministro Maroni stimolato dalle domande del Direttore della Gazzetta del Mezzogiorno Carlo Bollino ha affermato che il FEDERALISMO porta avanti due principi:
1- IL PRINCIPIO DELLA RESPONSDABILITA’ che consente una maggiore efficienza dei rappresentati nelle amministrazioni che appunto hanno la responsabilità di dover spendere bene i soldi;
2- IL PRINCIPIO DELLA SUSSIDUIARIETA’ che consente agli amministratori del territorio di poter intervenire direttamente per risolvere i problemi che ci sono nel territorio senza delegare tutto a un autorità lontana e ignara delle effettive esigenze di quei cittadini.
In definitiva il Ministrò Maroni afferma che attraverso i provvedimenti del governo avremo più risorse per il Sud che saranno spese meglio. Poi a conferma delle sue affermazioni dichiara che le regioni del sud hanno finanziamenti per 100 MILIARDI DI EURO che sono davvero tanti. Questa enorme quantità di capitali sfida la capacità di spesa delle nostre regioni. Il Ministro Maroni incita i presenti a presentare progetti perché molte volte i soldi ci sono ma non si sa come spenderli ma l’importante è che i soldi siano spesi bene e per il bene comune.
Ricorda che la soluzione del federalismo permette a chi corre di continuare a correre senza dover inciampare nell’ostacolo di chi non ha alcuna intenzione di aderire a soluzioni veloci.
Il Ministro Maroni cita la Spagna che ora è federale, la Germania e la Svizzera. E poi parla anche del Regno Unito laddove la Scozia può riunire il proprio Parlamento e ridurre le tasse del governo.
Il Direttore della Gazzetta del Mezzogiorno Carlo Bollino stimola il Ministro sul tema degli immigrati e subito il Ministro rivela l’atteggiamento dei Ministri dell’Interno della Unione Europea che quando sono stati da lui interessati a essere disponibili a integrare gli immigrati che sbarcano in Italia lo hanno liquidato con un “sono problemi dell’Italia!”.
Ma non è così! Geograficamente il nostro paese è un ponte verso l’altra riva del Mediterraneo e le persone da sempre l’hanno percorso per poi giungere nei paesi dell’Europa.
La Puglia e in particolare la Provincia di Lecce ha sempre avuto l’attitudine dell’accoglienza e ha fatto molto di più di quanto lo Stato abbia chiesto. Tale atteggiamento dovrebbe essere imitato da tutti e soprattutto dagli altri paesi dell’Unione Europea.
Ha un problema il Ministro che è collegato con una certezza da parte delle persone che arrivano da lontano collegato dall’assenza di provvedimenti che allontanino le stesse se non sono in regola.
Il Ministro rivela che la maggior parte degli arrivi di immigrati, ovvero il 95% , avviene perché la Libia lo consente. Tunisia, Algeria ed Egitto invece non hanno permesso questi passaggi per l’Italia.
Il Ministro Maroni vuole applicare alla Libia la stessa ricetta che ha funzionato in Albania e cioè l’Italia addestrerà la polizia libica, le imprese italiane andranno in Libia per favorire lo sviluppo e ci sarà un più puntuale controllo delle coste.
Non pensa che siano maturi i tempi per accettare la Turchia nella Unione Europea e dice che ci sono già 27 Paesi con 25 lingue in questa Unione Europea molto simile per il Ministro Maroni ad una novella Torre di babele.
Per le intercettazioni telefoniche il Ministro propone multe agli editori e circa il Movimento della Senatrice Adriana Poli Bortone afferma di non sapere cosa sia.
Infine parla delle ronde e del bisogno di sicurezza affermando che c’è questa esigenza dei cittadini che ha necessità di essere interpretata ma che non deve dare assolutamente luogo a fenomeni di esclusione o di prevaricazione nei riguardi delle persone venute da lontano.
Infine il Ministro Maroni afferma la necessità dell’Istituzione Provincia che va rafforzata nei compiti e nelle funzioni e annuncia che al prossimo Consiglio dei Ministri porterà il Codice delle Autonomie dove sarà specificato ciò che deve fare il Comune, la Provincia e la Regione.
Roberto Maroni: un uomo semplice, modesto e disponibile che ha fatto della collaborazione nel rispetto delle diversità la sua regola. Dovremmo prendere esempio da Roberto Maroni anche quando moduliamo i nostri rapporti con gli altri. Dovremmo capire che gli altri hanno un identità diversa dalla nostra, gli altri abitano un luogo che è diverso dal nostro ma gli altri, ovunque siano, hanno a cuore la propria vita e quella dei loro figli proprio come noi e sanno che non può essere garantita senza l’integrazione e il rispetto tra tutti noi, diversi uno dall’altro, ma uguali perché tutti vogliamo e dobbiamo VIVERE.

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