domenica 31 maggio 2009

Tutto dipende dai quei primi 7 mesi di vita


Tutto dipende dai quei primi 7 mesi di vita
Appunti dalla lezione del Prof. Massimo Fagioli redatti da Antonio Bruno

Quando la ragione non si realizza come umana è animale, così credevano i Greci Socrate e Platone. Invece nel mondo del 700 al di fuori della ragione c’è la malattia mentale. Ma nessuno diceva che è una malattia del pensiero invece si afferma che è malattia della mente. Aiace impazzì e ammazzò tutte le pecore che credeva fossero Greci e non aveva una lesione organica e quindi la malattia mentale potrebbe non essere una lesione organica. Il suicidio di Diomede, in Puglia sul Gargano ci sono le diomedee, specie di gabbiani, e si dice che li si suicidò Diomede altro eroe della guerra di Troia.
L’illuminismo non accogliere i messaggi subliminali e non riesce a interpretare i messaggi in un certo modo. Erano reazioni umane come la storia di Achille che si ritirò in crisi depressiva perché aveva litigato con Agamennone per qualcosa di diverso dalla lesione umana. Poi gli ammazzano Patroclo l’amico diviene il figlio di Peleo ovvero delle cime innevate dei Monti e Teti la Dea del Fiume. Teti lo mise nel fiume e Achille era invulnerabile all’infuori del tallone.
Nel 700 quale mentalità c’era nell’ambito delle realtà umane? Nell’antica Grecia attraverso le favole si dicevano le cose come la storia della sfinge che aveva un suo significato. La ragione non riesce ad essere per intero la realtà umana.
Dopo la separazione tra Stato e Chiesa che cosa è rimasto del pensiero religioso e perché il monoteismo paralizza la ricerca della mente umana sulla propria realtà rispetto al politeismo. Perché con il monoteismo vanno via le immagini.
Non c’è l’immagine, c’è qualcosa che ha preso dal mondo romano.
C’è il Dio invisibile assolutamente invisibile che non può essere nemmeno nominato. Papa disse che Dio non è rappresentabile e quindi viene fuori che è spirito assoluto che è l’opposto della realtà materiale.
C’era stato Giordano Bruno morto bruciato che aveva parlato dei mondi infiniti, ci teneva a questa cosa dei mondi infiniti e non finiti. Questa cosa dell’infinito c’era anche nel mondo Greco con Senofane e Anassimandro. E li si legò la parola infinito con Dio. Giordano Bruno mette la parola infinito nella realtà materiale e quindi la realtà materiale era infinita e fu bruciato in campo dei fiori. Era una eresia che minava le basi perché la parola infinito che è ripristinata da Spinoza che dice per parlare di esistenza che deve essere legata alla parola infinito altrimenti non è esistenza. Se è una cosa finita e ha un tempo misurabile non è esistenza.
L’esistenza sta nell’eterno e l’uomo è finito e quando non è esistente.
Nel 700 viene l’illuminismo ovvero l’identità umana come ragione. Questo influenza il pensiero di uno sugli altri di questo per cui l’infinito sta in Dio che è l’unica esistenza reale.
Congresso di Vienna che dice che la rivoluzione francese e napoleone non sono mai esistiti. La democrazia dell’illuminismo dice che la religione ci deve essere ma separata dallo stato che da le leggi della realtà umana. Quindi nella realtà umana c’è il monoteismo come reale esistenza. Quindi ci si doveva occupare del pensiero umano e della malattia del pensiero umano con la regola che della realtà del pensiero umano di occupa la Chiesa, solo la chiesa. Poi nel 700 il magnetismo animale e poi una ricerca sul rapporto interumano ovvero la pratica dell’ipnosi che passò agli ipnotismi. Gli ipnotismi facevano perdere la coscienza nelle persone.
C’era tutta una ricerca in cui si perdeva la coscienza. L’illuminismo aveva permesso con la separazione politica dalla chiesa su un movimento di ricerca per capire cosa ci fosse oltre la coscienza. Contemporaneamente accadde che un filosofo tedesco disse che c’era un qualche cosa nell’uomo che però era inconoscibile. Lutero e Boccaccio parlavano di qualche cosa di cui non ci si rende conto, come se ci fosse un fatto di ricorra coscienza di rapporto con le cose. Quello che poi si chiamò inconscio che però era inconoscibile. Viene fuori Freud che questa realtà umana oltre la coscienza detto inconscio è inconoscibile. E’ inconoscibile quello che noi chiamiamo irrazionale. Lo fece Schelling, lo nomina gli da la possibilità di apparire ma non si può conoscere. Sappiamo che c’è l’inconscio ma è inconoscibile. L’unica cosa che si può conoscere è ciò che un tempo fu cosciente. Però con ciò che fu cosciente non si scopre quest’altra cosa che c’è prima dell’emergenza della coscienza. Ha escluso dalla realtà umana 8 mesi, quelli del neonato che non è cosciente e che non arriva alla formulazione verbale del suo pensiero. Ci arriva a 1 anno e mezzo due e a scrivere arriva a 5 anni. E se prima fossero immagini? C’è ma è inconoscibile. Resta nella realtà Greca per cui sarebbe eredità filogenetica di milioni di anni, cioè animalità prima che l’uomo di costituisse essere umano. L’inconscio è la parte animale di lui. Ma l’animale è conoscibile, mica è inconoscibile.
La parola esistenza e non esistenza che va al di la del discorso della distruzione, è qualche cosa che c’è e non c’è in toto.
La sparizione che è un cardine fondamentale per andare oltre alle parole che parlano di distruzione perché sparizione si collega alla memoria cosciente e non cosciente.
Al di la della violenza che distrugge c’è un’altra dimensione umana di percepire e non percepire. Ci fu un fenomeno che senza lesione organica non si vedono delle cose o non si vedono delle cose, come le paralisi isteriche che non fanno sentire qualche parte del corpo senza lesioni organiche.
Inconscio (inconoscibile) Subconscio (sta sotto al conscio). Il rocchetto sotto il lettino che scompare e che poi riappare. Ma c’è la sparizione e la riapparizione, nonostante il fenomeno isterico, nonostante il rocchetto con il nipotino. Dopo la distruzione devo ricostruire ma invece c’è il riapparire. Da distruzione si deve andare a sparizione che significa rendere non esistente. Se sparisce non c’è e non c’è mai stata. Ma se la distrugge se la ricorda, ma se c’è un’altra cosa per cui sparisce è come se non ci fosse mai stata.
Uno diceva che stava tanto male perché c’era un’assenza e dietro all’assenza ci sarebbe stata una non esistenza, c’era un non esisti più e non era soltanto dimenticanza ma qualche altra cosa che faceva si che l’altra persona è sparita, non si vede e non si sente più.
Se non ci occupiamo della parte irrazionale non capiremo mai nulla della malattia mentale.
La parola pulsione, che esiste in tutte le lingue, e Freud diceva che la pulsione è la fame e la sete, invece questi sono fenomeno biologici normalissimi. Se la pulsione invece si attenesse ad altro? Quando viene fuori? Prima un assoluto iato che c’è tra prima e poi nel tempo e non tanto nello spazio che il feto esce dall’utero, conta il tempo questo prima e poi. Questo come si dice cambia tutto, che sia li la pulsione? Li emerge la pulsione.
Il pensiero umano non è dato dallo Spirito Santo, ma qualcosa che emerge dal corpo umano e poi non c’è più e sparisce. Ma se sparisce quando appare? Che c’è di nuovo alla nascita rispetto al feto? L’aria, freddi caldo. Ma per far funzionare il pensiero deve funzionare il cervello. Il pensiero che non funziona non è lesione organica. Nel linguaggio popolare si dice è venuto alla luce. E che sia la luce la cosa assolutamente nuova? La luce unico stimolo possibile per la sostanza cerebrale che è protettissima da tutte le parti salvo due finestrelle che sono gli occhi che si stimolano soltanto dalla luce. E che sia questo? L’elettroencefalogramma nell’utero è piatto, non funziona. Alla nascita si mette a funzionale con lo stimolo luminoso e che sia per l’emergenza della pulsione?
Il neonato si difende e fa una bella realizzazione fa sparire l’aria la luce, il freddo e il caldo, ma siccome non ha la ragione ha una fantasia di sparizione.
Di li la trasformazione. La malattia va cercata nell’inconscio. Nell’annullamento in quanto fantasia di sparizione si crea il pensiero dalla realtà biologica e non dallo Spirito Santo, e questa creazione del pensiero ha in primo luogo non il rapporto con la natura così come hanno affermato i filosofi Greci, ma il rapporto interumano, si forma la speranza certezza perché il mio pensiero è immagine, è memoria del liquido amniotico del contatto con il liquido amniotico che si traduce nel pensiero che è immagine o capacità di immaginare che c’è un altro essere umano. Se il neonato non pensasse questo morirebbe, io sarei morto e saresti morto anche tu che mi leggi.
Mentre questa necessità che ci sia un altro essere umano che lo protegge diventa pensiero dell’essere umano alla nascita. Per cui lo sviluppa nel rapporto e se il rapporto nel corso dei mesi funziona, questo pensiero si sviluppa e uno è sano per tutta la vita. Se invece il rapporto interumano non funziona non se ne capisce più niente.

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