Cantami o Diva…la gioia eccelsa che infiniti auspici indusse agli ACHEI
di Antonio Bruno
Il Forum per la Pace nel Mediterraneo nella sua sede per l’Europa al Castello di Acaya ha ospitato gli Achei. Ma come? Non sai chi sono gli Achei? Sono i cittadini di Acaia!
Si sta preparando il corteo storico di questo Borgo. Acaya, anticamente chiamata Segine, fu fatta fortificare nel 1535 dal Regio Ingegnere militare Gian Giacomo dell’Acaya, su indicazione del re Carlo V, con lo scopo di renderla punto difensivo, utilizzandola come “scudo” di fronte alle continue minacce dei Turchi, che nel Salento si macchiarono di atroci delitti, in particolare l’eccidio dei Santi Martiri di Otranto.
Tutti infervorati e tutti che dicono la loro opinione su come organizzare l’evento che vede protagonisti tutti gli Achei di terra d’Otranto.
Un bambino entra nel castello e chiede se dentro c’è papà, e la gentile signora che sta nell’atrio che non lo sa, che gli dice d’entrare. Uno scricciolo che penetra nei locali che furono le scuderie e che scruta nella sala per cercare il suo papà. Un bambino che 474 anni dopo la costruzione entra nel castello per fare insieme agli altri qualcosa di buono e che vive sicuro, sereno, senza pericoli d’invasione.
Mi sono venuti in mente i bambini delle foto di Kash Gabriele Torsello i luoghi dei conflitti, i luoghi delle partenze per venire sino alla terra promessa chiamata Occidente che brilla nei teleschermi delle TV.
Continuano a parlare gli Achei, dicono delle risorse finanziarie, dicono che ce ne vorrebbero di più. Ospiti del Forum ma anche noi del Forum loro Ospiti. Ospiti di una terra amica che incarna la libertà.
di Antonio Bruno
Il Forum per la Pace nel Mediterraneo nella sua sede per l’Europa al Castello di Acaya ha ospitato gli Achei. Ma come? Non sai chi sono gli Achei? Sono i cittadini di Acaia!
Si sta preparando il corteo storico di questo Borgo. Acaya, anticamente chiamata Segine, fu fatta fortificare nel 1535 dal Regio Ingegnere militare Gian Giacomo dell’Acaya, su indicazione del re Carlo V, con lo scopo di renderla punto difensivo, utilizzandola come “scudo” di fronte alle continue minacce dei Turchi, che nel Salento si macchiarono di atroci delitti, in particolare l’eccidio dei Santi Martiri di Otranto.
Tutti infervorati e tutti che dicono la loro opinione su come organizzare l’evento che vede protagonisti tutti gli Achei di terra d’Otranto.
Un bambino entra nel castello e chiede se dentro c’è papà, e la gentile signora che sta nell’atrio che non lo sa, che gli dice d’entrare. Uno scricciolo che penetra nei locali che furono le scuderie e che scruta nella sala per cercare il suo papà. Un bambino che 474 anni dopo la costruzione entra nel castello per fare insieme agli altri qualcosa di buono e che vive sicuro, sereno, senza pericoli d’invasione.
Mi sono venuti in mente i bambini delle foto di Kash Gabriele Torsello i luoghi dei conflitti, i luoghi delle partenze per venire sino alla terra promessa chiamata Occidente che brilla nei teleschermi delle TV.
Continuano a parlare gli Achei, dicono delle risorse finanziarie, dicono che ce ne vorrebbero di più. Ospiti del Forum ma anche noi del Forum loro Ospiti. Ospiti di una terra amica che incarna la libertà.
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