sabato 13 dicembre 2008

Salvatore Capone a San Cesario di Lecce è giunto il tempo di dare voce alla cultura dei credenti!

Salvatore Capone a San Cesario di Lecce è giunto il tempo di dare voce alla cultura dei credenti!
di Antonio Bruno

Possibile che a San Cesario di Lecce si invitino solo autori “Non credenti”? Per la rassegna “Incontri d’Autore”, l’Assessorato alla Cultura del Comune di San Cesario di Lecce ha organizzato una serata con l’autrice Silvia Ballestra, che presenterà il suo ultimo libro “Piove sul nostro amore” (Feltrinelli, 2008).L’appuntamento è per Martedì 16 Dicembre alle ore 19 presso il Palazzo Ducale, in piazza Garibaldi a San Cesario di Lecce.


C’è un accanimento dell’Assessore alla Cultura di San Cesario di Lecce nonché Segretario Provinciale del Partito Democratico Salvatore Capone a trattare l’aborto dal punto di vista dei non credenti. E’ come se dicesse: “Guardate io sono credente ma faccio parlare sempre quelli che affrontano questo dramma umano dal punto di vista dei non credenti: vedete come sono democratico?”
Su questo tema, quello dell’aborto, a san Cesario di Lecce, solo nell’ultimo anno ci sono state almeno tre iniziative. Non dico che non sia importante trattarlo dal punto di vista dei “non credenti” ma i non credenti hanno avuto modo di dibattere ampiamente su questo tema e visto che le iniziative culturali costano un bel po’ di euro mi chiedo perché questi NOSTRI SOLDI debbano essere spesi sempre per far dibattere i non credenti (o i simpatizzanti dei non credenti) del tema dell’aborto di cui hanno avuto modo di dibattere, a spese di tutti noi, tante volte.
Inoltre Silvia Ballestra ha rilasciato un intervista a Serena Dandini che è disponibile a tutti quelli che hanno una connessione Internet su http://it.youtube.com e, visto il disinteresse che iniziative similari fatte quest’anno nel nostro Comune (tutti ricordano che l’ennesimo dibattito sull’aborto sempre dal punto di vista dei non credenti ha registrato la presenza di una decina di cittadini) questa dozzina di interessati si sarebbero potuti riunire nei locali della Biblioteca Comunale, vedersi l’intervista di Silvia Ballestra in Internet, (visto che la biblioteca è collegata) e farsi la loro bella riunione.
Che sia “la solita storia del Pastore” lo vediamo da cosa dichiara l’autrice Silvia Ballestra a Serena Dandini:
Piove sul nostro amore è un lungo viaggio in Italia per raccontare storie di donne. Un romanzo romantico? Non è né romanzo né romantico ma è la storia di donne, di medici, di aborti e apprendisti stregoni e parla di storie di persone a contatto dell’ aborto, parla di pillola del giorno dopo e questi temi la scrittrice Silvia Ballestra li tratta come cose che ci piovono sulla nostra testa ma riguardano snodi dolorosi come l’aborto che è comunque conseguenza di un atto d’amore. Piove sul nostro amore è un reportage narrativo. Silvia Ballestra si è sentita abbastanza sola in questo viaggio e l’ha fatto perché secondo la sua opinione, c’era solo una parte che parlava delle donne, e per la sua percezione secondo cui le donne non parlano di aborto. Silvia Ballestra dice che il suo è un atto di militanza che nasce dall’indignazione per come vengono trattate le donne. Attualmente, vive a Milano, e collabora a varie riviste e quotidiani (l'Unità, Il Corriere della Sera, Io donna). Piove sul nostro amore è una storia di donne, medici, aborti, predicatori e apprendisti stregoni. Silvia Ballestra ha scritto un libro politico ma anche umano. Nel libro narra dell’incontro con un’infermiera e scopre che giorno dopo giorno è sempre più difficile per le donne affrontare il passaggio doloroso dell’aborto. Silvia Ballestra ha scoperto che alcuni medici sono fortemente incoraggiati alla obiezione di coscienza che è un problema grosso. Dice che è i medici praticano un’obiezione anche in ambiti che la legge non prevede come ad esempio per la pillola del giorno dopo che secondo la scrittrice non è un farmaco abortivo. Silvia Ballestra dice che molte donne fanno turismo abortivo e vanno in Svizzera.
Il libro sfata che l’aborto per la donna è un anticoncezionale ma Silvia Ballestra sostiene che a dire le imprecisioni sull’aborto sono gli uomini che non sanno di cosa parlano.
Oggi dice Silvia Ballestra che il problema è come fare i figli e non come non farli.
Silvia Ballestra è andata ai comitati pro life (per la vita) che secondo la scirittrice lasciano intendere che gli altri sono contro la vita ma la scrittrice Silvia Ballestra dice di essere favorevole ai Comitati “pro choice” (per la scelta) ovvero per la scelta di interrompere o non interrompere la gravidanza. Silvia Ballestra dice che il mOvimenrto per la Vita è un movimento che si è liberato da alcuni isterismi di trent’anni fa ma è integralista e che è contro la 144 e non si sa bene come si pone sulla contraccezione e dice che la Chiesa esprime quello che pensa ma che sono cavoli della Chiesa.
Caro Salvatore Capone adesso abbiamo invitato anche quest’altra esponente a favore dell’aborto e che non condivide nulla di quello che la Chiesa sostiene su questo tema. Spero che le poche decine di persone interessate su questo tema siano soddisfatte. Poi mi chiedo e ti chiedo: se sommiamo le spese dell’anno 2008 sostenute dal tuo assessorato alla cultura per lo sparuto gruppo di presenti alle iniziative sono certo che otterremo un cospicuo investimento che il Comune ha fatto per questo problema mentre per le persone venute da lontano e che abitano in Via Dante, Via Leone e Via Verdi non c’è stato nulla di nulla.
Coraggio Salvatore! So che hai da sfatare quest’alone che ti porti di Cattolico prestato alla Politica ma caro Salvatore dare voce solo a chi è contro la Chiesa per motivazioni legittime o non legittime (per dirla alla Silvia Ballestra sono cavoli loro) non è la strada che ti fa accettare anche da queste persone. Adesso è il tempo che il tuo Assessorato alla Cultura dia ai credenti lo stesso spazio che hai dato negli ultimo 20 anni solo ai non credenti. Pensa che persino il Prof. Piero Manni adesso cita Don Tonino Bello anche se in riferimento a un intervista fatta a quest’ultimo da Niki Vendola! E se parla dei credenti il Prof. Manni perché non ne puoi parlare tu che sei credente?
Tanto nel blog del fondo Verri Comunque ti chiamano così:
http://leparoledidentro.splinder.com/post/18479702#comment
Certo che il piddi del "piccolo salento" dopo il "PAdreterno BLasi" ci ha imposto il "Prete Capone".
Alle provinciali ci ri-propone il giovinotto Pellegrino.
Pare che se uno non è in politica da mezzo secolo non ha i requisiti per essere di sinistra.
Allegria

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