sabato 1 novembre 2008

Per non avvelenare il territorio e l’ambiente che fine fanno i rifiuti dei pesticidi agricoli?

Per non avvelenare il territorio e l’ambiente che fine fanno i rifiuti dei pesticidi agricoli?
Per non avvelenare il territorio e l’ambiente che fine fanno i rifiuti dei pesticidi agricoli?
di Antonio Bruno

Un seminario di Alta Formazione ieri a Lecce per dare la risposta a una domanda di chiarezza da parte dei contadini per la tutela del territorio e dell’ambiente.

Ieri 31 ottobre 2008 a Lecce presso la Sala Conferenze della Regione Puglia in Viale Aldo Moro organizzato dall’Aprol grazie all’opera del Dott. Agr. Gianni GEMMA si è svolto il Seminario: “CONFORMITA' NELLA GESTIONE DEI RIFIUTI AGRICOLI DELL'AZIENDA NELLA CERTIFICAZIONE DI QUALITA'” Seminario ha visto la presenza qualificante per il settore agricolo della Provincia di Lecce del Presidente dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Provincia di Lecce Dott. Agr. Ludovico MAGLIE.. Il di Alta formazione avente per tema
Ha aperto i lavori Antonio FERRIERO Dirigente dell’Ufficio Provinciale Agricoltura di Lecce della Regione Puglia che ha sottolineato il significato sociale, culturale e politico dell’incontro che si stava svolgendo, il tema dei rifiuti in agricoltura è importante perché, aggiunge il Dirigente Antonio FERRIERO, salvaguarda le colture di qualità e i relativi prodotti agricoli ed è indirizzato alla salvaguardia dell’ambiente e della nostra salute. Poi il Dirigente Antonio FERRIERO si chiede quante volte tutti i presenti e gli agricoltori in genere sono rimasti confusi nel non sapere dove andare a consegnare i contenitori dei fitofarmaci, il Dirigente Antonio FERRIERO sostiene che a questa esigenza poche volte si è trovata una risposta e in conseguenza poche volte si è assistito allo smaltimento corretto di questi rifiuti del mondo agricolo.
Il Dirigente Antonio FERRIERO sortine che l’incontro che si sta svolgendo servirà certamente a dettare delle regole, e queste regole serviranno per lo scopo che volevamo, vogliamo e dobbiamo raggiungere.
Il Dirigente Antonio FERRIERO ha ringraziato chi lavora dietro le quinte rinunziando alla Magia della notorietà e si riferiva al Dott. Agr. Gianni Gemma che pur essendo attivissimo non si mette mai dietro al tavolo della presidenza sotto i riflettori.
Ha poi preso la parola il Presidente dell’Aprol Francesco Guido che dice che questo argomento è stato inserito nell’ambito del regolamento CE n. 2080/05 dice che il problema dei rifiuti speciali in agricoltura è all’ordine del giorno da anni e riferendosi al Dirigente Antonio FERRIERO che ricordava che non si è mai stati in grado di dare le risposte ai contadini quando chiedevano dove dovevano andare a portare i contenitori dei fitofarmaci. E’ un problema che riguarda tutti ma in particolar modo riguarda i produttori che sono i diretti responsabili. Ricorda che l’Aprol, l’organizzazione che lui guida, da anni sta portando avanti il discorso per il miglioramento della qualità, della commercializzazione e della tracciabilità, però confessa che anche la sua organizzazione ha fatto poco per la raccolta e per lo smaltimento dei rifiuti speciali. Il Presidente dell’Aprol Francesco Guido annuncia i relatori che parleranno di questo problema e nello stesso tempo si augura che possano arrivare dei suggerimenti e dei consigli in maniera tale da poter iniziare finalmente anche noi della Provincia di Lecce questo discorso. Il Presidente Francesco Guido ringrazia soprattutto l’Assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia Enzo Russo che è presente ai lavori e il Direttore per l'area politiche per lo sviluppo rurale Dott. Agr. Giuseppe Ferro http://www.regione.puglia.it/web/files/direttoriarea/cmgf.pdf perchè secondo il Presidente ognuno di noi deve fare la propria parte per agevolare il percorso per lo smaltimento.
Il Presidente Francesco Guido si rende conto che è complicato e dichiara la disponibilità della struttura dell’Aprol da lui presieduta per essere in prima linea e addirittura divenire gli artefici del provvedimento riguardante lo smaltimento. Riafferma che tale problema riguarda tutti e che ognuno se ne deve far carico certo affiancati dagli Enti e dalle istituzioni. Il Presidente Guido afferma che i costi dello smaltimento dei rifiuti speciali in agricoltura non può essere accollato per intero agli agricoltori poiché diverrebbe insostenibile la raccolta dei contenitori dei fitofarmaci. . Il Presidente Guido sostiene che dobbiamo incoraggiare soprattutto i piccoli e medi produttori di portare nelle isole ecologiche che certamente loro dell’Aprol andranno a creare tutti i rifiuti speciali dell’agricoltura. Ma per incoraggiare i produttori a fare questo bisogna contenere i costi. . Il Presidente Guido si augura che dal convegno possano venire delle indicazioni in maniera tale che ognuno possa prendere degli impegni affinché il problema dei rifiuti speciali in agricoltura possa essere risolto definitivamente nell’interesse dell’ambiente, del territorio e quindi nell’interesse della collettività.
Ha quindi preso la parola il Dott. Agr. Antonio Guario DIRIGENTE UFFICIO OSSERVATORIO FITOSANITARIO REGIONALE REGIONE PUGLIA ASSESSORATO RISORSE AGROALIMENTARI nella sua relazione precisa che proporrà le problematiche che sono collegate con i problemi fitosanitari poiché uno degli aspetti caratterizzanti il problema dello smaltimento dei rifiuti in agricoltura è collegato con i contenitori dei fitofarmaci.
Il Dott. Agr. Antonio Guario inizia a trattare il tema legato al certificato di qualità e in funzione di questo non si può fare a meno di parlare del disciplinare di produzione dove vi sono scritte le regole da rispettare per la produzione e tali regole prevedono che vi è la necessità di un preciso adeguamento per l’impiego degli agrofarmaci. Inoltre, sempre in detto disciplinare di produzione, c’è scritto che bisogna smaltire i rifiuti agricoli ma non vi sono delle indicazioni dettagliate sullo smaltimento degli stessi questo perché la Regione Puglia ha in corso una attività volta a definire le regole per questo importante aspetto. Il Dott. Agr. Antonio Guario continua la sua relazione significando che uno degli aspetti più importanti da prendere in considerazione affrontando il problema dei rifiuti in agricoltura è quello del riciclaggio del materiale indifferenziato. Tale metodologia che è nota come raccolta differenziata nell’ambito urbano il Dott. Agr. Antonio Guario è convinto vada estesa a maggior ragione nell’ambito agricolo.
L’altro aspetto affrontato dal Dott. Agr. Antonio Guario è la semplificazione delle procedure per il mondo agricolo. I contenitori degli agrofarmaci devono essere smaltiti in maniera ambientalmente corretta perché tali contenitori, come noto, contengono sostanze pericolose e quindi vanno trattati come materiale di rifiuto speciale. Oggi accade che l’agricoltore liberamente smaltisce questi rifiuti interrandoli o bruciandoli con conseguente devastanti per il territorio e l’ambiente. A questo punto il Dott. Agr. Antonio Guario sostiene che bisogna rendere OBBLIGATORIA la bonifica dei contenitori degli agrofarmaci poiché in questo modo si ha la possibilità di agevolare lo smaltimento dei rifiuti. Il Dott. Agr. Antonio Guario dice che si potrebbe fare un programma organizzato come ha già fatto la Provincia di Bari per la raccolta dei rifiuti agricoli. Il Dott. Agr. Antonio Guario è cero che anche le altre Province della Regione faranno questo documento in maniera tale da regolamentare lo smaltimento dei rifiuti speciali in agricoltura.
Il Dott. Agr. Antonio Guario ha annunciato nel seminario che si sta cercando di stimolare le aziende produttrici dei contenitori di agrofarmaci ad un contributo tecnologico in grado di mettere in commercio gli agrofarmaci in confezioni solubili in acqua, alcune aziende già lo fanno e sono in commercio, in maniera tale di raggiungere l’assenza del contenitore da smaltire. In pratica GROFARMACI E CONTENITORE VIENE BUTTATO NELLA POMPA IRRORATRICE E CONSEGUENTEMENTE NON ABBIAMO PIU’ ALCUN CONTENITORE DA SMALTIRE.
Il Dott. Agr. Antonio Guario ha trovato la soluzione del problema ovvero se non esiste nulla di pericoloso da smaltire non c’è necessità di tutto ciò di cui si parla in questo seminario almeno in riferimento agli AGROFARMACI.
Il Dott. Agr. Antonio Guario prosegue illustrando un grafico che significa a tutti noi che la produzione di rifiuti di materie plastiche avviene molto poco in agricoltura che ha una percentuale di materie plastiche molto bassa. Secondo il Dott. Agr. Antonio Guario tale circostanza non esula dall’organizzarsi per lo smaltimento anche se il Dott. Agr. Antonio Guario dovrebbe sapere che per la plastica già esiste un CONSORZIO NAZIONALE GRATUITO che deve provvedere allo smaltimento, lo scriviamo affinché gli agricoltori ne abbiano conoscenza e per i curiosi che vogliono approfondire lo smaltimento della plastica in agricoltura possono leggere il mio articolo http://monasteroinvisibilesance.splinder.com/post/17457419 .
E sempre tenendo conto che esiste già un consorzio che deve provvedere allo smaltimento delle plastiche in agricoltura dal punto di vista fitosanitario la plastica prodotta, dice il Dott. Agr. Antonio Guario, è quella delle trappole che sono utilizzate moltissimo e addirittura si danno i contributi a chi le utilizza. Poi tutti utilizzano le fibre sintetiche per impedire all’ ozziorrinco di salire di notte dalla terra per rosicchiare i germogli più teneri dell’olivo. Gli oziorrinchi sono Coleotteri Curculionidi del genere Otiorrhynchus. Sono lunghi circa 1 cm e di colore nerastro. In genere gli adulti compaiono a primavera e possono vivere anche 2 anni. Le uova, fino a qualche centinaia, sono deposte nel terreno. Le larve si nutrono di radici e dei tessuti del colletto di numerose piante, svernano e si impupano in primavera. I danni sono compiuti dalle larve, ma la loro presenza è rivelata dalla presenza degli adulti. I problemi più rilevanti sono a carico di appezzamenti e piante giovani, ricche di radichette in espansione. Tipicamente la loro presenza può essere rivelata dalla presenza di "morsi" a forma di mezza luna lungo il bordo delle foglie, soprattutto quelle giovani. Poiché le strategie di lotta sono mirate all'eliminazione degli adulti e vengono attuate con fosforganici (In questo caso è utile irrorare nel tardo pomeriggio quando gli adulti cominciano a fuoriuscire dal terreno che offre loro riparo durante il giorno) attraverso l’impiego delle fibre sintetiche si è evitato l’utilizzo di questo insetticida velenosissimo ma siccome tali fibre, ricorda il Dott. Agr. Antonio Guario, non si degradano nel tempo vi è la necessità di smaltirle. Se sono annoverabili nelle materie plastiche in quanto ottenute dal carbonio sotto forma fossile detto petrolio sicuramente possono essere smaltite gratuitamente dal consorzio di cui ho già scritto nel mio articolo del 13 giugno ultimo scorso ma questo lo lascio approfondire al Dott. Agr. Antonio Guario che potrebbe prendere contati direttamete con il Prof. Pietro Picuno http://www.unibas.it/utenti/picuno/ e mail pietro.picuno@unibas.it.
Il Dott. Agr. Antonio Guario continua la sua relazione illustrando la presenza nel territorio del materiale plastico per il controllo fitosanitario le cosiddette TRAPPOLE che non servono per la cattura ma bensì per uccidere l’insetto. Anche se plastiche come studiato dal Prof. Picuno non penso possano essere raccolte gratuitamente dal Consorzio perché impregnate di fitofarmaci tossici. Queste rappresentano un problema e che devono essere smaltite. La quantità è elevata parliamo di 500 – 700 trappole per ettaro e tale quantità deve essere smaltita.
Il Dott. Agr. Antonio Guario afferma che in Puglia soprattutto nelle province di Foggia, Bari e Taranto vi è la presenza del materiale plastico per la copertura che è un sistema di produzione che è sempre più utilizzato dai nostri agricoltori sia per l’anticipo che per il ritardo della produzione dell’uva da tavola che proprio in questo periodo adorna le nostre tavole.
Il Dott. Agr. Antonio Guario circa questo materiale propone lo smaltimento in maniera differenziata ma i produttori di plastica come già scritto hanno dovuto già pagare il consorzio per lo smaltimento gratuito di tale materiale anche se come dimostra la relazione del Dott. Agr. Antonio Guario tale circostanza appare assolutamente sconosciuta a tutti. Si suggerisce aglio agricoltori di mettersi in contatto con un Dottore Agronomo che potrà curare i contatti con il Consorzio della Plastica e quindi favorire lo smaltimento di tale materiale.
Poi c’è il problema dello smaltimento delle Palme attaccate dal Rhynchophorus ferrugineus ovvero il Punteruolo ROSSO!
Tale insetto determina l’abbattimento controllato (con smaltimento protetto e successiva idonea distruzione del materiale infetto) delle palme morte. E’ un problema non facile e l’osservatorio si sta cimentando notando che le discariche non sono attrezzate. L’osservatorio sta studiando la possibilità della triturazione molto fine della palma che in questo modo uccide tutte le larve dell’insetto e il materiale risultante non è più pericoloso. Per quanto riguarda la palma vi sono due scuole di pensiero alcuni lo ritengono materiale speciale altri invece ritengono possa essere smaltito. Con quest’ultima argomentazione si chiude la relazione del Dott. Agr. Antonio Guario.

******Continua nel prossimo articolo la relazione del Dott. Agr. Anselmo Montermini Direttore del Consorzio Fitosanitario Provinciale di Reggio Emilia, la relazione del Dott. Agr. Giuseppe Ferro Direttore per l'area politiche per lo sviluppo rurale della Regione Puglia e quello del Dott. Enzo Russo Assessore alle Risorse agroalimentari - Agricoltura, Alimentazione, Acquacoltura, Foreste, Caccia e pesca della Regione Puglia


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