venerdì 29 maggio 2009

Il Sud ha bisogno di imprese con un diverso tipo di razionalità




Il Sud ha bisogno di imprese con un diverso tipo di razionalità
di Antonio Bruno

“Il percorso della ricerca, come quello della speranza, ha inizio dove i fatti dichiarano che la realtà è più ampia di quella che vediamo, lanciando l’immaginazione oltre i limiti del possibile fino a quel momento conosciuto. L’innovazione, invece, avviene quando quella realtà immaginata, sperata e ricercata, diventa a sua volta un fatto. Il successo di un’esplorazione come questa dipende dalla credibilità del racconto che l’accompagna. E quella credibilità dipende dal contesto culturale, dal modo in cui si raccontano i fatti di partenza, dalla verosimiglianza della spiegazione immaginata, persino dall’energia del narratore. Insomma, il successo della ricerca e dell’innovazione è un vero e proprio atto di creazione. La consapevolezza di tutto questo può mancare negli specialisti. Ma l’economia della conoscenza non può farne a meno”. (Tratto da NOVA 24 di Luca De Biase)

Sono andato incuriosito da questo termine, dall’aggettivo “ATIPICO” (non tipico; che non presenta i caratteri pertinenti al tipo consueto). Ascoltare il Prof. Luca Meldolesi, il suo tono che sprizza scetticismo e delusione, è stato il dato centrale di ieri al Rettorato. Parla di Guido Piovene e del suo Viaggio in Italia agli inizi degli anni 60. Il Prof. Luca Meldolesi dice che si affermavano cose che sono valide ancora oggi come la circostanza per cui il letterato riesce a dire bene le cose riguardanti l’Italia e nel frattempo lo scienziato sociale non riesce a entrare nella questione.
Per il Prof. Luca Meldolesi vi sono tre flagelli ovvero il corporativismo, il clientelismo e l’illegalità frammista a criminalità di cui vi è necessità di liberarsi e a riprova ci dice che legge ogni giorno il Mattino di Napoli che è un vero e proprio bollettino di guerra.
Secondo il Prof. Luca Meldolesi bisogna aiutare la gente che si aiuta in assonanza a un libro della Banca Mondiale in cui si afferma che lo sviluppo si produce dall’interno.
Il Sud ha bisogno di imprese e fa l’esempio di un suo allievo, Vito Pertosa di Monopoli (Bari ) http://www.tgcom.mediaset.it/tgfin/articoli/articolo293529.shtml . Dice di Vito, racconta che è uno che osserva molto e parla poco e che a lui aveva detto della necessità di uscire dal sommerso perché innovazione e lavoro sono le chiavi per aprite la porta che fa uscire dai locali angusti della crisi. Vito Pertosa passa da un azienda di 30 dipendenti a un’azienda che ha 250 ingegneri. Gli ingegneri e tutti laureati pugliesi esistono e sono disponibili a lavorare solo che non trovano lavoro e se ne vanno a Milano!
Il Prof. Luca Meldolesi è convinto che tutti i problemi attuali si risolvono nella capacità effettiva di tutti di creare. Ma ciò deve essere uno sforzo vero, e soprattutto uno sforzo che deve essere solo privato. Basta osservare e così accade che una cosa buona deve essere imitata. Cita un altro suo allievo tal Bernardino di Avellino che osservava gli ospiti della costiera amalfitana pasteggiare con Vino Francese. Bernardino è andato a vedere cosa facevano in Francia, è tornato in Italia e l’ha fatto! Adesso i turisti della costiera pasteggiano con vino Avellinese!
Poi il Prof. Luca Meldolesi si ferma per dirci: “Ma attenti però! Si dice in giro che “Nel Regno delle due Sicilie” ci sia la tendenza a credere che sia BELLO fare IL SIGNORE! Che tradotto significa vivere sulle spalle altrui!” Il nostro Sud, i nostri vecchi paesi aristocratici, il Circolo dei Signori, insomma l’aristocrazia nobile prima, borghese poi e dei professionisti ora è la nostra CROCE E DELIZIA! La delizia sta nel fatto che questa struttura sociale ha fatto si che il 40% dei Beni Culturali del Mondo sia nella nostra penisola.
Ma c’è invece la croce, la peggior cosa che abbiamo ovvero quella di vivere sulle spalle altrui!
Secondo il Prof. Luca Meldolesi bisogna mettere avanti l’intrapresa per mobilitare così il mercato del lavoro.
Poi il Prof. Luca Meldolesi si avventura in una valutazione dei Centri per l'impiego.
I Centri per l'impiego sono le strutture dell'Agenzia del lavoro decentrate sul territorio provinciale, punto di riferimento per lavoratori e aziende che intendono utilizzare i servizi erogati. Secondo il Prof. Luca Meldolesi queste strutture dovrebbero aiutare a trovare un lavoro localmente e internazionalmente. Ma ciò non accade! Il Prof. Luca Meldolesi ripete che l’unica medicina è l’intrapresa. Auspica nel Mezzogiorno l’affermarsi di un Capitalismo dal volto umano e vede nel Salento una forte spinta all’imprenditorialità. Nel Mezzogiorno, sempre secondo il Prof. Luca Meldolesi, bisogna far passare il Valore di Capitalismo Popolare perché c’è un binomio inscindibile che è lo sviluppo unito alla democrazia ciò deve determinare uno sforzo per rimodernare il paese dal punto di vista della civilizzazione. Ci sono due spinte una che è quella sana che stenta ovvero la creazione d’impresa e invece c’è ancora imperante e dilagante la logica assistenziale.
Il Prof. Luca Meldolesi si ravviva quando parla dei giovani, è certo che si possa iniziare anche con 1.000 Euro, confida nel micro credito. Ma lancia l’allarme dei giovani che non hanno convinzione e che già da adesso dicono che “SI VOGLIONO SISTEMARE”.
Chiede un modello! Afferma che se qualcuno dei presenti gli propone un modello lui si impegna a riproporlo! Ma il problema è che le indicazioni vengono da Bruxelles e li pensano che tutta l’Europa sia come il territorio che circonda quella città.
Infine il Prof. Luca Meldolesi conclude affermando che Bruxelles dovrebbe invece essere al servizio dei territori.
Conclude il Prof. Raffaele De Giorgi, il Preside di Giurisprudenza che legge la giornata del 29 maggio 2009 attraverso una questione di fondo che deriva dall’amarezza delle pagine del Prof. Luca Meldolesi, la definisce la condivisione dell’amarezza. Poi ecco apparire la richiesta fatta al Prof. Luca Meldolesi dello sforzo di una condivisione di ottimismo. Una richiesta che presuppone un orizzonte aperto verso le preoccupazioni per il Sud. Il Sud, ovvero brandelli di società moderna sommersi, storicamente riproducentesi che affondano continuamente. Tutti i Sud, tutte le periferie che rischiano di essere sommerse.
Il Prof. Raffaele De Giorgi afferma che sono improcrastinabili le azioni volte a utilizzare strumenti descrittivi che permettano di osservare i Sud, che servano a stimolare un diverso tipo di razionalità per abbandonare l’uso della razionalità limitata quella che afferma che bisogna fare una cosa alla volta, razionalità limitate che può darsi che funzionino ma che non stanno funzionando adesso.
Conclude il Prof. Raffaele De Giorgi suggerendo al Prof. Luca Meldolesi un percorso che faccia trovare la possibilità di luoghi di produzione di Sud della Società Moderna. I buoni esempi sono belle cose, come gli uomini buoni sono delle belle cose, ma gli esempi da soli e gli uomini da soli non bastano.

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